CLAUDIO MORICI


ACTARUS

(LA VERA STORIA DI UN PILOTA DI ROBOT)


MERIDIANO ZERO, 2007








Atlas Ufo Robot, comunemente conosciuto come Goldrake in Italia e come Grendizer in altri paesi, compreso il Giappone dove è nato circa 50 anni fa. Actarus è stato il primo pilota che ha entusiasmato la mia fantasia e quella di moltissime altre persone e aspettavo con ansia l'inizio delle trasmissioni per poter vedere in azione il mio cornuto beniamino e il suo ombroso conduttore. Perché effettivamente Actarus era piuttosto introverso e musone e pensava sempre al suo pianeta natale (era di Fleed ed era scappato dopo che Re Vega lo aveva raso al suolo) e a come vincere la guerra per salvare almeno il suo pianeta adottivo grazie a quel bestione armato fino ai denti che lo aveva portato fino in Giappone.

Ogni puntata era una vittoria e tutte le volte i suoi strampalati nemici ci facevano una figura del belino, eppure la volta successiva erano di nuovo lì con un nuovo robottone a giurare che stavolta la vittoria era in pugno per scappare di nuovo velocissimi con l'Alabarda Spaziale piantata nella schiena.

Bellissimo ...per un bambino esaltato dalle eroiche gesta che si svolgevano quotidianamente su un vecchio televisore in bianco e nero.....

....ma ci siamo mai chiesti cosa provava Actarus? Come vivevano alla Base gli altri tra una puntata e l'altra, in mezzo a tutte quelle battaglie??

Tutto sembra rose e fiori ma Claudio Morici ci svela l'impensabile e ci racconta di un Actarus depresso, stressato e alcolizzato da ettolitri di Peroni con i quali cerca di dimenticare la noia della sua quotidianità; Alcor che è pure lui un ex alcolista trascina l'amico in locali tanto chiassosi quanto deprimenti e cerca di tirarlo fuori dal suo buco fatto di malto e luppolo. Venusia in realtà è una psicopatica tutta dedita al lavoro e un po' bagascia che pensa al bel pilota ma intanto si ripassa mezza base.

All'Istituto sono tutti cervelloni che cercano di scappare dai colossali sermoni del Dottore e che si trastullano con internet e con le chat e non considerano nessuno mentre fuori una folla di giornalisti cercano ogni momento lo scoop e invadono costantemente la fattoria che sembra disegnata ad acquerello e dove tutta quella vita rose e fiori del cartoon in realtà non esiste.

I veganiani sono solo un branco di stupidi dalle orecchie lunghe che non sanno nemmeno loro se davvero vogliono invadere la terra o se lo fanno perché qualcuno li ha scritturati per rimpolpare la sceneggiatura e avevano bisogno di un nemico abbastanza brutto e cattivo per quel lavoro.

Actarus cerca solamente la fuga da una realtà distopica e alcolica e sogna le ferie e il suo ritorno al mitico Fleed dove la vita è molto più facile.....e nel frattempo si innamora di una ragazza anoressica che vende tisane rilassanti alla margherita.

Che sia l'inizio di una nuova storia???

Vedremo!!, nel frattempo "vai distruggi il male e vai!"











Claudio Morici (Roma,2 marzo 1972) è uno scrittore e attore italiano.

Dopo la laurea in psicologia all'Università di Roma "La Sapienza", pubblica la sua tesi sui sogni lucidi in un'antologia edita dalle edizioni Punto d'Incontro (1997) e lavora in varie comunità terapeutiche a contatto con pazienti affetti da psicosi. Questa esperienza nel mondo della follia, ispira il suo primo romanzo, “Matti Slegati” (Stampa Alternativa - 2003), che ha come protagonista un infermiere psichiatrico che lavora in una comunità terapeutica alle porte di Roma.

Nel 1999, in piena new economy, inizia la sua esperienza da creativo e copywriter per il web. Pochi anni dopo, insieme a Simone e Stefano Buonamico, fonda Gordo.it, che nasce come sito d'arte indipendente e poi si evolve in una factory di web cartoon realizzati per Medici senza Frontiere, Save the Children, Greenpeace, Unicredit Banca e molti altri. Nel 2003, un cartoon scritto per Gordo si aggiudica il prestigioso festival di Annecy, sezione web.

Nel 2007 esce “Actarus, la vera storia di un pilota di robot”. Un romanzo drammatico-demenziale su Goldrake e il mondo del lavoro in Italia. Un piccolo cult, con 4 ristampe. Ambientato a Tokio nel 2076 ha come protagonista, Actarus, un pilota di robot di fama internazionale, incredibilmente annoiato dalla routine lavorativa.

Dal 2008 al 2012 vive viaggiando, alternando periodi stanziali a Città del Messico, Granada, Londra e Berlino, e racconta la sua esperienza in piccoli reportage e attraverso un esperimento di Net art lanciato da Repubblica.it.

Durante i suoi viaggi scrive “La terra vista dalla Luna” (pubblicato nel 2009 e recensito da CultBox su Rai Educational) e “L'uomo d'argento” (2012).

Nel 2013 tornato a Roma, pubblica “Confessioni di uno spammer” (E/O) e comincia a leggere i suoi testi dal vivo nei locali, spazi istituzionali e luoghi occupati. Pian piano prendono forma i suoi reading, che diventano veri e propri spettacoli teatrali.

È uno dei fondatori di Sgombro, il varietà del nuovo cinema Palazzo che unisce una nuova generazione di performer romani.

Nel 2014 debutta al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma con il reading “La prima volta che non ti ho amato”. Al quale fanno seguito “Francesca Sana Subito”, “L'ultima volta che mi sono suicidato”, “Lui e Leila” (scritto insieme a Daniele Parisi). Nel 2018 esordisce al Teatro Vascello “46 tentativi di lettera a mio figlio”, lo spettacolo viene selezionato per partecipare al Festival di Todi OFF, ed è finalista di IN-BOX 2019. Tutti i suoi spettacoli, grazie al passaparola, vanno in scena in teatri, spazi off e piccoli festival in tutta Italia.

Accanto alla carriera di attore e performer continua il suo lavoro di scrittore e reporter, i suoi articoli, racconti e video vengono pubblicati da Il Manifesto, Nuovi Argomenti, il Venerdì, Internazionale, MinimaetMoralia, Corriere della Sera.

Nel 2019 mette in scena il libro inchiesta “Il grande Carrello” scritto da Fabio Ciconte e Stefano Liberti e debutta al Festival di Ferrara della rivista Internazionale. Nel Marzo 2020 partecipa con un monologo comico alla finale in diretta di Italia’s Got Talent, a porte chiuse, davanti ai 2.500 posti vuoti dello studio 5 di Cinecittà.




Autore Ste Dussoni.

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