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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022
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Andrea Tarabbia  Madrigale senza suono  Bollati Boringhieri Il Madrigale è una composizione poetica in musica, nata in Italia e diffusa tra Rinascimento e Barocco. Ascoltare un madrigale oggi è possibile grazie ai motori di ricerca ed è davvero una piacevole sorpresa sia a livello musicale che scoperta in ambito poetico. Entrare nella storia di Andrea Tarabbia significa proprio svelare un ordito sovrapposto di voci e di atmosfere che subito coinvolgono il lettore! Il racconto a più piani è un espediente narrativo di grande efficacia, si intrecciano legami tra passato e presente e la storia si snoda in modo avvincente, quasi in un climax crescente con risvolti da thriller! Si parte con Igor Stravinsky che vuole riprodurre il madrigale di Carlo Gesualdo, principe di Venosa e si impegna attraverso rapporti epistolari e viaggi in Italia per affinare la sua ricerca! E in questo suo percorso il lettore può apprezzare le conoscenze che Igor vanta per approfondire gli aspetti musicali e letter
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Giorgia Valensin (A cura di)  Liriche cinesi  Einaudi In contrasto con la frenesia dei nostri tempi, la lettura di “Liriche cinesi”, antologia dell’antica poesia cinese curata da Giorgia Valensin, sentivo mi costringeva a un ritmo più rilassato, più posato, rispetto a quello quotidiano: la poesia richiede naturalmente che il lettore le dedichi molta cura; ma son stati soprattutto i versi di uomini e donne vissuti in epoche tanto lontane nel tempo e nello spazio, perduti nell’osservazione di sé, della realtà circostante e impegnati a contemplarne le linee, i tratti, le sinuose e variegate fattezze, ad avermi catturato; questi versi pieni, in una parola, di umanità, tracciati dal pennello infuso di questa loro sensibilità, mi hanno fatto perdere la cognizione del tempo, mentre, risuonando col mio animo, mi perdevo io stesso a fantasticare, immaginando quei panorami e quei loro vissuti.  Attraverso le molte poesie di questo volume, onorato dalla prefazione di Eugenio Montale, noi ripercor
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Maurizio De Giovanni Per mano mia Einaudi Pochi giorni prima del Natale 1931, In un ricco appartamento vicino alla spiaggia di Mergellina vengono uccisi un centurione della milizia fascista e sua moglie. Sul luogo del delitto viene ritrovata, rotta, una statuina di San Giuseppe per il presepio: cosa potrebbe significare? Nel frattempo Maione scopre una tragica verità: il camorrista in carcere per l'omicidio del figlio Luca, in punto di morte, ha rivelato di non essere lui l'assassino del giovane, ma di avere coperto qualcun'altro. Ma chi è questo qualcuno? A mio avviso, il più bel romanzo della serie di De Giovanni sul Commissario Ricciardi: toccante e intenso, con un'atmosfera natalizia un po' strana, lontana da quella luccicante e zuccherosa che solitamente ci si aspetta in tale occasione, ma sicuramente più vicina a quella dei valori che la festa dovrebbe rispecchiare. Certo un'indagine su ben due omicidi avvenuti a ridosso delle festività pare non essere il
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Giorgio Scerbanenco  La ragazza dell’addio  Garzanti  Un elogio all’amore, alla bellezza dell’anima , all’intelligenza e purtroppo alla mediocrità.  C’è un tipo di amore che ha qualcosa di straordinario, non si lascia scalfire dalla piccolezza umana, dalla convenienza, dall’opportunismo, e accetta con dignità la sofferenza che inevitabilmente deriverà dal suo essere così assoluto, senza filtri e senza riserve. Non arginabile perché travolgente come un ciclone, non controllabile per natura , si libra libero nell’aria. È uno spettacolo vederlo volare! Il motivo che lo rende unico è che non ha nulla di mediocre pur essendo assolutamente umano. Esso non prevarica, perché forte e generoso, fa dono di sé senza chiedere nulla che non sia rispetto.  Milla disperatamente combatte contro un fantasma, come Don Chichotte contro i mulini a vento.  Il dolore di un addio è profondo quanto la ferita procurata da un umiliante e pietoso “ se vuoi, resto”. Non per amore ma solo per umana compassione,
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Carlo Crescitelli  A.T. Allarme terra  Altro Mondo Editore  Dovessi definire questo racconto breve scritto da Carlo Crescitelli e illustrato da Lorenzo Uccheddu, in base allo stile e lo sviluppo della trama, lo definirei un racconto onirico sviluppato con il ritmo di una graphic novel, una parafrasi di immagini sotto forma testuale, in cui le figure non sono utilizzate a contorno delle parole ma svolgono un ruolo comprimario in cui testo e disegno si compenetrano in modo perfetto a completare uno sviluppo narrativo coerente, all’interno di uno schema in cui, come nei sogni, il succedersi degli avvenimenti non segue un percorso necessariamente logico, la logica semmai si trova nascosta fra le pieghe dei fatti che vengono narrati, in un turbinio di avvenimenti che spiazzano il lettore ma nello stesso tempo riescono a coinvolgerlo, spingendolo a voltare le pagine in sequenza, nella speranza di venire a capo del vortice in cui la trama distopica sembra essere avviluppata.  Trama che, non v
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 Stephen King L'istituto Sperling & Kupfer Una mattina entro al poliambulatoro della mia città per un prelievo del sangue.  Sono digiuna e "decaffeinata" come da richiesta e mezza addormentata come da routine.  Vengo accolta all'accettazione da un tipo serio, con i capelli scuri che sembrano incollati alla sua testa e dal taglio decisamente retrò (quello che una volta facevano i genitori agli allora bambini degli anni 70/80: porre una ciotola in testa al figlio e tagliare intorno al bordo. Et voilà il caschetto!). Gli occhiali squadrati dalla montatura fine e metallica vanno a rifinire un volto tondeggiante che stona con le labbra sottili.  Ripete sempre la stessa cosa: "Buongiorno.  Attenda il numero sul display.  Questo è il foglio con il PIN per il ritiro.  Può accedere tra circa 5 giorni.  'Clip' (rumore della spillatrice)  Arrivederci, buona giornata"  Mi metto seduta e lo guardo.  Sto pensando che assomiglia a qualcuno. Qualcuno che conosc
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Robert Walser La passeggiata Adelphi Accompagnare Walser in questo capolavoro di passeggiata è stato per me un enorme piacere perchè lo stupirsi, l'entusiasmarsi davanti a un fiore, a un albero, a una nuvola, alla natura che ci circonda o all'intimità di una casetta di montagna è ciò che provo nelle mie passeggiate. Ma questa passeggiata è qualcosa di più e Walser lo spiega al funzionario delle imposte "Le prolisse passeggiate mi ispirano mille pensieri fruttuosi, mentre rinchiuso in casa avvizzirei e inaridirei miseramente. L'andare a spasso, non è per me solo salutare, ma anche profittevole, non è solo bello ma anche utile. Una passeggiata mi stimola professionalmente...Ogni passeggiata è piena di incontri, di cose che meritano di essere viste, sentite. Di figure, di poesie viventi..." La passeggiata, in fondo, è un'allegoria della vita, un invito appunto a non perdere la capacità di stupirsi, come un bambino, di fronte alla varietà del mondo, nonostante le
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Matilde Serao Telegrafi dello Stato Alessandro Polidoro Editore Si tratta della novella di apertura del volume "Il romanzo della fanciulla", del 1886.  Ho trovato questa lettura deliziosa. Non vi è una vera e propria "storia", se non una - semplicissima - che lega un personaggio, dall'inizio alla fine. In realtà la novella è un ottimo esempio di narrazione corale. Trova chiara ispirazione nell'esperienza della Serao che, subito dopo gli studi, lavorò per tre anni ai telegrafi delle Poste Centrali di Napoli. L'ambientazione è realistica, all'interno di Palazzo Gravina di Napoli, ed è plasticamente possibile immaginare le ragazze intente al lavoro, sia nello stanzone che all'uscita dall'ufficio, dopo i turni di sette ore.  La Serao descrive benissimo il lavoro femminile di stampo "industriale" di fine secolo XIX, quando il telegrafo aveva rivoluzionato le relazioni tra persone lontane. Le giovani ausiliarie lavorano incessantemente, v
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Dario Tonani Mya di Mondo9 Urania Mondadori “Arriverà una bambina dal Mondo di Sotto e il vento, qui sopra, non soffierà più allo stesso modo. Antica profezia nomade” Non è un mondo facile, quello in cui si trovano a scorrazzare le navi dotate di vita propria in Mondo9, navi che necessitano di un equipaggio soltanto nel momento in cui sono assopite, stremate da giornate di viaggio fra le rovine metalliche di quel pianeta a due dimensioni, speculari e simmetriche fra loro, in cui il concavo e il convesso, fanno parte di una medesima realtà. “Sono trascorsi sei anni tondi da quando due muscolose braccia metalliche hanno calato nelle sue viscere la piccola Myahara (la Mya di questo romanzo), che Naila di Mondo9 (protagonista dell’«Urania Jumbo» n. 15) aveva partorito solo qualche ora prima.” Terzo capitolo della saga di Mondo9, scaturita dalla penna di Dario Tonani, esponente di punta della fantascienza italiana; dopo Cronache di Mondo9 e il seguito Naila di Mondo9, quest’ultimo capitolo
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Matteo Melchiorre  Il duca  Einaudi Impressioni di lettura. Non so perché a suo tempo ho acquistato questo libro. Non ne sapevo nulla. C'era una gradevole proporzione pagine/formato, una copertina intrigante, un titolo minimale. L'ho iniziato e l'ho letto d'un fiato.  Ecco un romanzo eccellente e difficilmente classificabile. Non è una storia di commissari più o meno esistenzialmente sofferenti impegnati in difficili indagini. Non è una storia di formazione. E nemmeno un nuovo omaggio all'epopea della Resistenza o all’Italia del boom. Non è neanche un filosofico racconto sulla fatica del vivere o un semi senile andare a ritroso inseguendo un amore o un luogo del passato. Forse è alcune di queste cose – ci sono tracce sparse di molti “generi”, in effetti – ma la miscela che ne nasce ha un sapore particolarmente originale, secondo me. A partire dallo stile, che regala una lingua ricca, appagante, quasi d’altri tempi pur nella sua modernità, impreziosita da termini ar
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Karl Bruckner  Il gran sole di Hiroshima  Giunti Editore Il libro del quale vorrei lasciarvi qualche impressione è “Il gran sole di Hiroshima” di Karl Bruckner.  Non credo si possa dimenticare che durante la Seconda Guerra Mondiale oltre ai più di sei milioni di ebrei che persero la vita per mano di disumani criminali, e che spesso, e giustamente, vengono ricordati, ci sono poi state innumerevoli altre vittime innocenti. È il caso, a esempio, di quelle che persero la vita nei terribili giorni del 6 agosto 1945 e del 9 agosto 1945 quando, rispettivamente sulle città di Hiroshima e Nagasaki, furono lanciate armi di distruzione di massa quali l’umanità non aveva mai avuto modo di vedere prima: le bombe atomiche. Ricordo, a latere, le parole del direttore scientifico del “Progetto Manhattan”, lo scienziato Julius Robert Oppenheimer, che ebbe rimorsi implacabili per ciò che avevano realizzato, e che disse, alla visione degli effetti del primo test nucleare (il Trinity test) condotto ad Alam
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Ilaria Tuti  Fiore di roccia  Longanesi Vorrei proporvi un libro da leggere come "celebrazione" a più di cent'anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale! Una celebrazione che ricordi i dimenticati, coloro che hanno contribuito a costruire la pace, servendo il proprio Paese con enormi sacrifici, ma poi caduti nell'oblio! Parlo delle Portatrici, protagoniste di questo romanzo. L'autrice è una splendida donna friulana, Ilaria Tuti con il suo "Fiore di roccia". Ilaria (sommessamente la chiamo per nome perché il suo mi è entrato nel cuore!) abita a Gemona del Friuli e oltre a scrivere divinamente è pure appassionata di pittura...artista completa!  "Fiore di roccia" avvolge il lettore sin dalle prime pagine, con una scrittura di una dolcezza infinita in contrasto con le immagini di cime aguzze, di trincee dolorose e sanguinanti! Nel leggere il libro si ha voglia di capire l'ambiente e così si arriva con la mente a Timau, paesello incastonato ne
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Anthony Doerr  Tutta la luce che non vediamo  Rizzoli Libro consigliatomi un po' di tempo fa, iniziato a leggere e lasciato dopo poche pagine per sopraggiunti impegni lavorativi o familiari( non ricordo più....). In realtà la storia non mi aveva presa. Ora,dopo aver finito " Cecità", mi ci sono imbattuta nuovamente, forse perché c'era una certa attinenza, almeno nel titolo,con la luce o la mancanza d'essa.  I due protagonisti sono due giovani che non si incontrano per quasi tutto il racconto,ma la loro vita scorre tra le pagine parallelamente.  Marie Laure, è una bambina quando diventa cieca. È figlia di un fabbro che lavora al Museo di Parigi e che costruisce per lei modelli tridimensionali della città, in modo che possa orientarsi.  È il 1939 e la Francia vive l'orrore dell'occupazione tedesca. Marie Laure è costretta a rifugiarsi a Saint Malo', presso lo zio Etienne che vive recluso in casa da anni e che l'accoglie e protegge come una figlia, q