Maurizio Cometto

Il signore del giardino

Delos Digital



Passione amorosa e magia sono gli ingredienti principali di questo racconto lungo di Maurizio Cometto, uniti al suono di una suite per clavicembalo, una passacaglia di Händel che diventerà da un certo punto in avanti, la colonna sonora della trama.

Siamo nella Torino del 1713, dove il tesoriere di casa Savoia, Aymo Ferrero di Cocconato, intreccia una relazione segreta con la figlia sedicenne di un suo cugino, relazione che ci verrà svelata attraverso le lettere che l'uomo di corte scriverà all'oggetto dei suoi desideri amorosi. Unitamente a ciò, mentre è in corso la costruzione della villa nei pressi della città sabauda che dovrà diventare il nido d'amore della coppia non appena si sarà formata, vi è l'interesse bramoso per l'occulto che pervade l'animo del protagonista, che lo condurrà a incontrare un oscuro personaggio che risiede nientemeno che alla corte del re Sole in quel di Francia, e che possiede un magico oggetto dotato di un potere immenso, la facoltà di rendere invisibile chi lo possiede, oggetto che presto, si troverà fra le mani del nostro tesoriere innamorato.

Un racconto epistolare dove la trama si sviluppa attraverso le missive che il protagonista scrive a una fanciulla sedicenne, nella speranza di poterla stringere fra le proprie braccia, fosse anche dovendo far ricorso ai poteri delle forze oscure che presto si troverà a dominare.

L'escamotage utilizzato nella narrazione, quello delle lettere, consente al lettore di penetrare a fondo nell'animo passionale del funzionario di corte di Casa Savoia, mettendo a nudo i suoi sentimenti e progetti al fine di sedurre e invogliare la giovane destinataria dei messaggi della quale poco sappiamo, se non quello che il protagonista ci fa sapere. E qui sta proprio l'abilità narrativa dell'autore, il quale ci fa conoscere i vari personaggi del racconto, i due amanti o presunti tali, la moglie noiosa di lui e il losco personaggio francese, filtrati attraverso le parole che compongono le lettere, fornendoci le chiavi per immaginare la natura degli altri personaggi sempre e soltanto da un unico punto di vista, senza mai avere la possibilità di un riscontro diverso da quello che trapela dalle parole del protagonista. Un espediente letterario inusuale ma anche molto interessante, che costringe il lettore ad avventurarsi fra le righe di una corrispondenza a senso unico, dove il reale pensiero degli co-protagonisti può essere soltanto figurato.

Una lettura scorrevole e veloce, come dev'essere un racconto epistolare che conduce in un mondo gotico e fantastico ma realistico allo stesso tempo, nello lo sviluppo delle passioni espresse dai vari personaggi.

Maurizio Cometto, ancora una volta, ci accompagna nel suo mondo facendoci entrare in dimensioni inusuali come se fossero pervase di quotidianità e qui sta il suo grande merito.




Maurizio Cometto è nato a Cuneo nel 1971. Tra i suoi libri pubblicati, il romanzo Il costruttore di biciclette (Il Foglio 2006), la raccolta L’incrinarsi di una persistenza e altri racconti fantastici (Il Foglio 2008), e il romanzo per istantanee Cambio di stagione (Il Foglio 2011).

Nel febbraio 2016 è uscito il racconto lungo La macchia, per Acheron Books. Ha pubblicato numerosi racconti in antologie, siti internet e riviste. Laureato in Ingegneria Meccanica, vive a Collegno.


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