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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022
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Nadia Terranova  Trema la notte  Einaudi È il 1908 quando il terremoto rade al suolo Messina e Reggio Calabria.  È il 1908 quando la notte trema insieme alla terra.  Trema l'esistenza di Barbara, giovane donna che appena arrivata a Messina, vorrebbe sfuggire ad un matrimonio voluto da suo padre per trovare la sua identità.  Trema il cuore di Nicola Fera, figlio di Maria e Vincenzo Fera, che passa ogni notte rinchiuso in cantina, legato al letto da sua madre, la quale lo convince che i diavoli siano in agguato per portarselo via.  Ma la vita è imprevedibile e il terremoto risparmia entrambi, condannandoli alla perdita e insegnando alle loro vite, che in qualche modo si scontrano per un momento, che è possibile il riscatto, la ricostruzione del proprio essere. La salvezza arriva dall'accettazione del dolore passato a cui non si può mettere semplicemente una pezza, ma anche dalla consapevolezza che non si è mai veramente soli se si ha il coraggio di condividere la sofferenza e le
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Hervé Le Tellier  L’anomalia  La nave di Teseo Nel marzo 2021, un Boeing 787 di Air France in volo da Parigi a New York incappa in una grande turbolenza prima di atterrare. Tre mesi dopo lo stesso aereo, con gli stessi passeggeri e un identico equipaggio, ricontatta i controllori di volo dell’aeroporto JFK. L’inspiegabile duplicazione preoccupa CIA, FBI e gli alti comandi dell’esercito, che dirottano l’aereo in una base militare. Le indagini degli Stati Uniti e delle altre potenze scatenano una caccia all’uomo planetaria per rintracciare i misteriosi doppi di tutte le persone a bordo. Ma durante quei tre mesi fatali, le vite di alcuni di loro sono cambiate per sempre: chi ha combattuto un male incurabile, chi ha raggiunto il successo soltanto dopo un gesto estremo, chi ha trovato l’amore e chi si è lasciato per sempre, chi ha finalmente affrontato le sue bugie. Tutti credevano di avere una vita segreta. Nessuno immaginava fino a che punto fosse vero. L'idea del doppio, nella lette
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Witold Szabłowski  Orsi danzanti  Keller Editore  "Orsi Danzanti" è un libro ben scritto, piacevole che ti scivola via con facilità perché è interessante, l'ho letto molto volentieri perché tante cose non le conoscevo, cose che non trovi sui quotidiani, oppure io le ho trascurate.  Il libro è diviso in due parti. Nella prima racconta l'antica tradizione degli zingari bulgari che prendevano gli orsi neonati, gli infilavano un anello nel naso e, con le buone o con le cattive, gli insegnavano a zampettare come se ballassero e li premiavano con caramelle, cioccolato, alcool e altre ghiottonerie se erano stati bravi.  Dal 2007 ciò è stato vietato e tutti gli orsi danzanti sono stati requisiti e portati in una riserva recintata per riabituarli a poco a poco alla libertà.  Nella seconda parte Szablowski ci porta in diversi paesi dove prima regnava il comunismo e diverse sono le interviste ai nostalgici di quel sistema di vita: ci porta a Cuba; a Londra, dove una vecchia pol
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Simonetta Agnello Hornby  Caffè amaro  Feltrinelli Maria Marra, figlia del notaio socialista Ignazio Marra, sposa il ricco Pietro Sala a soli 15 anni; nonostante tutto il matrimonio si rivelerà felice e sarà per la giovanissima sposa un modo per formare e raggiungere una proprio coscienza come donna. Romanzo storico e familiare che copre circa 50 anni di storia italiana e in particolare siciliana; come sempre questo tipo di storie mi affascina e anche stavolta non ne sono rimasta delusa.  La protagonista è Maria, una 15enne figlia di buona famiglia ma senza dote: il padre infatti è un noto avvocato socialista e idealista dedito alla causa dei poveri .  Maria ha una buona istruzione, ama la musica e vorrebbe diventare insegnante per aiutare economicamente la famiglia; ma nonostante gli ideali della famiglia sino di tipo moderno (i genitori sono contrari a un matrimonio combinato e anche a obbligare la figlia a sposarsi), la sua vita prenderà una piega totalmente diversa e la ragazza
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Arnaldur Indriðason  La ragazza del ponte  Guanda Terzo romanzo della serie di Konráð, che si affianca a quella arcinota con protagonista Erlendur e a quella della coppia Flovent e Thorson.  Gli appassionati del noir all’islandese sanno che i ponti collegano il passato al presente e che un cold case può sciogliersi riportando alla luce la Storia dell’isola di ghiaccio e di fuoco.  Questa volta il contrasto tra passato e presente appare stridente: Konráð, sottratto al tranquillo godimento della pensione da una coppia di anziani coniugi, si trova a dover fronteggiare, nel presente, una cruda e violenta storia di spaccio di stupefacenti e, nel passato, un annegamento nel laghetto della Tjörnin, che torna a galla con le inquietanti fattezze di una bambola, compagna inseparabile di una ragazzina che pare non aver meritato più rispetto del suo giocattolo preferito. Parallelamente, sempre dal passato, continuano a emergere nuovi particolari dell’omicidio del padre di Konráð, col loro carico
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Terry Pratchett  La trilogia della guardia cittadina  TEA Per gli appassionati del genere un vero monumento alla fantasia che ho avuto la fortuna di trovare per caso rovistando fra gli scaffali di una libreria in cerca degli ultimi due volumi che non avevo ancora letto del compianto maestro Pratchett.Un libro.....tre libri!  - A ME LE GUARDIE !  - UOMINI D'ARME  - PIEDI D'ARGILLA  "A me le guardie!" è il primo libro e, ad oggi, sono arrivato alla quarta rilettura ed è stato anche il volume che mi ha spalancato le porte di Mondo Disco e dell'incredibile universo nato dalla fantasia di quest'uomo che continua a stupirmi ad ogni capitolo. La grande A'Tuin continua a viaggiare tranquilla per il cosmo sostenendo sul suo enorme carapace quattro elefanti cosmici che fanno da colonne al mondo piatto e magico che ospita tutte le storie fin qui scritte; un mondo ricco di popoli, città e magia!!! Una gemma è più brillante di altri ed è la grande città di Ankh-Morpo
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John T. Sladek  Il sistema riproduttivo  Sellerio Difficile operazione quella di presentare un libro come Il sistema riproduttivo di John T. Sladek: tanto per cominciare bisogna abbandonare qualsiasi velleità razionale nel comprendere una trama che ricorda quei piccoli ciondoli costituiti da fili intrecciati che chiamavamo scoby doo, che chi ha sulle spalle qualche lustro come il sottoscritto, certamente ricorda. I personaggi sono interconnessi tra loro ma seguono percorsi autonomi e non è detto che si incontrino spesso, anzi quasi mai fra loro, se non per evocazione. Ciascuno segue una sua linea narrativa che si interrompe alla fine di ogni capitolo e il povero lettore si deve accontentare di aspettare che il personaggio lasciato in balia degli eventi, ricompaia magari dieci capitoli più avanti. Se non fosse stato scritto nel 1968, verrebbe da pensare che lo schema narrativo è ricalcato sullo stile delle serie televisive molto in voga ai giorni nostri, dove le situazioni rimangono sp
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Iuri Toffanin  Una pausa da me stesso  CSA Editrice  Lettera aperta all'autore  Caro Iuri,  Nella quaterna dei libri che leggevo tutti insieme, ho lasciato le considerazioni sul tuo romanzo per ultime (no Proust è 'na palla e non l'ho ancora finito).  Ciò che so di te, da quando ti ho scoperto nel Tinello (gruppo di cui entrambi facciamo parte), è che abiti in Baviera con la tua famiglia e insegni italiano, che in Italia svolgevi il ruolo di educatore, che ti piace assistere ai concerti, ami la musica e che stai per pubblicare il tuo quarto romanzo (se questo benedetto crowfunding su Bookabook funzionerà).  Mi ha colpita molto il tuo modo di scrivere schietto, ironico, intelligente e sincero.  Tra le tue pubblicazioni, ho deciso di leggere Una pausa da me stesso perché spesso e volentieri ne avrei bisogno pure io (di una pausa da me stessa): non leggo mai le trame, quindi accade che cominci a leggere "cose" di cui mi ha colpito il titolo, la copertina o una parola
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Marta Correggia  Il mio nome è Aoise  VandA Edizioni Il mio nome è Aoise, Marta Correggia, 2022, con la prefazione di Alex Zanotelli.  Questo è un libro da leggere.  In primo luogo perché è ben scritto, poi perché la storia trascina e si lascia leggere fino al termine con passione e, infine ("ultimo ma non ultimo"), perché affronta un tema sociale che spesso si preferisce ignorare.  La realtà in cui è immersa la protagonista, la giovane nigeriana Aoise, è quella dello sfruttamento organizzato della prostituzione, che esiste - eccome!- in moltissimi luogni del nostro paese, sfruttamento che a sua volta si serve di "manovalanza" il cui consenso il più delle volte è strappato con inganni e violenze.  L'autrice ci racconta che in certi contesti, che spesso liquidiamo frettolosamente nel pensiero, il "mestiere più antico del mondo" diviene di fatto una forma di riduzione in schiavitù.  Tanto i corpi quanto le menti delle ragazze vengono manipolati al punto
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Giselle Lucìa Navarro  Criogenia  Edizioni Ensemble Pezzo a pezzo, o dovrei dire piuttosto proiettile dopo proiettile, leggendo la raccolta di poesie “Criogenia” di Giselle Lucía Navarro, giovanissima poetessa cubana, riusciamo a ricostruire, attraverso un’analisi minuziosa delle sue esperienze, ciò che ha vissuto, ciò che, nonostante le abbia fatto del male – i “proiettili”, appunto –, non l’ha abbattuta, non l’ha vinta, per quanto, come scrive in “Un amore nasce anche se non vuoi”, «il proiettile arriva sempre a destinazione, / malgrado non ci sia una mano a premere il grilletto, / malgrado mutili il seme e distrugga tutto il possibile, / malgrado mi rifiuti, lo rifiuti e ti rifiuti».  È interessante far notare come la poesia della Navarro sia ricca di contrasti: se c’è morte, c’è anche vita; se c’è sofferenza, c’è anche gioia; se c’è un interno, c’è anche un esterno; se c’è un dentro, c’è anche un fuori; se c’è il singolo, ci sono anche i molti. Questi binomi creano un effetto dupl
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Kader Abdolah  Un faraone d’Olanda  Iperborea Kader Abdolah, iraniano per nascita, viene considerato uno dei massimi autori viventi di lingua olandese, e vorrei partire dalla traduzione dall’olandese di Elisabetta Svaluto Moreolo, storica traduttrice di Kader Abdolah e da lui stesso più volte celebrata ed apprezzata. Quando un traduttore affronta molti testi dello stesso autore, si stabilisce fra i due un’affinità unica nel suo genere, dove la componente amicizia non potrebbe essere tale senza una singolare ricerca di un terreno comune, di una diversità che reciprocamente si arriva a comprendere fino a farne quasi uno specchio per entrambi. Questo libro raggiunge tale compiutezza, in un viaggio linguistico ed umano partito dal 2008 con la traduzione del primo libro di Abdolah, “Il viaggio delle bottiglie vuote”, quando, a detta dell’autore stesso, appena masticava un po’ di olandese. Eh sì, in letteratura càpita di imbattersi in questo tipo di miracoli. Evviva!  LA TRAMA E MERNEITH I
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Majgull Axelsson  Io non mi chiamo Miriam  Iperborea  Il giorno del suo ottantesimo compleanno, Miriam rivela un segreto. “ Io non mi chiamo Miriam”  Un fulmine a ciel sereno? Per gli altri, forse. Ma non per lei.  Lei ne ha portato il peso per anni senza mai dimenticare nemmeno un attimo di quel orrore. Del resto, chi potrebbe farlo?  Miriam vive a Nassjo piccola cittadina svedese ma i suoi pensieri sono rimasti lì, in quel campo di concentramento insieme a Malika, la rom che è riuscita a sopravvivere nonostante tutto.  Identità nascosta, come si nasconde la peggiore delle verità perché quando la posta in gioco è la sopravvivenza in un campo di concentramento, essere rom diventa la disgrazia nella disgrazia.  Umanità azzerata dal desiderio di uscirne vivi, perché nonostante tutto la vita resta il bene più prezioso. Non ci sono quasi più lacrime e nemmeno pietà per chi andrà a morire in un forno crematorio se ancora per una volta, quella sorte non è toccata a te.  Quanta brutalità som