Alberto Beruffi 


Una ragazza cattiva 


Newton Compton Editore


La scena del crimine, le note di una canzone che risuonano, ma non una a caso, no, una sapientemente scelta dalle pagine di un vecchio canzoniere. 

Una cornice, accuratamente disegnata, perché solo in apparenza, una cornice non è che un riquadro di legno intorno a un dipinto, essa invece esaltandone i colori , ne definisce i contenuti. 

La musica...la musica salverà il mondo. Sì, potrebbe essere una soluzione, la musica intendo. 

Potrebbe anche succedere che accompagni una serie di crimini, premeditati e magistralmente eseguiti. Un’ opera d’arte, una macabra serie di opere d’arte. 

Trattandosi di capolavori, la mano che li esegue è esperta, per nulla titubante. Gesti sapienti e meticolosi, parole colte, per nulla lasciate al caso. 

Già perché le parole e chi le pronuncia, i gesti (o meglio i delitti e chi li mette in atto), non hanno nulla di accidentale. 

“Ogni cosa è illuminata dalla luce del passato e noi siamo figli di esso.” 

Utopico e fantastico che vada sempre così, nulla di più facile che sia invece l’ombra la compagna di viaggio. E talvolta capita che l’ombra sia davvero troppo nera per lasciar spazio a ripensamenti. La mente umana è tanto fragile quanto geniale e soprattutto capace di ricordare frammenti di vita per tutta la vita e di architettare l’impensabile. 

I ricordi sono il nostro film più autentico, può darsi. Ma aprirne il cassetto per qualcuno è come scoperchiare il vaso di Pandora:il male che ne fuoriesce è incontenibile come il dolore, che scaturisce da alcune ferite, troppo profonde per rimarginarsi. Una sofferenza che non può esaurirsi in un semplice riduttivo affidarsi al tempo, che trascorrendo, lenisce ogni ferita. 

Ancora un thriller psicologico, ancora Marco Pioggia ( per qualcuno Marco Rain) e la sua disperazione a farla da padrona o meglio da motore. 

La lettura corre veloce, tra presente e passato. Da ragazzi di liceo, viziati e con non troppo sale in zucca, a adulti, ancora viziati, ancora con poco cervello ma forse, con qualche senso di colpa. 




Recensione di Arcangela Guida





Alberto Beruft, esperto di informatica e appassionato di giochi di ruolo, è nato a Castel Goffredo, in provincia di Mantova. Gandalf, Hari Seldon e Sherlock Holmes gli hanno instillato, fin da ragazzo, la passione per la scrittura; Vasco Rossi e i Depeche Mode quella per la musica. La Newton Compton ha pubblicato Una ragazza cattiva, Prima di morire e Il caso dei tre bambini scomparsi.

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