Dario Tonani


Mya di Mondo9


Urania Mondadori







“Arriverà una bambina dal Mondo

di Sotto e il vento, qui sopra, non

soffierà più allo stesso modo.

Antica profezia nomade”



Non è un mondo facile, quello in cui si trovano a scorrazzare le navi dotate di vita propria in Mondo9, navi che necessitano di un equipaggio soltanto nel momento in cui sono assopite, stremate da giornate di viaggio fra le rovine metalliche di quel pianeta a due dimensioni, speculari e simmetriche fra loro, in cui il concavo e il convesso, fanno parte di una medesima realtà.


“Sono trascorsi sei anni tondi da quando due muscolose braccia metalliche hanno calato nelle sue viscere la piccola Myahara (la Mya di questo romanzo), che Naila di Mondo9 (protagonista dell’«Urania Jumbo» n. 15) aveva partorito solo qualche ora prima.”


Terzo capitolo della saga di Mondo9, scaturita dalla penna di Dario Tonani, esponente di punta della fantascienza italiana; dopo Cronache di Mondo9 e il seguito Naila di Mondo9, quest’ultimo capitolo in ordine di tempo, ma non sappiamo se esaustivo, si occupa di Mia o detto per esteso Myahara, figlia di Naila, la prima donna a comandare una nave in quel mondo fatto di metallo e ruggine, che al termine del volume a lei dedicato, è costretta ad abbandonare la creatura appena partorita, Mya, per affidarla a un mezzo meccanico che si occuperà del suo svezzamento:


“Va alla deriva da anni, si acquatta sotto la sabbia e – sopita la paura per una nave predatrice nei paraggi – riaffiora in superficie e riprende la sua marcia senza meta. Famelico e cocciuto. A bordo, il suo carico di carne tenera e vagiti.”


Abbiamo così una nuova protagonista della saga che si muoverà negli scenari in parte già noti dai capitoli precedenti della saga, con l’aggiunta della scoperta di una dimensione fino ad allora sconosciuta, quel mondo sottostante la superficie di un pianeta che si scoprirà essere cavo al suo interno, con un panorama altrettanto vivo e abitabile, quanto il suo omologo soprastante, costituito da erbe sovrastanti e taglienti, fiori esplosivi e navi avvezze a navigare in quel mare d’erba.


“Le vicende narrate s’inspirano alle avventure marinaresche dei grandi autori dell’Ottocento e del Novecento – da Herman Melville a Joseph Conrad, da Robert Louis Stevenson a Patrick O’Brian – ma lo fanno con la sabbia al posto dell’acqua; i deserti, le praterie e le foreste pluviali anziché i mari e gli oceani. E soprattutto con due generazioni di donne, madre e figlia, alle prese con ruoli che il genere normalmente attribuisce a figure maschili.”


I passaggi fra un mondo e l’altro non saranno troppo agevoli, soprattutto all’inizio, ma frutto di casuali accidenti che occorreranno ai nostri protagonisti, che si troveranno prigionieri di una dimensione difficile da comprendere e ammantata di leggende non sempre incoraggianti.

Avremo così una nuova eroina, Mya, che si cimenta in nuove avventure, nelle quali, è il caso di dirlo, un cuore di mamma sarà spesso nell’ombra a vegliare le vicissitudini della protagonista che, nel corso della trama, crescerà fino a diventare un’anziana e saggia donna di un mondo in cui:


“Ogni uomo e ogni donna su Mondo9 non erano che fuscelli in balia degli elementi. Che questi assumessero la forma di un mare verde pieno di raganelle o una distesa sconfinata di sabbia.”


Il tutto sarà scandito dalla competizione comune ai due elementi costitutivi del pianeta, quello concavo e quello convesso, la Corsa dei Dodic’Anni, una competizione senza esclusione di colpi, in bilico tra due universi speculari., che farà da filo conduttore di una narrazione coinvolgente, quasi il lettore fosse testimone di una gara fino all’ultimo respiro.

Pur essendo il terzo capitolo di un ciclo già avviato, il romanzo di Tonani ha il pregio di costituire una storia autosufficiente, dove gli elementi che lo compongono, pur provenendo dai capitoli precedenti, non costituiscono un ostacolo alla comprensione della trama, semmai uno stimolo, per chi ancora non conoscesse gli altri episodi, a colmare una lacuna che senz’altro arricchirà il piacere di una lettura a dir poco affascinante.





Milanese, una laurea alla Bocconi, Dario Tonani è giornalista professionista. Ha pubblicato, in Italia e all’estero, una decina di romanzi e oltre 120 racconti su antologie, quotidiani nazionali e sulle principali testate di genere italiane (Wired, Urania, Giallo Mondadori, Segretissimo, Millemondi, Robot). In Urania sono usciti i romanzi Infect@ (2007, del quale sono stati opzionati i diritti cinematografici), il dittico L’algoritmo bianco (2009) e Toxic@ (2011), ma la sua opera più nota, parte della quale è stata tradotta con successo in Giappone e in Russia, è il ciclo di Mondo9, i cui capitoli iniziali sono comparsi - riuniti - nel 2015 in Cronache di Mondo9, primo Millemondi interamente dedicato a un autore italiano. In Giappone, Mondo9 è stato inserito nella “Top 10” dei titoli di science fiction occidentale dell’anno. Nel 2018, Tonani è stato il primo scrittore italiano di fantascienza a essere pubblicato con un romanzo inedito - Naila di Mondo9 - nella prestigiosa collana Oscar Fantastica di Mondadori. Il libro è stato poi proposto in una nuova edizione per l’edicola su Urania Jumbo nel 2021 e tutta la saga sarà disponibile prossimamente in audiobook. A luglio 2022 è uscito, in un inedito Speciale fuori formato per i 70 anni di Urania, il terzo capitolo del ciclo, dal titolo Mya di Mondo9. E il 2 novembre, proprio a ridosso di Lucca Comics and Games, è tornato in edicola Cronache di Mondo9, il volume iniziale della serie, fuori commercio in cartaceo da anni, allegato a due tra i più diffusi quotidiani d’Italia: Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport. Tra i numerosi riconoscimenti, Tonani ha ricevuto a Dortmund, nel 2017, il Premio Europa come miglior scrittore di fantascienza continentale dell’anno. www.dariotonani.it


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