Doriano Zurlo
Con le parole si fanno miracoli
Franco Cesati Editore
Recensione di Ugo Mauthe.
Doriano Zurlo, copywriter, musicista, docente di comunicazione, ha scritto un saggio splendido sulla forza, e la bellezza, della parola. Credo che l’abbia immaginato come testo dedicato ai copywriter, la categoria professionale cui appartiene e di cui a lungo ho fatto parte anch’io. Però è andato oltre l'alveo strettamente professionale. La scrittura di Zurlo è scorrevole e possiede un'efficace e piacevole proprietà di linguaggio, estranea a intellettualismi, difficilismi e saccentismi che pure la materia avrebbe consentito, tanto che anche i capitoli potenzialmente più ostici sono risolti con un garbo, intellettuale e culturale, elegante e raro. Se insegnassi ancora il mio mestiere consiglierei il suo libro: credo che chi accosti oggi la professione debba considerarlo imprescindibile. Ma, ripeto, Zurlo va oltre. Certo, è un saggio, tutto sommato di nicchia, denso di riferimenti, a volte con importanti note a piè di pagina, vi s'incrociano citazioni colte che mettono soggezione ma il miracolo è che il libro non è tutte queste cose essendo, invece, un ottimo testo divulgativo (alla Piero Angela, per intenderci) a tratti persino avvincente (ma qui c'è il sentire del mestiere in comune e della passione che implica) su una materia, la parola, sempre più vittima di malagrazia, sciatteria, improvvisazione e presunzione, con il notevole contributo, credo, dei social e forse anche del degrado del nostro sistema formativo, nonostante l'impegno e la dedizione di molti. La pubblicità, che quando è fatta bene ha la massima cura per la parola, un po' come la poesia, è la leva con cui l’autore solleva il mondo della parola e lo fa rotolare verso di noi, servendocelo con uno stile di scrittura che andrebbe preso a esempio. Per gli addetti ai lavori è un testo tecnico ma soprattutto un consistente vademecum di sensibilità, per gli altri può essere una finestra aperta sui meccanismi della migliore advertising, quella che sa toccare con le giuste parole – e rispetto lealtà e intelligenza – le nostre corde più profonde, non a caso a un certo punto Zurlo cita l'haiku: personalmente sostengo da sempre l'esistenza di punti in comune fra poesia e pubblicità, non solo formali. Va da sé che il pubblicitario che sono stato non sempre concorda con il pensiero del collega Doriano, ma su 280 e rotte pagine qualche discrepanza di ragionamento ed esperienza ci può stare, anzi, sarebbe strano il contrario. Detto questo – deprecabile espressione ora di moda – vorrei chiudere con un per niente imparziale "Veramente (argh, l'avverbio maledetto!) bravo Doriano Zurlo, complimenti!" e consigliarvi di cuore il suo Con le parole si fanno i miracoli.
Doriano Zurlo è un pubblicitario. Copywriter e direttore creativo in diversi network internazionali di comunicazione, ora collaboratore esterno, associa all’attività professionale quella di docente affiliato di creatività pubblicitaria per l’Università Carlo Bo di Urbino e per l’Università Statale di Milano. Ha insegnato copywriting all’Accademia di Comunicazione di Milano. Ha pubblicato la parte storica della sua tesi sull’editoria cattolica con la rivista «Fogli», di Ares edizioni, nel 1990. Scrive regolarmente e cura la rubrica “Storyboard” per il mensile «Vita». Pubblica musiche e video originali, a volte in collaborazione con registi del settore pubblicitario, sul suo canale YouTube. (Fonte Treccani.it)
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