Bahiyyih Nakhjavani.

La donna che leggeva troppo

BUR Rizzoli



È stato un libro faticoso e che ha richiesto un bel po' di concentrazione, a sfondo storico, la realtà romanzata sulla condizione delle donne nella Persia (attuale Iran) del 1800 tra delitti, epurazioni e torture, analfabetismo femminile dilagante e obbligatorio se non si voleva essere considerate eretiche e quindi imprigionate e giustiziate.

Solo l'uomo aveva il diritto allo studio, poteva avere più di una moglie e decidere della vita e della morte del prossimo.

La poetessa di Qazvin fu una ribelle, fu colei che aprì la strada al cambiamento della condizione femminile. Era bella, era alla ricerca costante della verità, amava mostrarsi senza velo e confrontarsi con ragionamenti che tenevano testa alle discussioni con uomini di qualsiasi rango, siano essi prìncipi o religiosi.

È stata una lettura che mi ha fatto molto riflettere sulla situazione attuale del medio oriente: la strada per l'emancipazione femminile è ancora lunga, tortuosa e tutta in salita.

La difficoltà più grande che ho trovato leggendo il romanzo, è stata quella del racconto in ordine cronologico sparso. Siccome la storia è divisa in quattro parti, ognuna con un diverso punto di vista (la madre dello Shah, la moglie del primo notabile, la sorella dello Shah, la poetessa di Qazvin - la figlia -), ci sono continui salti temporali tra il periodo precedente all'assassinio dello Shah e quello successivo.

Fortunatamente alla fine del libro ci sono le date dei vari avvenimenti nel vero ordine cronologico e tutto diventa più chiaro.

Le ultime pagine sono commoventi e piene di pathos; una lettura che si è rivelata un incredibile viaggio in epoche e luoghi sconosciuti ai più.


Recensione di Simona Passerini.




Bahiyyih Nakhjavani (1948) è una scrittrice iraniano-statunitense, nata in Iran in una famiglia bahá'í da Alí Nakhjavani e da Violette Banani, cresciuta in Uganda ma educata nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

Nel 2007 l'università di Liegi le conferì la laurea honoris causa per la sua attività letteraria.
Attualmente vive in Francia dove insegna letteratura americana; ha insegnato anche in Belgio letteratura europea e americana.

Nel 2007 l'Università di Liegi le conferì la laurea honoris causa per la sua attività letteraria. I libri di Bahiyyih Nakhjavani sono stati tradotti in molte lingue.

La sua prima opera, La bisaccia, la fece conoscere in tutto il mondo è fu un bestseller internazionale tradotto in dieci lingue. La donna che leggeva troppo è stato tradotto nel 2007 in francese e in italiano.

(Fonte Wikipedia)

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