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Visualizzazione dei post da maggio, 2025
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AA. VV. Il loro grido è la mia voce Poesie da Gaza Fazi Editore Recensione di Roberto Maestri. Sono Haidar al-Ghazali, ho vent’anni. Non so come risorgere dalle ceneri. Un essere umano normale, un palestinese normale, un abitante di Gaza normale, che vive un genocidio da un anno. “Essere umano” perché è una necessità di fronte al ferro dei cannoni e alle schegge. “Palestinese” perché sono l’esistenza che porta la storia del dolore, con gli occhi puntati sui campi e le pianure. “Di Gaza” perché ti farò una domanda imbarazzante: come reagisce il mondo? “Normale” perché è un privilegio in un mondo capovolto. Si può fare poesia a Gaza? È la domanda che si pongono i curatori Antonio Bocchinfuso, Mario Soldaini, e Leonardo Tosti, ma è la domanda che ci poniamo anche noi che abbiamo questo volume fra le mani. E la risposta è sì, non solo si può ma si deve. Perché la poesia è l’arma che può abbattere i muri del silenzio, volare oltre i droni che vorrebbero metterla a tacere, scardinare la spir...
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Elias Canetti Il gioco degli occhi Storia di una vita (1931 – 1937) Edizioni Adelphi Recensione di Roberto Maestri. Terza e ultima parte dell’autobiografia di Elias Canetti, la parte della sua maturità personale e creativa. Sono gli anni infatti in cui lo scrittore stende la versione definitiva di Auto da Fé contemporaneamente a un dramma teatrale che legge di fronte a uditori selezionati nei salotti viennesi. Il furore creativo predomina nell’animo dell’autore, il quale esprime tutta la sua forza in queste audizioni pubbliche dove difficilmente gli spettatori, favorevoli o meno, certamente non ne escono indifferenti. Il salotto principe di queste esibizioni è quello di Anna Mahler, figlia del grande musicista Gustav, dove si respira il fermento della cultura viennese di quegli anni, la letteratura di Robert Musil, le teorie di Sigmund Freud, la musica di Alban Berg, gli artisti della Secessione. Canetti trova un suo spazio all’interno di tutto questo, pur essendo ancora nient’altro ch...
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Elias Canetti. Il frutto del fuoco Storia di una vita (1921 – 1931) Adelphi Edizioni Recensione di Roberto Maestri. Seconda parte dell’autobiografia del premio Nobel per la letteratura Elias Canetti. Sono gli anni della formazione del nostro protagonista, il decennio di passaggio dall’adolescenza alla giovinezza, preambolo di quell’età matura che farà di lui una delle menti più lucide del Novecento. Sullo sfondo le immagini di un Europa uscita da un conflitto devastante dal quale le antiche potenze centrali, a seguito della sconfitta, faticano a riprendersi. È un’Europa in profonda trasformazione quella che vede crescere il giovane Elias, ricca di fermenti sociali e reazioni violente, una fase storica che getterà le basi per i conflitti futuri, dove anche il mondo culturale riveste un duplice ruolo di stimolo e vittima dei totalitarismi che si stanno affacciando sulla scena. Il soggiorno tedesco di Canetti risente di questa situazione precaria, l’inflazione galoppante, l’economia disas...
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Elias Canetti La lingua salvata Storia di una giovinezza Edizioni Adelphi Recensione di Roberto Maestri. Leggere un’autobiografia comporta la stessa attenzione che si manifesta quando entriamo per la prima volta nella casa di qualcuno. Entriamo in questa casa quasi timorosi, guidati dal nostro ospite il quale ci mostra la sua abitazione descrivendone le stanze una a una. In questo caso, gli ambienti della giovinezza di Canetti si traducono nelle oltre mille pagine dei relativi tre volumi dell’edizione Adelphi, e qui lo sforzo del lettore diventa quasi un’impresa epica facilmente superabile grazie allo stile narrativo che rende appassionante la trama. I tre libri, pur se pubblicati separatamente e autonomi fra loro, necessitano a mio avviso di una lettura conseguente, impegnativa certo, ma che ripaga il lettore accompagnandolo nell’immersione in un mondo intriso di quella cultura mitteleuropea così significativa nello sviluppo della letteratura occidentale del Novecento. Il primo volume...
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Marco Niro L’uomo che resta Les Flâneurs Edizioni Recensione di Roberto Maestri. Amitav Ghosh, il grande antropologo e scrittore indiano ha osservato che il cambiamento climatico dovrebbe essere la principale preoccupazione degli scrittori di tutto il mondo. Con questa sollecitazione, citata nella postfazione scritta dallo stesso autore, è indicata la cifra di questo romanzo, una denuncia sotto forma di espediente narrativo, che mira a sottolineare la minaccia, ormai non troppo velata, che il cambiamento climatico sta operando nella nostra epoca. La struttura de L’uomo che resta è costruita su tre piani temporali, passato, presente e futuro, attraverso un gioco di collegamenti che fanno interagire fra loro a distanza di tempo i vari personaggi. Ciò rende la trama molto dinamica, con continui colpi di scena e situazioni in cui il lettore viene coinvolto nella scoperta delle iterazioni che man mano si vanno sviluppando. Una lettura piacevole che al tempo stesso fa riflettere, ma che inv...
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Alessandro Sgarbi Romanzo bipolare Kappa Vu Edizioni Recensione di Roberto Maestri. “Un’evasione. Sì, è stata proprio un’evasione, penso. Da tutto, dalla realtà, una fuga, una corsa col fittone verso mondi che hanno a che fare con nessuno, solo me stesso, verso una solitudine compresa solo dal sottoscritto.” Ci sono percorsi nella vita di una persona che attraversano il dolore, la fatica ma anche la consapevolezza di una possibile rinascita. È questo il caso di Romanzo bipolare di Alessandro sgarbi, una discesa nella malattia mentale, un tragitto che l’autore fa dentro se stesso fin dai primi segnali del sorgere del suo disturbo e lo fa con una lucidità rara a trovarsi, mettendo a nudo le fragilità, le strategie, tutte le forme di convivenza e verrebbe da dire di complicità che si possono avere con una patologia subdola, che non si mostra o non si vuole mostrare, mettendo a rischio relazioni e rapporti che ruotano attorno alla persona affetta da tale problema. Il viaggio che compie l’a...