Henri-Pierre Roché

Jules e Jim

Adelphi



Recensione di Piergiorgio Vigliani.



Una grande delusione!
Adoro Truffaut ed ho sempre considerato “Jules e Jim” uno dei suoi migliori film (oltre che uno dei migliori lungometraggi di sempre). Il libro da cui è stato tratto, però, non riesce a proprio a carburare...
Ho trovato questo romanzo veramente tedioso, al limite dell’umana sopportazione. Il tema - interessante e, all’epoca, molto in anticipo sui tempi – del “triangolo amoroso” viene descritto in maniera banale, con una scrittura quasi elementare. Pagina dopo pagina, Roché non riesce nell’intento di catturare l'attenzione del lettore, che rimane invischiato in un’assurda girandola di intrecci amorosi (sfido chiunque a ricordarsi almeno il numero degli uomini con cui Kathe tradisce Jim o, viceversa, il numero delle donne con cui Jim le rende pan per focaccia).
La vicenda è descritta in maniera eccessiva e ridondante, con una narrazione un po’ troppo frammentaria, incapace di seguire l'improbabile svolgimento degli eventi.
La leggerezza e la delicatezza del racconto di Truffaut – rese dallo splendido bianco e nero dell’epoca – non si riscontrano per niente nella pagina scritta, che sfocia spesso in un eccesso di superficialità.


Una volta tanto – ed accade piuttosto raramente – si può dire senza alcun dubbio che il film sia assolutamente e insindacabilmente superiore al romanzo da cui è stato tratto. E qui si vede la grandezza del grande regista francese: da quell’accozzaglia di relazioni confuse, di intrecci ripetitivi e situazioni altamente improbabili, il sommo Francois riuscì a distillare il meglio, catturando il messaggio di fondo del libro senza cadere nella trappola della “fedeltà ad ogni costo” alla vicenda narrata.
E così, un’accozzaglia di situazioni ripetitive, rese fino all’eccesso, si trasformò in una sceneggiatura perfetta, trave maestra di una pellicola meravigliosa e senza tempo.
Un consiglio spassionato, da amico… guardate il film e lasciate perdere il romanzo!


Voto: 5/10
Consigliato a: coloro che amano Truffaut e vogliono fare un confronto tra il celebre film del Maestro francese e il romanzo da cui è stato tratto.



Henri-Pierre Roché, scrittore francese (Parigi 1879 - Sèvres, Hauts-de-Seine, 1959). Amico di G. Braque, M. Duchamp, P. Picasso, giornalista e mercante d'arte, è noto per aver scritto, ormai ultrasettantenne, due romanzi da cui F. Truffaut ha tratto celebri film: Jules et Jim (1953; trad. it. 1965), storia di due amici che amano la stessa donna e della donna che li ama entrambi, e Les deux anglaises et le continent (1956; trad. it. 1988), che narra di due sorelle innamorate dello stesso uomo. Postumi sono stati editi i Carnets (1990; trad. it. 1997), taccuini nei quali per mezzo secolo R. ha annotato ogni circostanza della propria vita pubblica e privata, da cui ha tratto la materia dei suoi romanzi. (Fonte Treccani.it)

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