Fabiana Redivo


Il parto dell’anima

Storia di una (stra)ordinaria adozione 


PUBME - Collana Editoriale Milos




Recensione di Roberto Maestri.




“A chiunque sia capace d’amore”


Già da questa dedica con cui si apre il libro, si può capire quale possa essere l’elemento centrale di questa storia. In una parola: l’amore. Un amore filiale, un desiderio di genitorialità che ha spinto Fabiana e Claudio, madre e padre di un figlio fortemente voluto e cercato e che alcune congiunzioni particolari hanno fatto trovare in una terra lontana. È la storia di un’adozione meditata e perseguita, nonostante le difficoltà che spesso si presentano in questi casi e dei modi, anche singolari, di superarle.

La vicenda, scritta sotto forma di quello che più che un diario potrebbe essere definito una cronaca, è presto detta: una coppia impossibilitata ad avere un figlio naturale decide di percorre l’iter che li porterà verso l’adozione internazionale di quel figlio che sentiranno fin da subito come il loro.

Si può dire che il racconto si sviluppi in due parti ben distinte: la prima narra del modo in cui la coppia è arrivata a questa scelta e delle traversie incontrate per portare a compimento il loro progetto, i contatti con l’agenzia che avrebbe gestito la transizione, il viaggio e il soggiorno in Ucraina per incontrare quello che sarebbe diventato il loro figlio; una seconda, per certi versi simile a qualunque coppia alle prese con un bambino in crescita, con in più la gestione di una relazione basata sulla fiducia, cardine dell’accettazione di una realtà difficile da comprendere e accettare per chiunque, figuriamoci per un bambino: quella dell’abbandono e dell’accoglienza in un contesto differente da quello originario.

Un libro che va letto con il cuore, come indica una nota in quarta di copertina, ed è proprio quello il sentimento che guida il lettore che si cala in questa storia, un sentimento che fa percepire come normale ciò che è straordinario, come straordinario è il legame che queste tre persone, madre, padre e figlio, hanno saputo costruire nel tempo, pur con le difficoltà, le luci e le ombre che caratterizzano normalmente il rapporto fra genitori e figli.

Una bella storia che fa comprendere che quando è l’amore a accompagnare il nostro agire, la naturalità di una relazione può scaturire a prescindere dal patrimonio genetico ereditario.

Questo libro è anche una guida per chi sta ponderando la possibilità di intraprendere la strada dell’adozione, un esempio che non nasconde le difficoltà e i momenti critici, ma che lascia emergere tutta la forza di una volontà di donare e di donarsi, dimostrata da chi racconta.

Un libro che commuove e che fa riflettere, un libro che insegna, destinato a chi ha voglia di ricevere emozioni.


L’autrice:


Fabiana Redivo esordisce come autrice nel 2000 con il primo volume della Saga del mago Derbeer edita dalla Nord (il sesto volume, La Spada dei Re, vince il Premio Italia nel 2005). Ha pubblicato numerosi racconti e romanzi di genere fantasy pubblicati da Editrice Domino, Centoparole, Watson e Asengard. Collabora da alcuni anni con la DRI Editore per cui ha scritto romanzi per ragazzi, alcuni romance ad ambientazione storica dei contemporanei. Per l'associazione Deep Space One organizza due premi letterari: il Trofeo Cittadella dedicato al fantasy italiano e il Trofeo Cassiopea dedicato alla fantascienza italiana.
Gran curiosa del mondo, ama la vita all’aria aperta, i viaggi e la musica, passioni che condivide con il marito e il figlio.

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