Rachel Joyce

L’IMPREVEDIBILE VIAGGIO

DI HAROLD FRY

Sperling & Kupfer





Per la signora Queenie Hennessy

Casa di cura di San Bernardino

Berwick-upon-Tweed, Inghilterra


Sto arrivando.

Non devi far altro che aspettarmi.

Perché, vedi, io ti salverò.

Io continuerò a camminare,

e tu devi continuare a vivere.

Harold


Harold Fry ha un’amica, Queenie. Che vive a un migliaio di chilometri da lui. Ancora per poco, perché sta morendo. Niente di tanto strano per noi: loro due sono vecchi. Ma dalla loro prospettiva, sapete, non è proprio la stessa cosa.


E così Harold decide di andare a trovarla: per poterla salutare un’ultima volta prima che lei muoia. E sapete, anche distanze ed età a parte, non è così semplice. Perché Harold ha deciso di partire così, all’improvviso, mentre andava a spedirle una lettera. 


E ha deciso di andarci subito, a piedi, così com’è vestito per casa, con scarpe leggere e senza bagaglio. Da Kingsbridge, Cornovaglia, a Berwick-upon-Tweed, Scozia: tutta la Gran Bretagna da sud a nord. Come lui sa, e come voi potete immaginare, sono mesi di strada: arriverà in tempo?


Carlo Crescitelli 

presenta


#unlibrounviaggio


L’IMPREVEDIBILE 

VIAGGIO DI HAROLD FRY

di Rachel Joyce

pp. 310, Sperling & Kupfer 2012


Questo libro mi aveva colpito perché era in vendita con una bella sacca di tela in regalo che ne riproduceva la copertina: decisamente una bella idea promozionale, che suggeriva il viaggio, la camminata, l’aria aperta. Lo comprai essenzialmente proprio per questo, è vero che avevo forse già delle idee, anche se allora non potevo sapere che... 


Harold non aveva una cartina e nemmeno una bussola.

Ma aveva un sogno. Da realizzare ad ogni costo.


Anch’io ce l’avevo un sogno, quella primavera. Quello di scrollarmi di dosso la ruggine di una vita da cambiare. Avevo deciso che avrei chiuso con la mia attività, e che l’avrei fatto entro la fine dell’anno, perché la crisi economica sconsigliava perentoriamente di proseguire. Per giunta, mio padre era morto da qualche settimana, dopo sei anni di letto come Queenie. No, il futuro sarebbe stato diverso, doveva per forza essere così, anche al di là della mia volontà e dei miei progetti. Quello che mi serviva adesso erano una cartina e una bussola. Come ad Harold. E dei nuovi sogni. Forti e belli come quelli di Harold.   


Il viaggio di Harold è una ricerca di se stesso intensa e commovente, molto simile all’avventura di Forrest Gump, che lo porterà a diventare un uomo nuovo e al tempo stesso a riannodare i conti slacciati con il suo passato e le sue sconfitte, sostenuto da lontano dall’affetto sofferto di sua moglie Maureen, ergendosi a bislacco modello per chi lo incontra da vicino e lo ammira. Giungerà a destinazione? Dipende da cosa si intende per punto di arrivo... diciamo di sì, e anche molto altro.


A volte ci vuole un milione di passi per ritrovare se stessi.

A volte basta un incontro per trasformare una vita.


Quell’estate, partii per le isole Shetland, a nord della Scozia. Più su di dove aveva camminato Harold, e le ho percorse per tratti molto meno lunghi dei suoi. Ma anch’io, quando sono tornato, avevo le idee chiare e la determinazione per la mia svolta. 


E dopo qualche tempo ho trovato anch’o un’amica come Harold: una viaggiatrice che si era aggirata nelle stesse brughiere soltanto qualche settimana dopo di me, e che mi ha contattato su YouTube dopo aver visto i video che avevo pubblicato, per sapere com’era andato, un viaggio tanto simile al suo. Non avevamo camminato insieme, certo, ma virtualmente in qualche modo sì, in due tempi di poco sfalsati. 


Come Harold e Queenie siamo buoni amici da più di dieci anni, più o meno tanto da quanti ho ricominciato a scrivere, facendone stavolta la mia nuova attività; lei è amica di mia moglie come Queenie e Maureen, e fortunatamente gode ottima salute perché non siamo vecchi come loro. E quindi non è proprio la stessa cosa, però... dalla nostra prospettiva, è bello sentirsi al centro di una storia che è un po’ come quella di un romanzo, non vi pare? Buona lettura a voi, e ricordate: 


Tutto è possibile, se lo vogliamo davvero. 


***





Rachel Joyce è nata nel Gloucestershire, dove vive con il marito, i figli e tantissimi animali. Ha lavorato diversi anni per i canali radiofonici della BBC, scrivendo sia sceneggiature originali che adattamenti di grandi classici della letteratura. L’imprevedibile viaggio di Harold Fry è stato il suo primo, celebratissimo romanzo, besteller in Inghilterra e Germania, tradotto in tutto il mondo.




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