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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023
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Nick Hornby  Non buttiamoci giù  Guanda Siamo a Londra alla vigilia di un nuovo anno quando quattro persone decidono di farla finita e di gettarsi da un palazzo, ma iniziano a conoscersi e a parlare fra di loro e decidono di rinviare l'insano gesto a una data futura, di modo che nel frattempo si daranno una seconda chance.  L'autore è stato molto bravo a delinearci, mano a mano, le vite e i profili dei quattro personaggi che avevano deciso di farla finita, scoprendo così le loro fragilità che è come se descrivesse le nostre vite. Non puoi non affezionarti a Martin, a Maureen, a Jess e a JJ. Ognuno di loro ha una vita noiosa, oppure ripetitiva, oppure piena di scandali, ma la cosa che li accomuna, alla fine, è la loro stessa fragilità: nessuno è perfetto in questa vita, e forse questo li porterà a ripensare se stessi, ai loro rapporti interrotti coi genitori, al fatto che in fondo la vita va vissuta, nonostante spesso ci rema tutto contro.  "Chissà se le persone qualche vol
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Alberto Beruffi  Una ragazza cattiva  Newton Compton Editore La scena del crimine, le note di una canzone che risuonano, ma non una a caso, no, una sapientemente scelta dalle pagine di un vecchio canzoniere.  Una cornice, accuratamente disegnata, perché solo in apparenza, una cornice non è che un riquadro di legno intorno a un dipinto, essa invece esaltandone i colori , ne definisce i contenuti.  La musica...la musica salverà il mondo. Sì, potrebbe essere una soluzione, la musica intendo.  Potrebbe anche succedere che accompagni una serie di crimini, premeditati e magistralmente eseguiti. Un’ opera d’arte, una macabra serie di opere d’arte.  Trattandosi di capolavori, la mano che li esegue è esperta, per nulla titubante. Gesti sapienti e meticolosi, parole colte, per nulla lasciate al caso.  Già perché le parole e chi le pronuncia, i gesti (o meglio i delitti e chi li mette in atto), non hanno nulla di accidentale.  “Ogni cosa è illuminata dalla luce del passato e noi siamo figli di es
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Israel J. Singer  I fratelli Ashkenazi  Bollati Boringhieri Uno splendido grande romanzo che sta fra una saga famigliare e un affresco storico, descritti con estrema precisione e grande scorrevolezza.  "La donna di Reb Abrahan non si sbagliava. La tradizione diceva che i movimenti sul lato destro che aveva sentito nel corso degli ultimi mesi di gravidanza indicavano un maschio. Ma invece di un figlio, ne diede alla luce due [... ] Il maggiore era piccolo, smunto. Pochi capelli sulla testa a punta, occhi grigi come quelli della madre. [...] Il minore era rotondo e sano, una bella testa rotonda e piena di capelli, vivaci occhi neri.”  Il romanzo abbraccia un lungo periodo storico fra '800 e '900; i personaggi sono innumerevoli e molto ben tratteggiati. Fra tutti emerge Simcha Meyre, il fratello maggiore, geniale, ma spietato e spesso meschino nella sua lunga lotta per primeggiare, raggiungere potere e soldi.  Il minore Yakob Bunin ha un ruolo secondario, meno dotato del frat
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Jørgen-Frantz Jacobsen  Barbara Dedalus Books 2013 Un po’ d’anni fa, nel corso di un viaggio alle remote e fredde isole Fær Øer, ultimo lembo di Danimarca perso in pieno Nord Atlantico poco a sud dell’Islanda, mi fu localmente regalata una copia di questo romanzo: unica produzione letteraria isolana di rilievo del ventesimo secolo, in versione inglese tradotto dal danese, e del quale non saprei dire se attualmente sia ancora reperibile la traduzione italiana (citata da Treccani).  Il motivo del regalo era che questo testo è iconico di quel territorio al punto che il lettore riesce quasi magicamente come a respirarne l’aria salmastra, le nebbie, i profumi erbosi, il vento: non a caso infatti alcuni dei capitoli sono suggestivamente intitolati Rain, Coloured stones, Akvavit, In a garden, Wheater-fast, e credetemi, mantengono sempre quel che promettono: sarete davvero sotto la pioggia, tra i fumi dell’alcool, in balia del tempo che cambia all’improvviso etc.  La storia è quella di Barbara
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Pino Roveredo  Mandami a dire  Bompiani E’ una raccolta di 14 racconti brevi, ma bellissimi e veramente profondi e pieni di poesia.  I protagonisti sono persone comuni, come se ne potrebbero incontrare tutti i giorni e come magari ne conosciamo anche noi, magari anche senza saperlo. A volte sono anche quelli che vengono considerati dalla società cosiddetta civile “gli ultimi”, “ i Reietti”, quelli che spesso vengono guardati con compassione dalla maggior parte della gente, la gente che si reputa civile e normale.  Come ad esempio il protagonista del racconto che dà il titolo al libro, a mio avviso una delle cose più belle e toccanti che abbia mai letto: un uomo ex ricoverato in un manicomio, che dopo la riforma Basaglia è stato “liberato” dal Casamento; ma dentro quel luogo di dolore era nata una storia d’amore con un’altra ricoverata. Dopo la chiusura i due innamorati sono stati forzatamente separati e non si sono più rivisti; e lui continua da anni a cercarla, a scriverle, nonostante
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Arthur C. Clarke Ombre sulla Luna Mondadori Urania Il menù di oggi prevede un gustoso piatto di fantascienza classica condito di astronavi e spioni, e cruente battaglie nel silenzioso gelo cosmico. Clarke in versione "non Odissea" ci porta nel sistema solare del futuro quando l'umanità avrà ormai messo piede su tutti i pianeti principali che ruotano attorno al nostro simpatico e caldo sole con l'intenzione di usarli come trampolino di lancio per una prossima conquista del cuore galattico. Ma per adesso limitiamoci a Marte, terraformato e vivibile senza supporti respiratori esterni (bombole), Venere che sta diventando uno splendido giardino caldo e accogliente in barba alla sua realtà cosmica che lo vuole un inferno fatto pianeta dalle pressioni e dalle temperature impossibili che con la vita proprio non ci azzeccano nulla ma la fantascienza è fatta anche di inventiva e fantasia e all'epoca in cui è stato scritto il libro tutti pensavano a Venere come il primo mon
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Tullio Pironti  Il Paradiso al Primo Piano  Tullio Pironti Editore A Napoli chiude un'altra libreria storica, quella di Tullio Pironti, uno degli editori indipendenti più coraggiosi della nostra città, scomparso all'età di 84 anni appena un anno e mezzo fa. Pochi lo sanno ma Pironti si cimentò anche con la scrittura. Questo qui, che ho recensito tempo fa, è il suo secondo libro. E niente, mi andava di ricordarlo così.  Tullio Pironti è uno dei più noti librai napoletani e negli anni si è ritagliato uno spazio di tutto rispetto anche nel campo dell'editoria, pubblicando autori del calibro di Carver, De Lillo, Tahar Ben Jelloun e tantissimi altri.  Il Paradiso al Primo Piano è il suo secondo romanzo, un romanzo biografico, in cui ripercorre la sua storia personale, dagli esordi da boxeur sul ring a quelli da amante tra le lenzuola di un bordello.  Pironti ha una scrittura pulita, ordinata, lineare. Esattamente il tipo di scrittura che ci si aspetta da chi ha passato la propri
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Alessandro Montoro  Mercanti di polmoni  Delos Digital “Le fattorie di organi della famiglia Xanator sono secche e marce. Abbandonate, dimenticate, così come l’era di ipossia della Terra.  Futuro mangia futuro, in un’epoca degna degli antichi dei.  Se hai ascoltato il racconto, registrato sul mio cellulare nel 2242, significa che la mia casa, una villa squadrata di calce in riva al mare, non esiste più. Sono rimasto solo. Questa è la confessione di un uomo che ha perso tutto, accecato dall’avarizia e dal dolore. Se hai udito questo audio significa che sono lontano, o addirittura morto. Sono stato un moderno Re Mida, dannato dalla sua stessa fortuna. Un parassita di un mondo in ginocchio che si è alzato rapidamente per schiacciarlo.”  Due secoli dopo la nostra epoca, quella che ai nostri giorni si presenta ancora come un’emergenza riguardante il clima è diventata realtà, l’innalzamento dei mari ha modificato drasticamente la geografia del nostro pianeta e l’atmosfera sulla terra si è ra
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Italo Svevo  Una burla riuscita  Delos Digital Questo racconto lungo offre un ulteriore spunto per conoscere l'autore. La vicenda presenta di certo un abbrivio autobiografico: il protagonista è un non più giovane scrittore, o meglio ex tale, Mario Samigli, che ha pubblicato un solo volume in gioventù; egli svolge un lavoro impiegatizio per mantenersi, senza però avere mai rinunciato a coltivare la speranza della celebrità. Vive con il fratello Giulio, ammalato, di cui si prende cura, leggendo per lui prima che si addormenti; continua a scrivere brevi favole, i cui i protagonisti sono dei piccioni.  Un personaggio che si potrebbe definire puro, soprattutto quando subìsce la burla che gli verrà rivolta da una persona insospettabile e a lui molto vicina.  Colpisce il fatto che nel racconto non sia mai menzionta alcuna donna ma evidentemente non ce n'era bisogno.  Impreziosiscono la narrazione le note che Svevo inserisce qua e là per dar conto del carattere di Mario, delle reazioni
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Raffaele Sinno  Le identità dei generi  Aracne 2021 Dedicato a un argomento attualissimo, caldo e divisivo, di quelli che possono facilmente scatenare entusiasmi o lontananze, Le identità dei generi è un volume che propone un’operazione onesta, utile e al tempo stessa coraggiosa. Vale a dire quella di presentare, analizzare e interpretare – con metodi di indagine e di esposizione obiettivi, contro ogni banalizzazione e senza trascurare alcun aspetto e sfumatura – il variegato e complesso universo gender nelle sue distinte connotazioni e chiavi di lettura: medica, chirurgica, psicologica, sociologica, politica e giuridica.  E proprio dal punto di vista metodologico grande attenzione viene sin dal principio riservata alle nuove coordinate linguistiche e al nuovo vocabolario da comprendere e utilizzare. Esplorando e chiarendo sin da subito, specialmente ad uso dei non addetti ai lavori, i nuovi concetti base che risultano fondamentali per un adeguato approccio al vero senso della articol
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Stephan Orth  L’Iran dietro le porte chiuse  Keller Editore "Quando hai paura, ma paura davvero, quando pensi che stia per finire male, percepisci tutto con maggiore chiarezza. Il cervello entra in modalità allarme, dove conta solo il qui e ora. Per tutto il resto non c'è più spazio. A me succede quando non riesco a ricordare il mio codice postale per rispondere al poliziotto.  Sono seduto in una sala interrogatori della polizia iraniana...  In Iran, sono un criminale perchè ho nello zaino un chilo e mezzo di marzapane di Lubecca (con dentro un po' d'alcol) e qualche salame di maiale. Basterebbero solo un paio di numeri di "Play boy" e mi sarei aggiudicato la coppa con la scritta "Il viaggiatore più cretino di Teheran”  7 Farvardin 1393, è il giorno in cui Stephan Orth sbarca a Teheran; in Iran il tempo è avanti di due ore e mezza e indietro di 621 anni.  Orth vola low cost, non pernotta in hotel, ma attraverso network di couchsurfing cerca chi lo possa
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Keigo Higashino  Il sospettato  Giunti Higashino da noi non è molto conosciuto; in Giappone, invece, è considerato alla stregua di una star del cinema: i suoi libri finiscono puntualmente in vetta alle classifiche e vendono milioni di copie. Nel caso voleste fare fare la sua conoscenza… niente di meglio di questo Il Sospettato X: un romanzo sorprendente ed avvincente, che evidenzia l’abilità da "incantatore di serpenti" di questo originale autore del Sol Levante.  In questo psicothriller la componente cerebrale gioca sicuramente un ruolo di primo piano: il plot è un ingegnoso meccanismo ad orologeria che seduce il lettore e lo trascina con sé attraverso una narrazione in cui – come capita nei migliori gialli - nulla dev'essere dato per scontato. Ma procediamo con ordine…  Yasuko, dopo il divorzio dal marito violento, sta cercando di rifarsi una vita con la figlia Misato. Quando l'ex coniuge si rifà vivo con l’intenzione di estorcerle del denaro, la donna perde il con
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Maria Consiglia Alvino  A volte la neve  Re[a]daction un libro in dieci righe  primo appuntamento dell’anno  Le vite degli expat dell'Appennino meridionale, in bilico tra i due estremi opposti d'Europa, tra le tristi certezze di un grigio presente e i punti interrogativi di un futuro tutto da scrivere. Dove la sfida da vincere non è tanto quella di misurarsi con se stessi, con la propria determinazione in tenacia e solitudine, quanto piuttosto la vera direzione da dare al proprio domani, la scelta sofferta di separare o conciliare in se stessi due mondi lontani.  Recensione di Carlo Crescitelli .  Maria Consiglia Alvino (Avellino, 1987), si laurea in Lettere Classiche cum laude nel 2010 presso l’Università Federico II di Napoli. Presso il medesimo ateneo consegue la laurea magistrale in Filologia, Letterature e Civiltà del Mondo Antico cum laude nel 2013. Attualmente è dottoranda di ricerca in co-tutela presso l’Università di Napoli Federico II e l’Université de Strasbourg, c
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Andrea Vitali  Come fu che Babbo Natale sposò la Befana  Mondadori I piccoli Tom e Carmine sono alle prese con un bel mistero; la loro amica Rebecca continua a dire che Babbo Natale non esiste, e che sono i genitori a portare i regali ai bambini, e loro le crederebbero pure, dato che gli adulti alla domanda "come si fa a dire che Babbo Natale esiste se nessuno l'ha mia visto?" non sanno rispondere. Peccato però che passando per il parco abbiano visto proprio Babbo Natale, sdraiato su una panchina!  Visti i pasticci degli adulti tocca a loro indagare....  Anche se le festività sono quasi finite, non guasta questa dolce favola di Andrea Vitali, una singolare storia d'amore, magia e miracoli di Natale, come solo questo magico periodo dell'anno può far sognare a grandi e piccini.  Ed è proprio da un gruppetto di bambini che parte tutta la storia: a casa Tom riporta una discussione avuta con Rebecca a proposito di Babbo Natale, ponendo la fatidica domanda della trama