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Visualizzazione dei post da settembre, 2023
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Davide Stocovaz La giungla dell’orrore Delos Digital Recensione di Roberto Maestri.  “Ci sono luoghi, su questo pianeta, che nessun essere umano dovrebbe mai esplorare; e ci sono creature che nessun occhio umano dovrebbe mai avere la sfortuna di vedere.”   È questo il monito che apre il romanzo di Davide Stocovaz, La giungla dell’orrore. Un romanzo dove “Sorpresa e sgomento stritolano l’animo.”   Un racconto, cita il risvolto, dove “Una spedizione archeologica si reca nel cuore della giungla indocinese in cerca di tesori nascosti da portare agli occhi della civiltà”. La spedizione dovrà però fare i conti con una creatura ancestrale che non condivide l’intrusione umana e farà scempio degli sventurati esploratori. Il resoconto si apre con la notizia della tragedia e quindi non temiamo l’accusa di svelare il finale.  Ambientato nel 1865 nei dintorni di Saigon e narrato in prima persona dal capo della spedizione, l’archeologo Maurice Lagarde, il romanzo si addentra nell’intricata vegetazio
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Tullio Avoledo L’ANNO DEI DODICI INVERNI Marsilio, 2023 Recensione di Lorenzo Garzarelli e Rosetta Menabuoi.  Si parla di fantascienza, sappiatelo subito.  Come noi sappiamo che l’immaginario collettivo italiano considera il genere fantascientifico una sorta di B-Movie svilito a una parata stanca di mutanti, tentacoli e astronavi che assaltano il nostro pianeta perfetto per fagocitarlo in una galassia lontana, squarciata da lampi accecanti e vulcani che vomitano lava su lande desolate, su rocce appuntite come gli artigli di un venusiano.  Omini grigi e bulbosi.  (Ir)Realtà aliene.  Eroi che sfoderano spade laser nella solitudine di un satellite cuneiforme.  Scordatevene, per piacere.  Respirate.  Reset completo, un colpo di cimosa sulla comoda lavagna del già detto, del già visto.  Sposate una diversa prospettiva per una volta, quella giusta.  Pensate alla fantascienza non come un fine, ma un mezzo narrativo: usare l’immaginario per dare forme vivide e immaginifiche all’immaginato, l
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Geoges Simenon Il Mediterraneo in barca Adelphi Recensione di Roberto Maestri.  “Il Mediterraneo è… Il Mediterraneo è…Il Mediterraneo è…” Inizia con queste frasi sospese la crociera che il creatore del commissario Maigret intraprende alla metà degli anni Trenta su una barca a vela con l’intento di scrivere un reportage di viaggio. E sarà proprio l’impossibilità di completare quella descrizione a fare da filo conduttore al racconto che ne verrà fuori. Perché il Mediterraneo, pur essendo visto a volte come un bacino rispetto ai maestosi oceani, rimane un mare indefinibile: per la varietà di culture che si affacciano sulle sue sponde, per la parte che ebbe e ha tuttora la Storia dell’Occidente e che qui vide il suo principio, per le ricchezze naturali che riesce a offrire, per il carattere delle sue genti, così uguali e al tempo stesso così differenti fra loro. “Perché il Mediterraneo non è soltanto l’acqua trasparente e pulita delle spiagge. È anche…”  Ancora puntini di sospensione, pe
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Dario Tonani Il trentunesimo giorno  Oscar Mondadori  Recensione di Roberto Maestri.  “Roccia. Polvere. Ghiaccio.  E gas: soprattutto anidride carbonica, metano, ammoniaca…  Una palla di neve sporca solcava le profondità del sistema solare, oltre l’orbita di Giove.” In un futuro non troppo lontano, fenomeni climatici ed eventi soprannaturali, come piogge incessanti ecadaveri di uomini e animali che si librano in cielo come aquiloni, si sommano fino a creare una realtà da incubo in cui Alvaro, un avventuriero in cerca di redenzione e Evelyne, ex trapezista senza più un circo in cui esibirsi, si trovano a dover fronteggiare nuove situazioni al limite della comprensione umana. “… alcuni animali sono stati trovati impigliati fra gli alberi e sotto i balconi. Dei testimoni affermano di aver visto un paio di cani, presumibilmente annegati, fluttuare a diversi metri d’altezza ancora agganciati alla loro catena a terra.” Un racconto on the road scaturito da un incontro casuale dei due prot
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Don Winslow L'inverno di Frankie Machine Einaudi Recensione di Ste Dussoni. Buonasera.....le giornate si accorciano e il caldo ogni tanto si prende qualche pausa perchè evidentemente comincia ad avere l'affanno visto che la stagione sta andando velocemente verso la sua naturale conclusione, ma non siamo ancora fuori del tutto e qualche colpo di coda bisogna metterlo in conto, un po' come un vecchio killer che ha ancora la mira buona e non ha preso del tutto la mano a poker...e sa bluffare alla grande!!!!  Non avevo mai letto nulla di Winslow e questo libro è uno dei tanti che avevo recuperato a casa di un parente defunto non troppo tempo fa; per motivi di lavoro e per altre letture che mi attiravano di più lo avevo lasciato un po' indietro in attesa del famoso "momento buono" che normalmente assomiglia ad un MAI, un po' come quella bottiglia che si mette via per le grandi occasioni e che poi rimane in eredità a chi magari è pure astemio.  Beh! Io sono del
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Francesca Melandri Eva dorme Bompiani Recensione di Anna Moratelli.  Ho terminato proprio oggi questo interessante libro, sorta di romanzo storico di Francesca Melandri: "Eva dorme". L'ho finito in tempo per "festeggiare" e ricordare, domani 5 settembre, l'anniversario della firma dello Statuto di Autonomia della Regione Trentino Alto Adige; la prima firma ad opera di Degasperi (Italia) e Gruber(Austria) risale al 1946, messo poco in pratica, per arrivare al definitivo secondo statuto rinnovato nel 1972. Tutto questo lavorio istituzionale veniva a sanare una situazione storica veramente penosa: l'Alto Adige terra stupenda, dove sono cresciuta e amo ancora come mia Heimat (patria in tedesco!) ha visto davvero un periodo che dire buio è ancora poco! Un luogo diventato a forza territorio italiano dopo la Prima Guerra Mondiale, ha visto ingigantire le problematiche nel momento in cui alla già presente popolazione di lingua tedesca, si é voluto aggiungere i
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Michela Bilotta La Metrica dell'Oltraggio Jack Edizioni Recensione di Giovanni Tommaso Rovati. Beatrice De Sanctis scrive per una rivista femminile e viene inviata, dalla direttrice Roberta Bersaglia - che ci tiene a farsi chiamare direttore - da Milano a Valsinni, in Basilicata, per redigere un articolo sull'assassinio di Isabella Morra, una poetessa del 1500, prima segregata e poi uccisa dai suoi fratelli per motivi di "onore". Durante il viaggio dal Nord al Sud si fermerà in amene località dal fascino particolare, i cosiddetti "luoghi altri", sconosciuti al turismo di massa ma non per questo meno interessanti, apprezzandone le bellezze artistiche e le prelibatezze enogastronomiche. E qui che incontrerà donne dal sapore diverso, personaggi straordinari che le narrano episodi accomunati dallo stesso denominatore: il femminicidio, la violenza di genere, la discriminazione della donna e il ruolo subalterno cui è spesso relegata, ancora oggi, all' inte