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Visualizzazione dei post da marzo, 2023
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Helen Humphreys  Cani selvaggi  Playground libri “Ma cos’è questa paura, in realtà? Non è forse la paura del selvaggio che è in noi? Non è forse tutta la struttura della società finalizzata a farci entrare in gabbie sempre più piccole? Più siamo imprigionati dal dovere e dall’amore, più il nostro lato selvaggio ne esce addomesticato e più pensiamo di sentirci sicuri. Ma, naturalmente, non è vero. Non ci sentiamo affatto sicuri.”  Un branco di cani selvaggi si aggira tra gli alberi adiacenti una piccola cittadina della provincia canadese, i cui abitanti sono entrati in crisi, psicologicamente ed economicamente, dopo la chiusura del locale mobilificio. Questi cani, una volta, erano domestici. Fuggiti, o strappati via ai proprietari, nessuno di loro è più tornato indietro.  Così Alice, Rachel, Jamie, Walter, Malcom, Lily, non rassegnandosi all’abbandono, ogni sera, al crepuscolo, si ritrovano al limitare del bosco cercando di richiamare a sé gli animali che amano, i quali però non li rico
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Alessandro Montoro  Gli abissi dei porci  Delos Digital Può una serie televisiva di fantascienza considerata piuttosto mediocre, essere in grado di anticipare dettagliatamente uno scenario che si rivela anche troppo presto apocalittico?  A quanto pare sì e se poi ci mettiamo un oggetto non identificato che precipita sulla terra inabissandosi nelle profondità della Fossa delle Marianne, emettendo dei segnali radio incomprensibili e un’equipe di scienziati ed esperti militari convogliati superficie per studiare il fenomeno, abbiamo tutti gli ingredienti per sviluppare una trama che ci guardiamo bene dall’anticipare troppo e che si rivela avere degli sviluppi imprevedibili.  Tutto questo fa parte dell’insieme che costituisce il primo romanzo di Alessandro Montoro, scrittore che ama spaziare nel varie pieghe dei sottogeneri della fantascienza contemporanea, dal distopico al solar punk, dal fantasy al genere zombie e che finora aveva pubblicato soltanto racconti, genere non molto diffuso ne
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Makoto Shinkai  Il giardino delle parole Star Comics Takao, adolescente che sogna di diventare uno stilista di scarpe, e Yukino, giovane donna in pausa dalla sua carriera, non si conoscono, ma sarà proprio in un giorno di pioggia, presso un giardino pubblico, protetti da un grande gazebo, che queste due vite così diverse, che si trovano ad affrontare condizioni e difficoltà differenti, instaureranno una connessione, perché ad accomunarli vi è il sentirsi in bilico, fuori posto, vi è l’esperienza del peso delle parole.  Ne “Il giardino delle parole”, scritto da Makoto Shinkai, e illustrato da Midori Motohashi, le cose tra i due protagonisti nascono dunque così, in modo del tutto spontaneo, e si legano a un tanka declamato per semplice capriccio al primo commiato da Yukino:  Rombi di tuono  echeggiano lontani  tra le nuvole.  Chissà, forse pioverà.  Tu resterai con me?  Sarà proprio la pioggia ad assecondare gli incontri fra Takao e Yukino, a far progredire questa inaspettata conoscenza
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Roger Zelazny  La pista dell'orrore  Urania Hell Tanner è un poco di buono, ha spacciato, ha ammazzato e nella sua vita non ha mai fatto nulla di buono ma è l'unico che ha attraversato il continente americano e ne è ritornato vivo.....e cosa c'è di strano???  C'è di strano che l'ha fatto nell'America del dopo olocausto nucleare che non è quella da cartolina illustrata ma è un continente da incubo popolata di animali mostruosi come i giganteschi varani cannibali o le migliaia di pipistrelli grandi come dei Boeing che assaltano tutto ciò che si muove. Un continente sconvolto da mille vulcani sorti dopo la pioggia di bombe e da centinaia di trombe d'aria che devastano le antiche pianure ormai radioattive, le radio non funzionano più mentre piovono macigni invece di acqua perché le correnti d'aria sono così forti che strappano letteralmente i monti e li trasportano come se fossero piume in giro per la terra sconvolta.  A Boston, unica città della costa orien
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Jón Kalman Stefánsson  La tua assenza è tenebra  Iperborea  Siamo in Islanda, un Paese soggetto a potenti fenomeni naturali: bianca di neve, nera di lava, blu di mare e poi il vento, il freddo, la notte e il giorno. La luce e il buio sono concetti netti che dividono l'anno in due momenti distinti, di morte e rinascita.  "La tua assenza è tenebra" è la storia dell'uomo, del suo essere umano e perciò soggetto a una moltitudine di sentimenti che gli fanno commettere errori, mancanze, colpe. E' la storia della sua vita in cui la felicità e l'infelicità si alternano; l'inganno e la menzogna si accompagnano alla sincerità e alla verità; la disperazione sfocia nella speranza; l'irresponsabilità abbraccia l'amore e poi il sacrificio.  Tutte le vicende narrate, le storie d'amore si definiscono soprattutto in rapporto alla ricerca di un equilibrio doloroso e forse irraggiungibile, fra il coraggio necessario per inseguire la propria felicità e il dolore
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Claudio Macarelli  Il gene immortale  Scatole Parlanti Edizioni Cosa non si è disposti a fare per conquistare l’immortalità?  Lo sa bene il professore Luigi Greco che in una sorta di delirio di onnipotenza, investe tutte le sue risorse per riportare in vita la sua amata Sandra.  Il suo piano sarà vincente? O forse vi sono leggi della natura che non si possono sovvertire e dopotutto non sarebbe nemmeno auspicabile riuscire a farlo. Nella folle e tormentosa ricerca dell’immortalità, si commette spesso l’errore di sottovalutare la maledizione che sarebbe per qualcuno, dover vivere all’infinito con una pena altrettanto infinita nel cuore piuttosto che trovare invece pace in una morte liberatoria.  Gli esseri umani, sfidando la gravità e le sue leggi, hanno raggiunto la luna e a breve muoveranno i primi passi anche su Marte, essi hanno conquistato mari e fiumi, scalato le montagne più alte, recuperato relitti alle più oscure profondità. Isolato virus, sintetizzato molecole, estratto frammen
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Giorgio I di Seborga  I templari a Seborga  Araba Fenice Buon pomeriggio !  Passavo di qua e ho deciso di fermarmi un attimo in questa giornata grigia e senza meta che mi sta portando dal letto al divano e viceversa senza costrutto; per fortuna che c'ho sempre da leggere e così mi stacco dall'ipnotico schermo del telefonino che mi colonizza la mente con le sue inutili parole.  (adesso sono davanti al PC.....stesse inutili cose ma davanti ad uno schermo più grande)  GIORGIO 1° DI SEBORGA (CON FRA' DIEGO BELTRUTTI) - I TEMPLARI A SEBORGA  Seborga.....provincia di Imperia, estremo ponente ligure che ormai sfuma quasi in Francia attraverso un confine che per secoli è stato molto più distante di dove è adesso e che comprendeva anche Sospello, Mentone, Briga, Tenda, Monaco, Montecarlo, Villafranca sul Mare e più in giù fino a Nizza che era il capoluogo della savoiarda e omonima Contea....i nomi li ho messi in italiano anche se adesso sono francesi per via delle varie vicende di
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Cixin Liu Il problema dei tre corpi Mondadori Che la fantascienza come genere letterario non si possa ritenere appannaggio esclusivo della letteratura americana è un dato assodato da molti decenni. Meno scontato è che un autore cinese come Cixin Liu possa aver ottenuto nel 2015 un riconoscimento prestigioso come il Premio Hugo con il romanzo Il problema dei tre corpi, primo capitolo della Trilogia del passato della Terra. Un riconoscimento certamente meritato grazie alla capacità narrativa e la sapienza nel saper mescolare finzione letteraria con elementi della storia cinese recente che permettono a chi, come noi occidentali spesso distratti e con conoscenze superficiali sugli accadimenti dell’universo cinese, di entrare appieno nelle atmosfere all’apparenza distopiche ma che hanno un fondamento di verità in quello che è stato un regime dittatoriale crudele negli anni passati e che soltanto recentemente sta modificando i suoi meccanismi, se non in senso democratico stretto, almeno in u
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Tiziano Terzani Un indovino mi disse pp. 644, Longanesi TEA Relax 2007 Incominciarono a parlarmene i miei clienti: prima uno, poi un altro, poi un altro ancora. Leggi questo libro, ti piacerà. Lo dicevano anche di parecchie altre cose, che avrebbero potuto piacermi (degli album di Vinicio Capossela, per esempio, che avrei scoperto molto più tardi), e quindi non sempre seguivo i loro consigli, soprattutto quando se ne accavallavano su argomenti diversi gli uni sugli altri in poco tempo, e per ovvie ragioni non potevo interessarmi a breve di tutto quel che mi veniva segnalato o caldeggiato. Ma quel libro, quello ritornava con regolarità nei loro discorsi, e così incominciai davvero a chiedermi come mai. Il mio bellissimo negozio di arte etnica era all’epoca uno dei riferimenti della vitalità intellettuale della nostra piccola città, e non solo per il tipo di articoli in vendita, che evocavano viaggi esotici e culture lontane, ma anche e forse soprattutto perché ne avevo fatto una sorta