Alessandro Napolitano e Fabio Aloisio (a cura di) 


Dormono sulla collina 

Tra Masters e De André 


Kipple Officina Libraria 



Recensione di Roberto Maestri. 





“L’antologia che avete fra le mani ha l’obiettivo ambizioso di rileggere in chiave fantastica l’idea alla base di Spoon River e Non al denaro non all’amore né al cielo, affidando a dieci racconti di genere fantastico la voce di altrettanti defunti provenire da un futuro lontano”.


È quanto si legge nella premessa a questa antologia curata da Alessandro Napolitano e Fabio Aloisio, in cui viene rispettato il canone impresso dalle fonti a cui la raccolta si ispira. 

Ma è in quel “Tra” del sottotitolo che a nostro parere si colloca la chiave di volta che unisce i dieci racconti della raccolta: un qualcosa che, pur ispirandosi alle due opere, diverse per epoca e linguaggio, traccia una via che prende una direzione autonoma, nel senso di riuscire a svincolarsi dalla parafrasi dei contenuti dai quali trae origine, diventando a tutti gli effetti un’opera a sé stante; una maniera diversa per ritrovare quelle stesse domande che l’Antologia del poeta americano e l’album del cantautore genovese avevano posto allora. 

Non soltanto una rilettura in chiave fantastica quindi, ma piuttosto un superamento proiettato in un futuro prossimo, di un tema che pervade lo spirito umano da sempre: quello della vita oltre la morte, della conservazione della memoria di sé e dei propri cari. 

Un tema imponente al quale religioni e filosofie da sempre cercano di dare un senso e non saranno certo dieci racconti a esaurirne il problema. Ma il tentativo c’è ed è perfettamente riuscito: il risultato che ne scaturisce è una lettura non opprimente e mai banale di un tema così pregnante. 

Quello che è certo però, è che leggendo queste pagine, non si può fare a meno di interrogarsi su noi stessi e su ciò che più ci sta a cuore. 


“Comunque vada finiremo in polvere d’ossa. 

Per sopravvivere alla morte ci ancoriamo al ricordo dei cari, alle foto sbiadite e a lapidi destinate a rimanere senza fiori. 

Proiettiamo la nostra vita in quella degli altri, con la convinzione che qualcosa di noi si preservi. 

Senza renderci conto quanto di noi spargi nella quotidianità. 

Seminiamo frammenti di vita sotto forma di pixel, like e tag; il filo d’Arianna che abbiamo srotolato nei social, su internet, negli acquisti online e nei vocali, è passato all’orditoio per plasmare un’anima post mortem”. 

La sfida accettata dagli autori di questi racconti è proprio questa: immaginare quale sarà la reazione all’ineluttabile destino a cui siamo orientati, nell’era delle IA e della conservazione della memoria nel magma della rete. Una sfida che ha assunto i caratteri del fantastico, del fantascientifico e weird. Una sfida a nostro parere vinta, vista la coerenza e la credibilità che ciascun racconto ha saputo dare. 


“Questo libro è dedicato a tutti i suonatori Jones che in un vortice di polvere hanno visto danzare la gonna di Jenny mentre gli altri vedevano solo siccità”. 






Gli autori dei racconti sono: Davide Del Popolo Riolo, Emiliano Maramonte, Maico Morellini, Lorenzo Davia, Alessandro Napolitano, Fabio Aloisio, Veronica De Simone, Axa Lydia Vallotto, Damiano Lotto, Simonetta Olivo, Roberto Furlani, Giovanna Repetto.

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