Kurt Vonnegut


Mattatoio n. 5

o La crociata dei bambini 


Universale Economica Feltrinelli





Recensione di Piergiorgio Vigliani.


Mattatoio n.5 rappresenta un'opera-chiave del pacifismo moderno. Selezionato dalla Modern Library tra i cento migliori romanzi di sempre, è senza ombra di dubbio uno dei migliori libri mai pubblicati contro la guerra. Al suo interno ritroviamo, vivida ed attuale, la testimonianza dell'autore sulla sua prigionia in Germania e sul bombardamento di Dresda nel corso del secondo conflitto mondiale.

Kurt Vonnegut, americano di origine tedesca, partecipò alla guerra per liberare l'Europa dalla barbarie nazista. Da questa dura e indelebile esperienza nacque quest'opera straordinaria, che ha come sottotitolo La crociata dei bambini. Attraverso una narrazione dall'evidente sapore postmoderno, viene raccontata la vicenda semiseria di Billy Pilgrim, assurdo e strampalato personaggio, affetto da un disturbo particolarissimo - delle improvvise crisi di pianto - e in possesso di un segreto impossibile da confessare: la percezione della vera natura del tempo e l'incredibile capacità di viaggiare attraverso le sue pieghe.

Questo è un libro insolito, ma assolutamente geniale nella sua costruzione. È del tutto impossibile inserire Mattatoio n. 5 in un genere specifico, in quanto si tratta di un romanzo unico: riesce a miscelare elementi difficilmente conciliabili come amore e odio, sanità mentale e follia, amare riflessioni e pungente ironia, crude descrizioni e fantascienza di serie B.

Personalmente, credo che questo testo non abbia eguali dal punto di vista dell'originalità e della capacità di osare: Vonnegut scaraventa il lettore in contesti e atmosfere diverse, senza soluzione di continuità, facendo scorrere la storia alla velocità della luce.

La prosa è lieve, talvolta persino scanzonata, ma supportata da una ricercatezza lessicale non comune. Lo stile narrativo frammentario, in cui si susseguono brevi paragrafi, garantisce una lettura abbastanza rapida; di tanto in tanto, però, i continui salti temporali rallentano un pochino la scorrevolezza del racconto (ma credo che questo fosse nella volontà dello scrittore).

Alla fine, si rimane stupiti dalla capacità di Vonnegut di cementare fantasia e lirismo, dramma e umorismo, mentre sullo sfondo si svela una delle pagine più tragiche della nostra storia.



Consigliato a: coloro che vogliono scoprire un'opera imprescindibile della letteratura bellica/antibellica ed a chiunque desideri far la conoscenza di uno degli scrittori più originali e coraggiosi del ventesimo secolo.




Voto: 8/10




L’autore:




Di origini tedesche Kurt Vonnegut nacque nel 1922 a Indianapolis (Indiana), città in cui sono ambientate molte delle sue storie. Frequentò la facoltà di biochimica alla Cornell University di Ithaca (New York) lasciandola nel 1943 per prendere parte all'esercito alleato durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1944 venne fatto prigioniero in Germania, nella città di Dresda. Qui assistette al bombardamento che nel febbraio del 1945 rase al suolo la città e causò 135000 vittime civili (si salvò poiché rinchiuso in una grotta ricavata sotto il mattatoio della città normalmente utilizzata per l'immagazzinamento della carne). Questo episodio, anni dopo, verrà ripercorso in chiave solo parzialmente fantascientifica nel suo romanzo più famoso, Mattatoio n. 5, o la crociata dei bambini.
Dopo la guerra, di ritorno negli Stati Uniti, si trasferì a Chicago, nel ghetto nero. A Chicago riprese gli studi iscrivendosi alla facoltà di antropologia. Nel frattempo, iniziò a lavorare come cronista presso il City News Bureau of Chicago.
Dopo il rifiuto da parte dei docenti della sua tesi (episodio raccontato in un capitolo di Divina idiozia), si trasferì a Schenectady, trovando impiego come pubblicitario presso la General Electric Company. Nel 1951 decise di abbandonare il lavoro per dedicarsi totalmente alla scrittura, trasferendosi a Cape Cod (Massachusetts) e guadagnandosi da vivere scrivendo racconti, sia di fantascienza che di altri generi (per esempio, racconti d'amore come Long Walk to Forever).
Il suo primo romanzo fu Distruggete le macchine, pubblicato nel 1952, un'opera fantascientifica che descrive l'anti-utopia di un'America diventata succube della tecnologia. Nel frattempo, Vonnegut trovò impiego presso una scuola per ragazzi con disturbi emozionali. Alla morte della sorella ne adottò i tre figli.
Nel 1959 pubblicò Le sirene di Titano in cui appaiono per la prima volta gli abitanti del pianeta Tralfamadore. Le Sirene di Titano e il successivo Ghiaccio-nove (1963) sono entrambi romanzi di fantascienza, ma rispetto al romanzo d'esordio i contenuti fantascientifici hanno un ruolo minore, servendo essenzialmente come sfondo per trattare temi di altro genere. Ghiaccio-nove, in particolare, è essenzialmente un libro sulle credenze religiose, e valse a Vonnegut (nel 1971) la laurea honoris causa in antropologia.
Fra la metà degli anni Sessanta e gli anni Settanta pubblicò una serie di romanzi che vengono generalmente considerati il suo apice: il più celebre è certamente Mattatoio n. 5 (1969). Di questo libro venne anche realizzata una trasposizione cinematografica. Fra le altre opere di quest'epoca si possono ricordare Dio la benedica, Signor Rosewater (1965), La colazione dei campioni (1973, un altro libro in seguito trasposto sul grande schermo), e Un pezzo da galera.
Con questa serie di romanzi Vonnegut abbandonò il genere fantascientifico, cui era molto legato, salvo poi tornarvi di quando in quando (per esempio con Galapagos del 1985 e Cronosisma del 1997).

Nel 1971 si trasferì a New York, nel 1972 divenne vicepresidente del PEN e prese a insegnare scrittura creativa alla università di Harvard. Nel 1992 venne nominato membro della American Academy and Institute of Arts and Letters; è stato inoltre nominato "artista dello stato di New York" per l'anno 2001-2002.

"Essere un umanista", ha detto, "significa provare a comportarsi decentemente senza aspettarsi di venir puniti o ricompensati dopo che si è morti".



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