Arthur C. Clarke


Ombre sulla Luna


Mondadori Urania


Il menù di oggi prevede un gustoso piatto di fantascienza classica condito di astronavi e spioni, e cruente battaglie nel silenzioso gelo cosmico.

Clarke in versione "non Odissea" ci porta nel sistema solare del futuro quando l'umanità avrà ormai messo piede su tutti i pianeti principali che ruotano attorno al nostro simpatico e caldo sole con l'intenzione di usarli come trampolino di lancio per una prossima conquista del cuore galattico.

Ma per adesso limitiamoci a Marte, terraformato e vivibile senza supporti respiratori esterni (bombole), Venere che sta diventando uno splendido giardino caldo e accogliente in barba alla sua realtà cosmica che lo vuole un inferno fatto pianeta dalle pressioni e dalle temperature impossibili che con la vita proprio non ci azzeccano nulla ma la fantascienza è fatta anche di inventiva e fantasia e all'epoca in cui è stato scritto il libro tutti pensavano a Venere come il primo mondo colonizzabile seriamente; anche Asimov aveva fatto le stesse identiche supposizioni di Clarke in base alle conoscenze del periodo.

E poi c'è la Luna, gigantesca, immobile e silenziosa falsa gemella della Terra.

Il sistema solare vive ore convulse perché da una parte c'è il pianeta madre dell'umanità, ricco di risorse e di acqua e dall'altra abbiamo la Federazione delle colonie che reclamano risorse e materiali da una matrigna avara che invece vorrebbe adoperarle per i propri scopi e centellina ogni singolo atomo portando piano piano tutta l'allegra compagnia sull'orlo di una guerra dal risultato imprevedibile.

Il contabile Sadler viene spedito sulla colonia lunare col compito di spiare i federati e di capire verso quale destino stanno andando, e scoprire anche i doppiogiochisti che fanno gli informatori per il nemico.

Una vera e propria partita a scacchi tra più contendenti che sanno e non sanno o fanno finta di non sapere!

Avventura e spy story tra le sabbie sottilissime del nostro satellite che si rivelano essere molto ma molto infide e dove i contendenti potrebbero essere tutti sconfitti o molto ridimensionati.

Un libretto molto scorrevole e agile per chi vuole vivere una fantascienza non troppo contorta e un appunto: questa edizione, trovata su una bancarella, manca di tutto il primo capitolo e si comincia direttamente dal n°2 e con tutta probabilità (non ci sono segni di strappi o scollature) è stato proprio creato male fin dall'origine.

Vi faccio ciao ciao dall'oblò e me ne ritorno negli spazi profondi!

Ciao terricoli!

Recensione di Ste Dussoni.




Arthur Charles Clarke, scrittore, fisico e astronomo britannico (Minehead, Somerset, 1917 - Colombo, Sri Lanka, 2008). Scienziato, ha affiancato alla produzione di opere di divulgazione scientifica quella di racconti di fantascienza ottenendo in entrambi i campi una vasta notorietà. Tra i suoi saggi: Interplanetary flight (1950); Exploration of space (1951). Per la narrativa: Prelude of space (1951); The sentinel (racconto, 1951; poi ampliato nel romanzo 2001: A space Odyssey, 1968); The city and the stars (1956); Rendez-vous with Rama (1973); 2010: Odyssey two (1982); 2061: Odyssey three (1987); 3001: the final Odyssey (1997); alla collaborazione con S. Baxter si devono The light of other days (2000) e la serie A time odyssey, che comprende Time's eye (2005), Sunstorm (2006), Firstborn (2008). (Fonte treccani.it)

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