Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2022
Immagine
Curzio Malaparte Coppi e Bartali  Adelphi “Mi hanno sempre affascinato, nella vita degli assi del ciclismo, il loro precoce senso di predestinazione. Fin dalla più tenera infanzia, sanno che un giorno diventeranno campioni. Hanno dei sogni, delle visioni. Già all’età di sei, otto o dieci anni, ciascuno di loro sa che diventerà un fuoriclasse, e che un giorno vincerà la Milano-Sanremo, il Giro d’Italia, la Parigi-Roubaix, Il Tour de France, una Sei Giorni. Ciascuno di loro, all’età di sei, otto anni, sa già che avrà un rivale, un nemico fraterno. Ogni Oreste, prima ancora di inforcare la prima bicicletta, sa già che avrà il suo Pilade. Ogni Girardengo sa che avrà il suo Ganna, ogni Binda il suo Guerra, ogni Bartali il suo Coppi.”  È innanzitutto un atto d’amore verso il ciclismo questo libro di Curzio Malaparte pubblicato in Francia nel 1949 e commentato da par suo da uno dei più grandi narratori di ciclismo recentemente scomparso, quel Gianni Mura che fece dei reportage sul Tour de Fra
Immagine
Philip K. Dick  Ma gli androidi sognano pecore elettriche?  Fanucci L'ho finito oggi. Molto bello anche se me lo aspettavo eccelso, piuttosto.  Il film Blade Runner è diverso, meno freddezza (più empatia?).  Qui ho avuto dall'inizio alla fine il "modulatore dell'umore" sintonizzato su "depressione autoaccusatoria", come Iran, la moglie del cacciatore di androidi. A me è partito in automatico, si vede che inconsciamente ne conoscevo il codice.  Dopo l'ultima guerra nucleare lo scenario è cupo, apocalittico: Marte e altri mondi sono stati colonizzati, la polvere radioattiva ha distrutto tutto. Flora e fauna sono estinti e la "palta" ricopre ogni cosa.  I pochi umani rimasti si differenziano dagli androidi (robot umanoidi di intelligenza superiore ma privi di sentimento - si suppone - ) esclusivamente per le emozioni e l'empatia. Ma anche per la capacità di prendersi cura di un animale domestico.  Ci sono società che producono animali ele
Immagine
Sally Rooney  Persone normali  Einaudi Mi è piaciuto. Un romanzo che si snoda tutto sulla relazione tra due ragazzi, dall'adolescenza fino alla giovinezza, Connell e Marianne.  Entrambi rivestono grande rilievo nel dipanarsi della scansione cronologica che, a distanza di mese in mese, con indicazione precisa per ciascun capitolo del periodo di tempo in cui ci si trova e frequenti flash back al loro interno, fornisce la cornice al racconto dei personaggi.  Tuttavia, la vera protagonista è Marianne: è come se Connell restasse comunque sullo sfondo; l'autrice mi è parsa tenere il focus della storia sulle motivazioni per le quali Marianne sia considerata da tutti, al tempo del liceo, una persona "strana" e da evitare e per cui, successivamente, assuma delle condotte autolesioniste e di sottomissione.  Il lettore le scopre man mano, queste motivazioni, senza che però su di esse aleggi alcun pathos, ma venendo svelate con naturalezza nel corso degli eventi, lasciando molta
Immagine
Edith Sheffer  I bambini di Asperger La scoperta dell'autismo nella Vienna nazista Marsilio È in punta di piedi che cerco di articolare le mie impressioni sul libro di Edith Sheffer dal titolo “I bambini di Asperger – La scoperta dell’autismo nella Vienna nazista”, perché il tema è delicatissimo e anche perché le domande sulle quali ci porta a riflettere la Sheffer richiedono una certa “cautela” nel nostro tentativo di rispondere a esse, come semplici lettori, intendo.  Diciamo subito una cosa: l’autrice propone due tesi, da quello che ho potuto comprendere, interrelate fra loro.  In primis, intende sostenere una rivalutazione in negativo del dottor Hans Asperger, fino a qualche tempo fa visto come una figura che amorevolmente e con empatia si prendeva cura dei suoi piccoli pazienti, come emerge da certe fotografie, ad esempio, e che pareva si fosse “isolato” autonomamente durante il nazismo così da non avere nulla a che fare con esso. Dalla ricchissima documentazione storica a cu
Immagine
Anne Rice  L'ora delle streghe  TEA Libri Non amo molto la Rice.  Quando comprai "L'Ora delle Streghe" venivo dalla lettura de "La Mummia", esperienza che non mi aveva esattamente entusiasmato. Non avevo grandi aspettative, anzi a dirla tutta, non ne avevo affatto. Il volume, poi, era bello corposo e mentre lo tenevo tra le mani già pensavo agli usi alternativi che avrei potuto farne se le mie perplessità iniziali avessero trovato conferma (fermaporta, fermacarte, scalino per raggiungere i piani più alti della libreria, strumento di offesa e/o di difesa, stendi-banconote e tanti altri).  Lo presi solo perché mi aveva incuriosito quello che c'era scritto in quarta.  A New Orleans sotto il portico di una vecchia casa, una donna ogni giorno siede immobile su una sedia a dondolo, lo sguardo spento. Un misterioso giovane è il solo visitatore, ma svanisce nel nulla se qualcuno prova ad avvicinarlo...  E beh, con una quarta così, curiosità si accese e mi convin
Immagine
Fabio Stassi  Uccido chi voglio  Sellerio Dopo La lettrice scomparsa  (2016)  e  Ogni coincidenza ha un'anima  (2018), incontriamo Vince Corso - il bibloterapeuta che cura i mali dell’anima attraverso i libri - in una nuova intrigante avventura. Questa volta il nostro amico si ritroverà coinvolto in una serie di efferati omicidi, apparentemente privi di spiegazione, che gli faranno correre il rischio di trasformarsi da inquisitore a inquisito. Partiamo, prima di tutto, da un rapido accenno della trama.  Il counselor letterario Vince Corso non appare in gran forma: la fidanzata Feng lo ha lasciato ed è partita per la Cina, il suo appartamento è stato devastato da ignoti, la sua moto rubata e il suo amato cane Django avvelenato. Com'è arrivato a questo punto? Per comprenderlo, dobbiamo fare qualche passo all'indietro.  Tutto è cominciato nel momento in cui Vince ha ricevuto un biglietto proveniente dal carcere di Regina Coeli da parte di un ergastolano di nome Queequeg, un ev
Immagine
Simona Sparaco  Nel silenzio delle nostre parole  Dea Pianeta Libri  Recensione di Elisabetta Cabriolu.  Non posso non scrivere due righe su ciò che questo libro mi ha suscitato...  Una voragine all'altezza del cuore, uno squarcio profondissimo dell'anima, perché Simona parla sempre di storie credibili con una sensibilità straordinaria.L'incendio che distruggerà un intero palazzo a Berlino è l'evento atteso attorno al quale si costruisce un romanzo corale, in cui le voci e le storie si alternano e danzano meravigliosamente insieme. Ci sono Naima, la madre di Bastien, Polina, la mamma di Janis e Alice, figlia di Silvana a parlarci di una complicata, difficile relazione madre/figlio, figlia/ madre. I silenzi dei loro rapporti diventano parole che possono fare male. Bastien arretra di fronte a sua madre Naima, senza avere mai il coraggio di parlare davvero con lei, Polina ama suo figlio, appena nato, ma non sa trovare la forza di vivere per lui e Alice ha una disperata
Immagine
Tullio Avoledo Nero come la notte  Marsilio  Recensione di Francesco Camagna .  Finalmente riesco a leggere un'opera di Avoledo, anche se avrei preferito iniziare da L'elenco telefonico di Atlantide e devo subito affermare che scrive bene, nulla da dire (me lo avete consigliato in tanti questo autore).  Sergio Stokar è un ex poliziotto di destra, un po' razzista e con un passato che vuole dimenticare (un passato di droga e alcol): fa il detective/sceriffo alle Zattere, un quartiere malfamato di una città cupa abitata da immigrati irregolari, e tutto gli va storto, come la vita. Ad un certo punto gli viene dato un incarico particolare: indagare su una serie di omicidi su delle giovani ragazze e, se ci riesce, trovare l'assassino.  Il genere noir mi piace, anche se di solito prediligo il giallo classico (alla Maigret per intenderci), ma in questo caso ci sono diversi generi dove addirittura si arriva al fantascientifico/horror. La storia si evolve in questo quartiere abb
Immagine
Toshikazu Kawagichi  Finché il caffè è caldo  Garzanti In una grande città del Giappone c'è una caffetteria speciale. E' aperta da più di cento anni e una leggenda dice che, sedendosi a uno dei suoi tavoli, è possibile tornare indietro nel tempo, seguendo tutta una serie di regole tra cui quella più importante è di bere il caffè finchè è caldo (il viaggio nel tempo tanto deve durare).  Ed è così che assistiamo alle storie di alcuni personaggi: Fumiko, che è appena stata lasciata dal fidanzato; Kotake, infermiera con marito malato di Alzheimer che non la riconosce più; Hirai, la cui sorella Kimi è morta in un incidente dopo aver tentato -invano, perchè l'altra si era rifiutata- di parlare con la sorella; Kei, la giovane moglie del proprietario, incinta e con problemi di salute che ha paura di non poter conoscere il proprio figlio....  Nonostante non ami la letteratura giapponese ho deciso di leggere questa storia attratta dal tema dei viaggi nel tempo (uno dei miei desid
Immagine
Cormac McCarthy Suttree  Einaudi Inutile nascondersi dietro un dito, la storia di Buddy Suttree non è libro da consigliare a cuor leggero: scritto in un inglese di qualche secolo fa, mirabilmente ricalcato dall’ottima traduzione italiana, disconesso sul piano temporale, iperdescrittivo, spesso una mera galleria di quadri di Hopper, ritratti d’individui sopraffatti e pietrificati nella solitudine dell’attesa. Le prime dieci pagine sono in grado di far impallidire chi abbia letto Joyce e Faulkner fischiettando e mescolando il risotto sul fuoco. Un libro disturbante. Un libro disperato che tenta disperatamente di farsi odiare, ma non riuscirà a farsi odiare da tutti, neppure con la sua struttura caleidoscopica, col suo turbinio di frammenti sporchi e taglienti che continuano a ruotare senza trovare unità narrativa, con la sua trama che si disperde in mille rivoli, in mille direzioni, come folli ratti di campagna, trapiantati in città e spaventati dal rumore del vivere e dal silenzio del m
Immagine
Ian McDonald  Luna nuova  Urania Un Jumbo Urania....quindi un bel volumone!!.... 430 pagine di avventure con gli stivali piombati ad 1/6 della nostra gravità.  Qui il panorama è quello arido e freddo della Luna.... ma è la luna del futuro oramai conquistata e popolata che sta cercando di emanciparsi dalla madre Terra che oramai dipende dalle sue forniture di metalli rari e di Elio-3 per i suoi impianti a fusione nucleare.  I signori dell'energia sono i 5 Dragoni, cioè cinque grandi famiglie che detengono tutto il potere economico, politico ed energetico del satellite e che decidono chi deve vivere e morire e chi deve pagare i 4 elementi base della vita: ossigeno, carbonio, acqua e dati.  I cinesi Sun, i ghanesi Asamoah, i russi Vorontsov, gli americani MacKenzie e i brasiliani Corta. Una Luna multietnica con 5 famiglie che se la disputano tra alleanze, colpi di mano e matrimoni sullo sfondo di un far west spaziale dove vige un'unica legge, quella del denaro: tutto è in vendita
Immagine
Guido Morselli  Dissipatio H.G.  Adelphi Editore L'io narrante, che chiamerò Guido, vive a Crisopoli, la città d'oro, dove si concentra un gran numero di Banche e una Borsa.  "Io non amo Crisopoli, anzi non la posso soffrire. In lei ho scorto il mio antitipo, l'affermazione trionfale di tutto ciò che io rifiuto..."  Lui che confessa la sua "stipsi affettiva", il suo solipsismo, il suo "cupio dissolvi" decide di suicidarsi in un pozzo all'interno di una caverna, ma poi vi rinuncia, torna nel suo rifugio montano e si addormenta bocca a bocca con la sua "ragazza dall'occhio nero", ma nemmeno si spara (Pigrizia? Viltà?).  Quando si sveglia al mattino, per paradosso, scopre che tutta l'umanità si è dissolta, volatilizzata, evaporata, ed è rimasto lui, l'unico sopravvissuto, insieme agli animali e alle piante.  Lui che si dichiara "fobantropo", contrario all'antropocentrismo occidentale, ora che tutti se ne so