Francesca Melandri


Eva dorme


Bompiani



Recensione di Anna Moratelli. 

Ho terminato proprio oggi questo interessante libro, sorta di romanzo storico di Francesca Melandri: "Eva dorme". L'ho finito in tempo per "festeggiare" e ricordare, domani 5 settembre, l'anniversario della firma dello Statuto di Autonomia della Regione Trentino Alto Adige; la prima firma ad opera di Degasperi (Italia) e Gruber(Austria) risale al 1946, messo poco in pratica, per arrivare al definitivo secondo statuto rinnovato nel 1972. Tutto questo lavorio istituzionale veniva a sanare una situazione storica veramente penosa: l'Alto Adige terra stupenda, dove sono cresciuta e amo ancora come mia Heimat (patria in tedesco!) ha visto davvero un periodo che dire buio è ancora poco! Un luogo diventato a forza territorio italiano dopo la Prima Guerra Mondiale, ha visto ingigantire le problematiche nel momento in cui alla già presente popolazione di lingua tedesca, si é voluto aggiungere in maniera forzosa, diversi gruppi di italiani da varie parti d'Italia con l'obiettivo, secondo la dittatura fascista, di italianizzare la zona, con tutto ciò che questo porterà come conseguenza! 

Il libro della brava scrittrice Francesca Melandri, con il pretesto di approfondire la parte storica, racconta in maniera esatta e sicura la vita di Gerda, ragazza madre di lingua tedesca, immersa totalmente nel momento più impegnativo per questa terra, subito dopo la seconda guerra mondiale fino ad arrivare agli anni '60/'70. 

La Melandri racconta con estrema cura la mentalità, le modalità espressive e le implicazioni di molti giovani sudtirolesi di lingua tedesca che si erano completamente votati a ritornare alla propria autonomia a costo della morte, anche attraverso brutali atti terroristici, a cui si rispondeva con aggressività e chiusura da parte delle istituzioni italiane. Vi assicuro che non é stato un periodo "normale", si sentiva nell'aria l'ansia della divisione e la paura di sentirsi dalla parte sbagliata! Lo Stato italiano, mandava rinforzi militari da tutta Italia, mi ricordo carabinieri, poliziotti, militari da ogni dove (Sicilia, Calabria, Puglia, Campania...) ed è così che Gerda si innamora di Vito, un carabiniere calabrese e lei, sorella di un dinamitardo, ragazza madre...potrà vivere la sua storia d’amore. Ma c'è Eva, la figlia, la nuova generazione che potrà pacificare e far tornare una bellissima terra vivibile e piena di futuro. 

È un libro che analizza ferocemente, ma obiettivamente la situazione altoatesina e nel contempo, racconta una storia! È un libro che fa parte di un trittico con "Sangue giusto" e "Più alto del mare" tratta appunto problematiche legate alle migrazioni e alle identità dei popoli. Proposta di lettura davvero interessante e importante! 




Francesca Melandri, scrittrice e sceneggiatrice italiana (n. Roma 1964). Per molti anni ha lavorato come sceneggiatrice, si ricordano: Zoo (1988), Chiara e gli altri (1989), Chiara e gli altri 2 (1990), Fantaghirò (1991), Cristallo di rocca (1999), molti episodi della serie Don Matteo (2000-09). Si è poi dedicata alla narrativa esordendo nel 2010 con Eva dorme, un romanzo che ripercorre gli anni del terrorismo sudtirolese. Del 2012 è Più alto del mare, finalista al Premio Campiello, vincitore del Premio Rapallo Carige e del Premio Stresa. Del 2017 è Sangue giusto. I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue. M. ha anche diretto due documentari Nel paese delle case di Lana (1993) e Vera (2010). (Fonte treccani.it)

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