Maria Consiglia Alvino
A volte la neve
Re[a]daction
un libro in dieci righe
primo appuntamento dell’anno
Le vite degli expat dell'Appennino meridionale, in bilico tra i due estremi opposti d'Europa, tra le tristi certezze di un grigio presente e i punti interrogativi di un futuro tutto da scrivere. Dove la sfida da vincere non è tanto quella di misurarsi con se stessi, con la propria determinazione in tenacia e solitudine, quanto piuttosto la vera direzione da dare al proprio domani, la scelta sofferta di separare o conciliare in se stessi due mondi lontani.
Recensione di Carlo Crescitelli.
Maria Consiglia Alvino (Avellino, 1987), si laurea in Lettere Classiche cum laude nel 2010 presso l’Università Federico II di Napoli. Presso il medesimo ateneo consegue la laurea magistrale in Filologia, Letterature e Civiltà del Mondo Antico cum laude nel 2013. Attualmente è dottoranda di ricerca in co-tutela presso l’Università di Napoli Federico II e l’Université de Strasbourg, con una tesi in lingua e letteratura greca. Ha partecipato, in qualità di relatrice, a numerosi convegni in Italia e all’estero. Dal 2013 collabora attivamente con Rodopis, per cui ha contribuito all’organizzazione del ciclo primaverile di RAC 2015 svoltosi a Napoli ed a Trieste. Per Rodopis cura anche il progetto Rodotranslediting. Dal marzo 2017 è membro del consiglio direttivo dell’associazione.I suoi interessi di studio riguardano la retorica tardoantica e bizantina, la storia delle dottrine politiche, il neoplatonismo, la lingua greca post-classica. Nel tempo libero è traduttrice ed editor free-lance.
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L'anello di Clarisse sostiene le librerie indipendenti.
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