Dario Tonani
Il trentunesimo giorno
Oscar Mondadori
Recensione di Roberto Maestri.
“Roccia. Polvere. Ghiaccio.
E gas: soprattutto anidride carbonica, metano, ammoniaca…
Una palla di neve sporca solcava le profondità del sistema solare, oltre l’orbita di Giove.”
In un futuro non troppo lontano, fenomeni climatici ed eventi soprannaturali, come piogge incessanti ecadaveri di uomini e animali che si librano in cielo come aquiloni, si sommano fino a creare una realtà da incubo in cui Alvaro, un avventuriero in cerca di redenzione e Evelyne, ex trapezista senza più un circo in cui esibirsi, si trovano a dover fronteggiare nuove situazioni al limite della comprensione umana.
“… alcuni animali sono stati trovati impigliati fra gli alberi e sotto i balconi. Dei testimoni affermano di aver visto un paio di cani, presumibilmente annegati, fluttuare a diversi metri d’altezza ancora agganciati alla loro catena a terra.”
Un racconto on the road scaturito da un incontro casuale dei due protagonisti che formeranno un sodalizio all’apparenza male assortito, nel quale le caratteristiche di entrambi forniranno spesso la chiave per affrontare situazioni di pericolo.
“Erano zavorranti adesso. Un ruolo che in realtà ne implicava tre diversi: necroforo, cecchino, acrobata.”
Questo in sintesi è lo scenario in cui è ambientato l’ultimo romanzo di Dario Tonani, fra i più stimati autori di fantascienza italiana, un genere che, grazie anche alla qualità crescente dei suoi aderenti, di cui Tonani è certamente un elemento di punta di questo movimento, si sta sempre più imponendo all’attenzione di un pubblico crescente.
Sin dalle prime pagine la trama avvolge il lettore come un telo da cui ripararsi dalla pioggia insistente che accompagna per quasi tutta la lettura, il viaggio dei suoi protagonisti.
“Torce elettriche guizzavano come lampi sulla superficie nera, inquadrando arbusti, frasche e grumi di fieno alla deriva. La scia di qualche nutria che nuotava a pelo d’acqua… Direzione: un grosso capannone che ospitava un allevamento di bovini allagato da almeno settanta centimetri d’acqua a causa dell’esondazione del Reno.”
Un incalzare degli avvenimenti che trascina il lettore attraverso diverse situazioni critiche, in cui le relazioni sono distorte, a causa dell’emergenza in cui si trova una società costretta a far fronte a eventi inspiegabili.
Risulta quindi difficile staccare gli occhi da una lettura che si fa a ogni pagina più avvincente, tesa fra il romanzo d’azione e la trama fantascientifica con richiami weird, in un susseguirsi di episodi sempre più coinvolgenti.
Il finale, che non sveliamo per ovvi motivi, chiude un cerchio narrativo portato avanti con maestria dall’autore, in uno stile di scrittura coerente e diretto al punto focale del racconto.
Un altro tassello importante aggiunto nella ormai corposa produzione di Tonali, che costituisce ancora una volta, una garanzia di qualità delle sue storie.
“«Sicura di voler salire?»
Lei si accomodò sul sedile, ruotò le spalle per afferrare la cintura di sicurezza e l’agganciò. «Pronta.»"
DARIO TONANI, milanese, una laurea alla Bocconi, è giornalista professionista. Ha pubblicato, in Italia e all’estero, una decina di romanzi e oltre cento racconti su antologie, quotidiani nazionali e sulle principali testate di genere italiane (“Wired”, “Urania”, “Giallo Mondadori”, “Segretissimo”, “Millemondi”, “Robot”). Per Mondadori sono usciti i romanzi Infect@ (2007), L’algoritmo bianco (2009), Toxic@ (2011), Cronache di Mondo9 (2015), Naila di Mondo9 (2018) e Mya di Mondo9 (2022), appartenenti al ciclo di “Mondo9”, la sua opera più nota e premiata, entrato nella “Top 10” dei migliori titoli di science fiction dell’anno in Giappone e Russia. Tutta la saga sarà disponibile prossimamente in audiobook. Tra i numerosi riconoscimenti, Tonani ha ricevuto il Premio Europa come miglior scrittore di fantascienza del 2017.
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