Roger Zelazny 


La pista dell'orrore 


Urania



Hell Tanner è un poco di buono, ha spacciato, ha ammazzato e nella sua vita non ha mai fatto nulla di buono ma è l'unico che ha attraversato il continente americano e ne è ritornato vivo.....e cosa c'è di strano??? 

C'è di strano che l'ha fatto nell'America del dopo olocausto nucleare che non è quella da cartolina illustrata ma è un continente da incubo popolata di animali mostruosi come i giganteschi varani cannibali o le migliaia di pipistrelli grandi come dei Boeing che assaltano tutto ciò che si muove. Un continente sconvolto da mille vulcani sorti dopo la pioggia di bombe e da centinaia di trombe d'aria che devastano le antiche pianure ormai radioattive, le radio non funzionano più mentre piovono macigni invece di acqua perché le correnti d'aria sono così forti che strappano letteralmente i monti e li trasportano come se fossero piume in giro per la terra sconvolta. 

A Boston, unica città della costa orientale sopravvissuta alla furia nucleare, un virus ferocissimo sta sterminando quel che resta della popolazione sopravvissuta e sta conducendo all'estinzione le ultime vestigia dell'umanità; ma a Los Angeles, che è parimenti sopravvissuta come la gemella orientale, qualcuno ha trovato la cura e ha salvato la propria gente da una fine terribile; nel mentre un eroico corriere è riuscito, sacrificando se stesso, a portare una richiesta di aiuto ai fratelli della costa occidentale che essi non possono proprio rifiutare. 

Adesso però bisogna fare il viaggio inverso per consegnare quel vaccino che potrebbe salvare i bostoniani da una fine certa. 

Vengono così attrezzate tre supermacchine armate fino ai denti come i furgoni dell'A-team per fare questo estremo altruistico tentativo, ma l'unico uomo che ha la certezza di poter arrivare in fondo all'orrido viaggio è Hell Tanner che viene così tirato fuori di galera e viene spedito in mezzo a quella catastrofe con la promessa che, se ci fosse riuscito, avrebbe avuto il condono eterno dei suoi antichi misfatti. 

Hell è il classico antieroe, disincantato, cinico, violento e senza ideali tranne quello di salvare la pelle e forse di potersi ricostruire una vita lontano da quel mondo folle e disastrato, ma soprattutto è un ex Hell's Angel che è cresciuto col mito dell'Harley Davidson e con le regole delle bande motociclistiche che una volta imperversavano sulle infinite highway americane in cerca di donne, droga e denaro. 

Ha un brutto passato e nessun futuro ma conosce la Pista come nessun altro e può finalmente redimersi e diventare un eroe positivo invece di restare nella categoria dei delinquenti ma deve solamente superare il suo egoismo naturale e fare qualcosa per gli altri .....ci riuscirà???? 

Un romanzo on the road in salsa nucleare che cerca un barlume di speranza anche in mezzo ad una vera e propria catastrofe dove la violenza è rimasta l'unico minimo comun denominatore dell'umanità e tutto sembra portare direttamente all'estinzione di questo animale che ha sconvolto la sua unica casa con i suoi deliri di onnipotenza. 

Eppure dall'inferno ci si può anche salvare, ma prima bisogna passare attraverso mille ostacoli e soprattutto bisogna capire quali sono i motivi per cui non bisogna perdere la speranza. 

Tanti saluti dall'Inferno!!! 


Traduzione di Annarita Guarnieri 

Recensione di Ste Dussoni. 




Roger Zelazny, nato nel 1937 a Euclid, in Ohio, è morto nel 1995 a Santa Fe. Scrittore di fantascienza e fantasy americano, Zelazny ha vinto tre volte il premio Nebula e sei l’Hugo, uno tra gli altri per Signore della luce (1968, Lord of Light, «Urania Collezione» n. 45) e Io, l’immortale (1966, This Immortal, n. 55). Della sua vasta produzione di romanzi e racconti, nelle nostre collane sono usciti anche Psyconegozio (1998, Psycoshop, «Urania» n. 1594), Il gatto con un occhio solo (1982, Eye of Cat, n. 1677), Il signore dei sogni (1966, The Dream Master, «Urania Collezione» n. 149) e Morire a Italbar (1973, To Die in Italbar, n. 201).

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