Cornelia Campidelli

L’ignoto capovolto

Gilgamesh Edizioni.

“Una certa agitazione mi attraversava il corpo. Sapevo che c’era un motivo molto importante che mi aveva spinto sin lì. Non potevo definirla ansia, piuttosto un sentimento profondo che oltrepassava ogni mio ragionevole pensiero, una sensazione che richiamava tutti i miei sensi. La mia determinazione era tuttavia più forte di qualsiasi altra percezione e volevo andare in fondo a quella che interpretavo quasi come una missione. C’erano delle presenze che mi accompagnavano in questo viaggio incredibile, speravo prima o poi di riuscire a contattarle non sapendo però in che modo. Erano diventate oramai una compagnia irrinunciabile senza la quale mi sarei sentita perduta e assolutamente sola. La mia anima riceveva continui messaggi, bellissimi e intensi, ma solo quando mi ritrovavo a vagare in questa parte del Castello. Sì, perché io qui ero già stata.”

Una Milano insolita, per una volta non segnata dal ritmo incalzante della metropoli produttiva, si trasforma in un Paese delle Meraviglie grazie alle avventure della protagonista, un’Alice dei nostri giorni che, incontrando Marta, una donna misteriosa che gestisce uno strano negozio dal nome insolito: L'ignoto capovolto, attraversa spazi e dimensioni temporali che le permetteranno di incontrare personaggi onirici come il guardiano del tempo Agostino, Artemisia, un'anima enigmatica e affascinante o il suo stesso doppio, figure che cambieranno il suo modo di percepire la vita.

La storia è avvincente e accompagna il lettore in un viaggio interiore, a patto che egli sia disposto a tralasciare la troppa razionalità che pervade il pensiero corrente, lasciandosi trasportare in una dimensione fra magia e mistero che pervade il romanzo.

Un viaggio che si potrebbe definire in bilico tra sogno e realtà e che si svolge nell’arco delle notti che portano la protagonista a vivere un’avventura stravolgente quanto risolutiva della propria vita. Ed è proprio questa disposizione alla riflessione che affiora tra le pagine di questo racconto, che il lettore viene stimolato a considerare a sua volta il proprio vissuto, il modo di concepire anche la propria vita e l’invito a superare i pregiudizi che spesso ostacolano le varie possibilità di relazione.

Un romanzo che si legge d’un fiato, che emoziona, fa sorridere e riflettere allo stesso tempo, soprattutto grazie alla leggerezza dello stile che lo caratterizza.

Consigliato a chi cerca un’evasione al di fuori della banalità.

Recensione di Roberto Maestri.

Cornelia Campidelli, autrice anche di “Poesie disordinate”, “Le ombre di una vita” e “Lettera de un’anima”, Cornelia Campidelli è alla sua quarta esperienza letteraria. Nata a Milano nel 1966, studi linguistici e il desiderio di viaggiare per scoprire nuovi pensieri e culture, è costantemente alla ricerca del senso dell’esistenza, per riuscire a viverla nel modo più semplice e armonioso possibile, prendendo per mano le proprie emozioni e senza dimenticarsi che la felicità è data dalle piccole gioie di tutti i giorni, così importanti e insostituibili.

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