Ilaria Tuti 


Fiore di roccia 


Longanesi




Vorrei proporvi un libro da leggere come "celebrazione" a più di cent'anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale! Una celebrazione che ricordi i dimenticati, coloro che hanno contribuito a costruire la pace, servendo il proprio Paese con enormi sacrifici, ma poi caduti nell'oblio! Parlo delle Portatrici, protagoniste di questo romanzo. L'autrice è una splendida donna friulana, Ilaria Tuti con il suo "Fiore di roccia". Ilaria (sommessamente la chiamo per nome perché il suo mi è entrato nel cuore!) abita a Gemona del Friuli e oltre a scrivere divinamente è pure appassionata di pittura...artista completa! 

"Fiore di roccia" avvolge il lettore sin dalle prime pagine, con una scrittura di una dolcezza infinita in contrasto con le immagini di cime aguzze, di trincee dolorose e sanguinanti! Nel leggere il libro si ha voglia di capire l'ambiente e così si arriva con la mente a Timau, paesello incastonato nella regione alpina della Carnia, teatro delle battaglie cruenti della Prima Guerra e, insieme alle persone, protagonista del romanzo! Timau è un'isola linguistica tedesca, si parla un dialetto carinziano medioevale, il Tischlbongarisch e ci aiuta a capire il proseguio della storia! A Timau c'è pure un museo dedicato alla Grande Guerra, ma soprattutto si trova il monumento dedicato alle Portatrici...chi erano? 

Dal fondovalle fino su alle cime aguzze dove gli eserciti si fronteggiavano in condizioni al limite della sopportazione umana, c' era bisogno di braccia e gambe per trasportare tutto il necessario: cibo, armi e la consolazione delle lettere dei cari! Agata e compagne si offrono con le loro gerle, carretti e mani callose di fare le portatrici di cose e di conforto! In questa situazione si sviluppa la storia, con descrizione di natura, relazioni trascurate, relazioni violente e non volute! Ma, nella ferocia della guerra crescono nella culla di umanità le storie d'amore più disparate...il legame tra Agata e il capitano Colman, tra Viola e il suo alpino in cui vincerà la morte e la sete mai sopita di vendetta...E alla fine trionfa l'amore, quello che nasce dalla riflessione, dalla conoscenza reciproca a dispetto della lontananza del nemico, vince l'amore che si sveste di tutte le convenzioni e convinzioni distorte...ma non voglio dire troppo, vi toglierei il gusto della scoperta! Grande romanzo, stupenda l'ambientazione e la storia scivola via, accompagnata da una scrittura avvolgente, fine, profonda...È Agata che racconta in prima persona, lei ha una biblioteca nella sua casa, nel suo paese sperduto, lei sa parlare, ecco perché viene scelta dal capitano Colman per far parte della delegazione che andrà a parlare con gli austriaci, lei una portatrice..."mi ha trattata come una sua pari"! Insomma, una storia di donne forti, splendide! 


Recensione di Anna Moratelli. 




Ilaria Tuti, scrittrice italiana (n. Gemona del Friuli 1976). Laureata in Economia e commercio, appassionata di pittura, ha lavorato come illustratrice per una piccola casa editrice. Ha scritto racconti gialli e fantasy pubblicati in riviste e antologie e nel 2014 ha vinto il Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Il romanzo giallo d’esordio è del 2018, molto venduto in Italia e all’estero, ambientato nella sua terra, il thriller Fiori sopra l'inferno, che vede protagonista la commissaria Teresa Battaglia. I successivi romanzi che vedono la profiler al centro della storia sono Ninfa dormiente (2019) e, nel 2021, La luce della notte e Figlia della cenere. Altri romanzi pubblicati dalla scrittrice sono: Isabel (2012) e i romanzi storici Fiore di roccia (2020) e Come vento cucito alla terra (2022). (Fonte treccani.it)

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