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Visualizzazione dei post da aprile, 2023
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Beatrice Salvioni  La malnata  Einaudi La verità è che la società si divide in intoccabili, di qualunque offesa siano artefici, e poveri disgraziati sacrificabili e gettabili in pasto ad un’opinione pubblica perbenista che non mancherà di cibarsene riducendoli a brandelli. Una sorta di gioco a rialzo sulla pelle di chi, come la Malnata, per condizione sociale e per l’ingiustizia di cui la vita stessa è intimamente impregnata, nascerebbe già perdente se non fosse per lo straordinario coraggio che la contraddistingue.  Maddalena è solo un capro espiatorio. E a lei, quel ruolo si addice: è ribelle , non ha santi in paradiso e, cosa spaventosa per gente mediocre, è libera e pensa con la sua testa.  Francesca ha il cuore di lasciarsi toccare dalla vita di Maddalena, sicuramente meno agiata della sua ma più autentica e sincera. Fuori dalle mura domestiche, così apparentemente sicure ma di fatto franabili, quelle entro le quali le si insegnano le buone maniere, Francesca scopre, insieme a Mad
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Marco Scarlatti  Jeeg Generation  Delos Digital Sono quelli nati in pieni anni Settanta.  Nei giorni di pioggia, si sono rintanati nelle loro camerette davanti alla casa di Barbie, al tappeto verde del Subbuteo e al Commodore 64.  Hanno amato Big Jim, i Play Mobil e i giocattoli made in Hong Kong.  Hanno conosciuto i telefoni a disco, hanno passeggiato da soli per strada col walkman alle orecchie, sono impazziti per i Duran Duran, gli Spandau Ballet e le puntate di Happy Days.  Hanno sognato a occhi aperti con Ritorno al Futuro, Star Wars, Lady Oscar e Goldrake.  Hanno sempre pensato che avrebbero avuto un futuro luminoso, soffice come un Buondì Motta.  Sulla soglia dei cinquant’anni, anche se cominciano a nutrire qualche dubbio, aspettano ancora che un grande robot scenda sulla Terra e li porti via.  Sono quelli che continuano a non arrendersi alla realtà.  Sono quelli presi in giro dalla scimmia capitalistica, che li ha resi carnefici involontari delle nuove generazioni.  Sono gli et
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Lanfranco Fabriani  Lungo i vicoli del tempo  Delos Digital Il tempo è tiranno è un pensiero che può sorgere spontaneo leggendo Lungo i vicoli del tempo, romanzo di Lanfranco Fabriani che ha ottenuto il prestigioso premio Urania 2001 e che inaugura il ciclo di cui fanno parte anche altri due titoli: Nelle nebbie del tempo, vincitore a sua volta dello stesso premio nel 2004, fino al conclusivo Il lastrico del tempo. Come si evince anche dai titoli dei romanzi che compongono il ciclo, il tempo è il vero protagonista della saga, un tempo che viene attraversato, vissuto, manipolato e difeso, tutelato, il tutto in un gioco di intrighi in cui i servizi segreti delle potenze che governano il mondo nel tempo reale, si scontrano e si incontrano lungo direttrici che travalicano gli spazi consueti dovendo però sottostare ad alcune regole imposte, atte a non sconvolgere eventuali situazioni che potrebbero risultare paradossali o incomprensibili, come il trovare in futuro un proiettile conficcato n
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Rachel Joyce L’IMPREVEDIBILE VIAGGIO DI HAROLD FRY Sperling & Kupfer Per la signora Queenie Hennessy Casa di cura di San Bernardino Berwick-upon-Tweed, Inghilterra Sto arrivando. Non devi far altro che aspettarmi. Perché, vedi, io ti salverò. Io continuerò a camminare, e tu devi continuare a vivere. Harold Harold Fry ha un’amica , Queenie. Che vive a un migliaio di chilometri da lui. Ancora per poco, perché sta morendo . Niente di tanto strano per noi: loro due sono vecchi . Ma dalla loro prospettiva, sapete, non è proprio la stessa cosa. E così Harold decide di andare a trovarla : per poterla salutare un’ultima volta prima che lei muoia. E sapete, anche distanze ed età a parte, non è così semplice. Perché Harold ha deciso di partire così, all’improvviso , mentre andava a spedirle una lettera.  E ha deciso di andarci subito, a piedi , così com’è vestito per casa, con scarpe leggere e senza bagaglio. Da Kingsbridge, Cornovaglia, a Berwick-upon-Tweed, Scozia :
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Maurizio De Giovanni  Il posto di ognuno  Einaudi Durante una caldissima estate napoletana, la duchessa di Camparino viene trovata assassinata nella sua stanza. Del caso si occupa il commissario Ricciardi, il quale si deve scontare con parecchi "bastoni fra le ruote" che gli vengono posti da più parti, visto che la vittima era una nobildonna.  Nel frattempo sia il commissario che il brigadiere Maione devono affrontare problemi personali, entrambi legati alla gelosia. Il terzo volume della serie ci permette di entrare meglio nel clima politico e sociale instaurato in piena epoca del fascismo, e naturalmente non solo a Napoli ma in tutta Italia. La vittima di cui Ricciardi e Maione si devono occupare stavolta infatti è una duchessa famosa per la sua sfrenata vita mondana e la scandalosa relazione con un noto giornalista oppositore del nuovo regime: una donna che compare già morta e che verrà presentata al lettore solo tramite ciò che di lei emerge dai racconti di chi l'ha c