Anthony Doerr 


Tutta la luce che non vediamo 


Rizzoli



Libro consigliatomi un po' di tempo fa, iniziato a leggere e lasciato dopo poche pagine per sopraggiunti impegni lavorativi o familiari( non ricordo più....). In realtà la storia non mi aveva presa. Ora,dopo aver finito " Cecità", mi ci sono imbattuta nuovamente, forse perché c'era una certa attinenza, almeno nel titolo,con la luce o la mancanza d'essa. 

I due protagonisti sono due giovani che non si incontrano per quasi tutto il racconto,ma la loro vita scorre tra le pagine parallelamente. 

Marie Laure, è una bambina quando diventa cieca. È figlia di un fabbro che lavora al Museo di Parigi e che costruisce per lei modelli tridimensionali della città, in modo che possa orientarsi. 

È il 1939 e la Francia vive l'orrore dell'occupazione tedesca. Marie Laure è costretta a rifugiarsi a Saint Malo', presso lo zio Etienne che vive recluso in casa da anni e che l'accoglie e protegge come una figlia, quando anche suo padre viene catturato e fatto prigioniero dai tedeschi. 

Werner è un giovane tedesco,orfano, che vive con sua sorella Jutta nella Casa dei bambini. Werner è intelligente,ama la matematica ed ha un talento spaventoso nell'aggiustare radio. Perciò riesce ad evitare di andare a lavorare in miniera come ha fatto suo padre,che là è morto e a cui sono destinati altri ragazzini, orfani come lui. Werner vuole diventare ingegnere, vuole studiare, vuole un futuro migliore per sé e Jutta. 

Quando entra nella gioventù hitleriana pensa che sarà così,ma ben presto la visione di ciò a cui è " costretto" rende la sua anima incerta. 

Werner e Marie Laure sono due anime pure, costrette a subire l' orrore della guerra. Ad un certo punto le loro vite si incrociano,quasi si sfiorano,come a raccontare che salvarsi,redimersi è sempre possibile,come a dire quanto valga comunque la pena vivere la propria vita facendo del bene agli altri. Poco importa che Werner sia stato un tedesco che ha intercettato attraverso la radio le comunicazioni tra i partigiani, poco importa che abbia assistito a tante morti e tante forse ne abbia causate. Werner infatti salva Etienne,salva Marie Laure,salva se stesso.... 

Questo libro da metà in poi mi ha incantato per la sua forza narrativa, per la potenza con cui le parole vengono accostate, per la purezza dei suoi personaggi che mi ha commossa fino all'ultima riga. 

Forse avrei voluto un finale diverso, ma so che era l'unico possibile, l'unico immaginabile. 



Traduzione di Daniele A. Gewurz e Isabella Zani. 




Recensione di Elisabetta Cabriolu. 









Anthony Doerr. – Scrittore e giornalista statunitense (n. Cleveland 1973). Collaboratore delle testate Boston Globe e The Morning News, è autore della raccolta di racconti brevi The shell collector (2002; trad. it. 2017) e Memory wall (2010); tra le sue altre opere vanno citati il testo autobiografico Four seasons in Rome. On twins, insomnia and the biggest funeral in the history of the world (2007) e i romanzi About Grace (2004; trad. it. 2016) e All the light we cannot see (2014; trad. it. 2014), intricata storia ambientata durante la seconda guerra mondiale in cui viene indagato il contraddittorio potere della tecnologia, per la quale nel 2015 è stato insignito del premio Pulitzer per la narrativa. (Fonte Treccani.it) 


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