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Visualizzazione dei post da luglio, 2023
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Fabio Aloisio Exogenesis Robot Delos Digital Recensione di Roberto Maestri.  Un racconto di Fanta-ecologia e di relazione, ecco come si potrebbe definire il racconto Exogenesis di Fabio Aloisio, che appare sul numero 98/Estate della rivista Robot, edita da Delos Digital, un racconto dove sono compresi molti elementi della fantascienza classica, un pianeta originario, la Terra, resa invivibile e lontana, la colonizzazione di un pianeta sul quale si cerca di ricreare un ambiente adatto alla vita, l’incontro con l’alieno e la conseguente relazione fatta di diffidenza iniziale e di possibilità di collaborazione, la relazione fra i membri della colonia, in particolare due fratelli genetici, definiti così perché frutto della stessa nursery spedita nello spazio a bordo della Far Star, l’astronave che ha trasportato i coloni su Puppis, il pianeta sul quale fondare una nuova civiltà.  Molta carne al fuoco di una trama che si svolge con un ritmo accattivante in cui i protagonisti principali, i
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Doriano Zurlo Con le parole si fanno miracoli Franco Cesati Editore Recensione di Ugo Mauthe. Doriano Zurlo, copywriter, musicista, docente di comunicazione, ha scritto un saggio splendido sulla forza, e la bellezza, della parola. Credo che l’abbia immaginato come testo dedicato ai copywriter, la categoria professionale cui appartiene e di cui a lungo ho fatto parte anch’io. Però è andato oltre l'alveo strettamente professionale. La scrittura di Zurlo è scorrevole e possiede un'efficace e piacevole proprietà di linguaggio, estranea a intellettualismi, difficilismi e saccentismi che pure la materia avrebbe consentito, tanto che anche i capitoli potenzialmente più ostici sono risolti con un garbo, intellettuale e culturale, elegante e raro. Se insegnassi ancora il mio mestiere consiglierei il suo libro: credo che chi accosti oggi la professione debba considerarlo imprescindibile. Ma, ripeto, Zurlo va oltre. Certo, è un saggio, tutto sommato di nicchia, denso di riferimenti, a vol
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Francesca Giannone  La portalettere  Editrice Nord Recensione di Francesco Camagna.  Come dice il titolo, questa è la storia di una portalettere, Anna, la quale da Genova decide di seguire il marito nel suo paese al Sud nel Salento, Lizzanello, dove farà la postina per ben 20 anni (la prima postina donna del paese). Il cognato, il fratello del marito, si innamorerà subito di lei. Seguiremo le vicende familiari dei protagonisti dal fascismo fino ai movimenti sociali di fine anni 50.  Anna è una donna controcorrente: femminista, atea, si spende per i diritti delle donne (e ne salva anche una, definita "la pazza"). L'autrice ha tratto ispirazione per questa storia dalla sua bisnonna e verrai sommerso dagli eventi di quegli anni (inclusa la guerra che stravolgerà molte vite). Conosceremo le vicende della famiglia Greco e dei loro figli. Il pregio di questa opera è il fatto che pian piano ti affezionerai ad Anna, ma anche agli altri protagonisti come il cognato Antonio (bello
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Marianna Guida  La mano sinistra  GFE Editore Recensione di Elisa Tomassi.  In questa raccolta l'autrice non scrive più di sé come aveva fatto, sul filo dell'ironia e dell'introspezione, nelle prime due, ma di personaggi di pura fantasia.  La lettura di questa terza opera diventata matura mi ha riservato la sorpresa di "fare amicizia" ancora di più e meglio con ciascuno dei protagonisti delle storie e di amarli, quasi fossero persone reali e vive.  É vero che questa volta Marianna Guida non parla di sé ma come non riconoscere in alcuni smarrimenti, curiosità, riflessioni, il tocco del suo sguardo, fatto di grazia, leggerezza e incisività nello stesso tempo?  La prosa è, come sempre, ricca di elementi descrittivi e riflessivi ma sono i singoli ritratti dei personaggi, soprattutto maschili, a dominare la scena e a fare di questa raccolta un piccolo gioiello.  Si tratta in più parte delle storie di bambini e adolescenti, di giovani in crescita che subiscono spesso a
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Autori Vari a cura di Franco Forte Coloni dell’Universo Millemondi Urania Recensione di Ste Dussoni.  Se non vi siete ancora sciolti e avete appena ripreso fiato dopo una giornata termicamente importante allora sedetevi, accendete il ventilatore, sorseggiate qualcosa di fresco e alcoolico e godetevi la mia ultima lettura..... Se vi va!  Sennò chiudete gli occhi e pensate ad un antico amore o ad una porcata qualsiasi  AA. VV. - COLONI DELL'UNIVERSO (MILLEMONDI URANIA)   Era un po' che aspettavo questo volume e non vedevo l'ora di tuffarmici dentro come un olimpionico pronto a tutto per un attimo di gloria.  È non sono rimasto deluso!!!  Il tema portante di questa raccolta di racconti fantascientifici è quello della colonizzazione!  Moltissimi di noi hanno sognato di solcare i neri cieli del cosmo su rombanti astronavi e di guidare schiere di incrociatori alla conquista di immensi imperi stellari ma prima di arrivare a quel punto bisogna iniziare dalle basi.... Costruire un
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Piergiorgio Pulixi L'isola delle anime Rizzoli Recensione di Elisabetta Cabriolu. Non sono un' appassionata del genere noir, ma questo autore mi ha sempre convinta con le sue narrazioni, forse anche perché ho avuto la fortuna di partecipare, in questi ultimi anni,a tutte le presentazioni dei suoi libri, di apprezzarne il modo di delineare i suoi personaggi, di ammirare la capacità di approcciarsi al lettore con semplicità ed estrema generosità.  L'isola delle anime parte dal ricordo di due omicidi avvenuti negli anni 70 ed 80, due vecchi cold case, le cui vittime non sono mai state riconosciute, i cui assassini non sono mai stati scoperti. L'investigatore, Barrali, che per anni ha dedicato il suo lavoro a questi casi, trasformandoli in un'insana ossessione, oggi è in aspettativa, condannato da una malattia degenerativa a perdere i suoi ricordi. A subentrare a lui sono due donne: Mara Rais, cagliaritana doc ed Eva Croce, milanese in esilio nell'isola. Le due don
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Elena Mearini 360 gradi di rabbia Excelsior 1881 Editore Recensione di Anna Moratelli. 360 gradi di rabbia lo si legge in una sera...ma rimane avvolto all'anima perché la scrittura di Elena Mearini ha un suono poetico, con la scelta di usare frasi concise e paratassi non si può sfuggire alle immagini forti che ti getta addosso! L'argomento apre ferite difficili da rimarginare...di anoressia non è normale parlare, non é ancora uscita dal tabù, è ancora relegata ai disturbi alimentari da ospedalizzare o riservato alla psichiatria! Ascoltare le parole sincopate, ridotte al minimo si capisce il dolore di Vera, la protagonista che riesce ad esprimersi solo attraverso il minimo ridotto anche delle parole, ma non del significato di esse, non nasconde la fragilità, si tocca con mano la linea sottile della pancia che può stare solo nei pantaloni di bimba! Nonostante la pochezza delle parole e la sovrabbondanza dei punti...si vedono le immagini vivide delle scelte di Vera e il suo perc
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Elisa Tomassi  Testimonianze GFE Edizioni 2023 Recensione di Marianna Guida. Quattordici racconti che scavano nel cuore di uomini e donne travolti da insoliti destini, altre volte intrappolati dentro la maschera di un comportamento appreso e diventato dolorosa consuetudine. Da qui un dramma semiserio di ascendenza pirandelliana illuminato da uno sguardo preciso e capace di fotografare ambienti e situazioni ma anche dotato di una profonda pietas. Si entra così in uffici dimessi e polverosi dove la Legge dovrebbe rivelare la verità della quale, però, si coglie solo una faccia; il resto rimane inafferrabile e precluso a una reale comprensione. Il racconto, pur nella sua compostezza e nella capacità che l’autrice rivela nella gestione del “materiale umano”, si fa indagine, anche e soprattutto interiore. Alle volte basta un istante in cui ci si lascia andare ed eccola lì, la consapevolezza di quanti compromessi e aggiustamenti la fatica del vivere comporti. E spesso a dividerci non è tant
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Joyce Carol Oates Una famiglia Americana Il Saggiatore Recensione di Elisabetta Cabriolu. La Oates è una narratrice straordinariamente potente: voce che narra, descrive, dettaglia, consentendo al lettore di perdersi fra i luoghi descritti, ma anche di ritrovarsi infinite volte nelle cose di cui racconta. I suoi personaggi appaiono imperfetti nella loro fragilità, ma anche estremamente umani e psicologicamente definiti. Il protagonista di questa storia è sicuramente la Famiglia, che raccoglie in sé protettivamente i suoi componenti, ma all'occorrenza è capace di scacciarli come elementi profondamente estranei. La famiglia Mulvaney è una tipica famiglia americana: Michael Mulvaney, il padre, è un bell'uomo, robusto, attraente; si è costruito da sé, con la forza delle proprie mani, nutrendosi di un forte desiderio di rivalsa ; Corinne, la madre, innamorata dell'antiquariato e incapace di vivere lontano dalla sua fattoria; infine, i tre figli: Mike, il maggiore, Patrick, il gen
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Gregory Benford Fondazione: la paura Urania Jumbo Buon pomeriggio e ben trovati..... In questo mondo che gira e ribolle le stelle stanno a guardare e risplendono felici della loro luce atomica mentre noi continuiamo a coltivare il sogno di raggiungerle e fondare imperi maestosi che le uniscano in un una costellazione unica.  Dopo tanto tempo torno a leggere qualcosa della Fondazione ma non l'originale asimoviano, bensì una evoluzione apocrifa.  Nella grande costruzione socio politica di Isaac ci sono ancora grandi praterie di fantasia libere che potrebbero essere occupate da quegli scrittori che abbiano a cuore il mondo del maestro e sappiano ricreare quella magia e dare corpo ai tasselli mancanti. Questo romanzo si va ad inserire idealmente tra il Preludio alla Fondazione e Fondazione:anno zero e ci racconta gli eventi che hanno permesso ad Hari Seldon di diventare primo ministro di Cleon 1*.  Lo scenario è quello grandioso di Trantor, la colossale città - pianeta di 40 miliardi d
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Lydie Salvayre  Non piangere  L’asino d’oro Editore Il Premio Goncourt è sempre una garanzia.  Questo romanzo, vincitore dell'edizione 2014, mantiene sicuramente le promesse.  La guerra di Spagna viene rivisitata in un'ottica diversa dal solito: attraverso lo sguardo di Montse, la protagonista, scopriamo una Spagna dilaniata da profondi conflitti e da forze contrapposte, portatrici di valori e di modelli di organizzazione politico-sociale profondamente differenti.  Le parole di Montse, ormai novantenne, che racconta alla figlia le vicende di quell'estate del 1936, quando tutto ebbe inizio, colpiscono nel profondo. Con un idioma molto particolare, in cui lo spagnolo e il francese si mescolano formando una sorta di nuovo linguaggio, l'ormai anziana signora rivolge lo sguardo ad un'epoca ormai lontana. Assistiamo così alla fine della Repubblica, al breve momento dell'utopia libertaria, all'ascesa delle forze nazionaliste (sostenitrici del Generale Franco), all
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Stefano Spataro  Sequenze  Delos Digital "Notte di luglio. La superstrada è un deserto nero affogato nell’afa estiva del tavoliere delle Puglie. L’asfalto si estende come una crosta purulenta e secca, incastrato in guardrail ossei e arrugginiti, cotti, fino a qualche ora fa, dal sole autoritario e spietato.    L’aria è appena più respirabile che di giorno. Ma quando ci si avvicina alla città i fumi dell’industria fanno incetta delle molecole di ossigeno e le sostituiscono, senza alcuna remora, con quelle di diossina.” Il calore che scaturisce dallo scenario che appare in queste prime pagine di Sequenze, fa percepire che ci sia molta carne al fuoco nel romanzo di Stefano Spataro, dove un intreccio di storie e personaggi a tratti grotteschi ne caratterizza la trama e in certa misura disorienta il lettore. Ma forse sta proprio qui l’intento dell’autore, nel far perdere l’orientamento in un mondo complesso molto simile a quello in cui viviamo ogni giorno, dove ogni persona che ci capi