Gianfranco Manfredi


Magia rossa – La rivolta degli spettri


Gargoyle Editore



Recensione di Roberto Maestri. 


Non ci si aspetterebbe di trovare un romanzo weird ambientato nella Milano della metà degli anni ’70 del Novecento ma è proprio quello che riesce a fare Gianfranco Manfredi con la sua Magia rossa, un romanzo horror a tinte forti, che affonda denti, unghie e radici nella città che vide attiva la Scapigliatura, i moti popolari soffocati nel sangue da Bava Beccaris in un turbinio di logge massoniche e società esoteriche che cercheranno di riaffiorare quasi un secolo dopo, trovando ad attenderli tre sprovveduti e improvvisati investigatori dell’occulto, fra scenari teatrali che richiamano alla memoria i pupazzi meccanici di Blade runner, musei di archeologia industriale che mostrano manufatti in cerca di una rinnovata giovinezza, reperti antichi che si animano aggirandosi per le strade nebbiose del capoluogo lombardo, seminando il terrore. 

Visto così, il romanzo di Manfredi potrebbe sembrare destinato a un pubblico ristretto di appassionati del genere e invece l’autore ci riserva la sorpresa fra un colpo di scena e l’altro, di presentarci fra le righe una sequela di personaggi realmente esistiti frammisti a quelli immaginari, e che può essere interessante e divertente andare a riscoprire nelle pagine di Wikipedia e non solo. 

Il libro si presta infatti a una lettura parallela infarcita di personaggi che la Storia definirebbe minori ma che a loro modo avrebbero influenzato e non poco il pensiero occidentale dell’Ottocento fino a scomodare un certo Karl Marx e la sua teoria della dittatura del proletariato. Mi fermo qui e non svelo di più anche per non togliere il gusto a chi lo leggerà, di andare a scoprire cosa si cela dietro le neppur tante velate allusioni del testo. 

In questo suo primo romanzo, Gianfranco Manfredi riesce a coniugare gli echi di un sessantotto e delle rivolte studentesche degli anni successivi, con i movimenti di rivolta di fine secolo XIX, l’anarchismo del popolo e la ribellione intellettuale antiborghese di quegli artisti che in quel periodo cercavano di affrancarsi dalla cultura dominante, con frequentazioni nel campo dell’occulto.
Il libro è denso di riferimenti storici, filosofici e sociali, pur riuscendo a mantenere una leggerezza ironica tipica dello stile di Manfredi. Un libro godibile e assolutamente consigliato a chi si volesse addentrare negli oscuri antri della Storia condita da un pizzico di esoterismo meneghino.




Gianfranco Manfredi (Senigallia, 1948), cantautore, scrittore, sceneggiatore e attore nonché autore di fumetti italiano. Il suo primo album, "La crisi", è del 1972. In esso si riscontrano già presenti le tematiche della sua produzione musicale dell'intero decennio: uno sguardo ironico e disincantato sui giovani di sinistra di quell'epoca, divisi tra la violenza dei gruppi organizzati, l'ironia dell'ala creativa del movimento studentesco e la riflessione sugli aspetti personali e privati dell'impegno politico. Sintomatici anche i titoli dei brani: "E Giuseppe leggeva Lenin", "Sei impazzita per Marcuse", "Lamento per i compagni usciti dall'organizzazione", "La proletarizzazione".
Il secondo album, "Ma non è una malattia" (1976) conferma e precisa l'obiettivo dell'autore, che con le sue ballate mette alla berlina il linguaggio e i luoghi comuni della "nuova sinistra" parlamentare. Il terzo album, "Zombie di tutto il mondo unitevi" (1977), scritto assieme a Ricky Gianco prosegue ulteriormente il discorso. Il disco, che vede la partecipazione della Premiata Forneria Marconi, è anche all'origine di uno spettacolo teatrale. 

Dopo "Biberon" (1978) e una partecipazione elettorale con il Partito Radicale, collabora alla realizzazione del film Liquirizia di Salvatore Samperi. 

Negli anni novanta inizia un'intensa attività di sceneggiatore di fumetti, dando alla luce i personaggi di Gordon Link (editoriale Dardo) e di Magico Vento, creato nel 1997 per Sergio Bonelli Editore. È del 2007 "Volto Nascosto", miniserie di quattordici numeri pubblicata sempre dall'editore milanese.
Dei romanzi ricordiamo “Magia rossa”, "Il peggio deve venire", "Ultimi vampiri", "Cromantica", "Ho freddo", "La freccia verde". 

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