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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024
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Fabiana Redivo Il parto dell’anima Storia di una (stra)ordinaria adozione  PUBME - Collana Editoriale Milos Recensione di Roberto Maestri. “A chiunque sia capace d’amore” Già da questa dedica con cui si apre il libro, si può capire quale possa essere l’elemento centrale di questa storia. In una parola: l’amore. Un amore filiale, un desiderio di genitorialità che ha spinto Fabiana e Claudio, madre e padre di un figlio fortemente voluto e cercato e che alcune congiunzioni particolari hanno fatto trovare in una terra lontana. È la storia di un’adozione meditata e perseguita, nonostante le difficoltà che spesso si presentano in questi casi e dei modi, anche singolari, di superarle. La vicenda, scritta sotto forma di quello che più che un diario potrebbe essere definito una cronaca, è presto detta: una coppia impossibilitata ad avere un figlio naturale decide di percorre l’iter che li porterà verso l’adozione internazionale di quel figlio che sentiranno fin da subito come il loro. Si p...
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Sof’ja Tolstaja Amore colpevole La Tartaruga Recensione di Roberto Maestri “Ancora un diario, mi irrita riprendere una di quelle abitudini, che volevo abbandonare sposandomi. Prima mi succedeva di scriverlo quando c’era qualcosa che non andava e adesso, probabilmente, è lo stesso. Ho trascorso queste due settimane con lui, mio marito, in semplicità di rapporti, era tutto facile, perché era lui il mio diario, non avevo nulla da nascondergli. Invece da ieri, quando mi ha detto che non crede nel mio amore, sono veramente sconvolta. Eppure so perché non crede: penso sia per il fatto che io non sono capace né di raccontare né di scrivere quello che penso.” Non dev’essere facile vivere accanto a un mostro sacro della letteratura mondiale, specialmente quando questo risponde al nome di Lev Nikolàevič Tolstòj. E soprattutto non dev’essere facile avere aspirazioni letterarie o quantomeno il desiderio di mettere in forma scritta pensieri, emozioni, storie che affiorano dal profondo. Amore colp...
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Simonetta Olivo L’ultima estate del mondo Collana Frattali - Delos Digital Recensione di Roberto Maestri. Dieci racconti intrisi di puro realismo magico, dove ogni estate può essere “l’ultima estate del mondo”. Difficile dare una definizione o incasellare questi dieci racconti scritti da Simonetta Olivo e pubblicati nella nuova collana Frattali curata da Maurizio Cometto per Delos Digital. E forse è proprio questo il pregio di una scrittura che non è costretta fra i confini di un genero univoco, ma riesce a spaziare tra diverse tonalità narrative, muovendosi come in un labirinto i cui i dieci racconti manifestano caratteristiche differenti, che vanno dal fantastico al fantascientifico, all’horror come al racconto straniante e nei quali i personaggi, dotati tutti di una personalità normale, riescono a dare quello scatto che li fa deviare in un mondo sospeso fra il sogno e la realtà. La cosa piacevolmente sconcertante è che gli aspetti fantastici e immaginifici risultano soltanto un pret...
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Marco Niro Il predatore Bottega Errante Edizioni Recensione di Roberto Maestri. “C’era una volta, e c’è ancora, un paese di nome Cimalta, una manciata di case sfrontatamente addossate alla costa della montagna, novecentoventi metri sopra il livello d’un mare che alcuni dei suoi tremila abitanti non avevano mai visto.” Potrebbe sembrare l’incipit di una bella fiaba, ambientata in un contesto bucolico dove uomo e natura si integrano alla perfezione, non fosse per alcuni avvenimenti che arriveranno a sconvolgere la quieta routine di quel paese di montagna. E come spesso accade, realtà e fantasia si mescolano, in questo caso in maniera involontaria, in quanto è l’autore stesso ad ammettere che la storia contenuta in questo libro era stata pensata prima che le cronache drammatiche di questi ultimi tempi ricalcassero per certi aspetti alcune situazioni richiamate nel romanzo. Perché anche di questo si tratta. Ciò che avviene nella storia raccontata da Marco Niro solleva più di un problema le...
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Stefano Meglioraldi Transfer 2093 Le Mezzelane Recensione di Roberto Maestri. Ambientato nella Gran Bretagna di un futuro non troppo lontano, Transfer 2093 di Stefano Meglioraldi ci trasporta all’interno di una società dispotica nella quale le migliori personalità dell’epoca, meritevoli per capacità e disponibilità economica, hanno la possibilità di perpetuare nel tempo la vita o almeno parte di essa, trasferendo la propria coscienza da un corpo giunto allo stremo, in un altro più giovane e vigoroso, ma simile per attitudini e potenzialità.  Anche se il richiamo a precedenti trame simili è evidente, del resto nella fantascienza è ormai difficile produrre storie veramente originali, ciò che bisogna dire a favore di questo romanzo è una certa molteplicità di azioni e colpi scena e di una certa accuratezza nel caratterizzare i personaggi.  Quello di Meglioraldi è un romanzo di esordio e come tale risente di certe lungaggini descrittive che avrebbero potuto essere risolte con espe...