Beatrice Salvioni 


La malnata 


Einaudi



La verità è che la società si divide in intoccabili, di qualunque offesa siano artefici, e poveri disgraziati sacrificabili e gettabili in pasto ad un’opinione pubblica perbenista che non mancherà di cibarsene riducendoli a brandelli. Una sorta di gioco a rialzo sulla pelle di chi, come la Malnata, per condizione sociale e per l’ingiustizia di cui la vita stessa è intimamente impregnata, nascerebbe già perdente se non fosse per lo straordinario coraggio che la contraddistingue. 

Maddalena è solo un capro espiatorio. E a lei, quel ruolo si addice: è ribelle , non ha santi in paradiso e, cosa spaventosa per gente mediocre, è libera e pensa con la sua testa. 

Francesca ha il cuore di lasciarsi toccare dalla vita di Maddalena, sicuramente meno agiata della sua ma più autentica e sincera. Fuori dalle mura domestiche, così apparentemente sicure ma di fatto franabili, quelle entro le quali le si insegnano le buone maniere, Francesca scopre, insieme a Maddalena, che la vita vera è un’altra cosa. Non è apparire, è essere. La vita vera è essere. 

La facciata è solo facciata, e le facciate, quando impeccabili, nascondono crepe. 

La Malnata è la storia di un’ amicizia vera, struggente e disinteressata in un contesto di pregiudizi e censura. 


Recensione di Arcangela Guida.









Beatrice Salvioni (Monza, 1995), ha praticato scherma medievale e ha scalato il Monte Rosa. Nel 2021 si è diplomata alla Scuola Holden e ha vinto il Premio Calvino racconti. La malnata (Einaudi 2023) è il suo primo romanzo, in corso di traduzione in tutto il mondo e in procinto di diventare una serie tv.

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