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Ilaria Tuti  Fiore di roccia  Longanesi Vorrei proporvi un libro da leggere come "celebrazione" a più di cent'anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale! Una celebrazione che ricordi i dimenticati, coloro che hanno contribuito a costruire la pace, servendo il proprio Paese con enormi sacrifici, ma poi caduti nell'oblio! Parlo delle Portatrici, protagoniste di questo romanzo. L'autrice è una splendida donna friulana, Ilaria Tuti con il suo "Fiore di roccia". Ilaria (sommessamente la chiamo per nome perché il suo mi è entrato nel cuore!) abita a Gemona del Friuli e oltre a scrivere divinamente è pure appassionata di pittura...artista completa!  "Fiore di roccia" avvolge il lettore sin dalle prime pagine, con una scrittura di una dolcezza infinita in contrasto con le immagini di cime aguzze, di trincee dolorose e sanguinanti! Nel leggere il libro si ha voglia di capire l'ambiente e così si arriva con la mente a Timau, paesello incastonato ne
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Ilaria Tuti Fiori sopra l’inferno  Longanesi    Un bel thriller di questa esordiente autrice italiana che consiglio. Di solito non leggo questo genere di storie, di tipo thriller, ma questa volta sono rimasto piacevolmente colpito e sorpreso. Mi sono appassionato alle vicende del piccolo paesino montano in cui il Commissario Teresa Battaglia si trova a fare i conti con un serial killer atipico (anche definirlo così non è corretto) che vive isolato dal mondo e che, scopriremo, ha un terribile passato. La particolarità delle indagini ti avvolgono, ti fanno scorrere le pagine sempre più veloce, fino ad arrivare a scoprire la verità (amara). E poi lo studioso citato nella storia è esistito realmente: Renè Spitz, psicoanalista austriaco il quale ha elaborato la sindrome da deprivazione affettiva sui neonati, che provoca una depressione anaclitica. Ciò prova che per sopravvivere un bambino necessita anche e soprattutto di stabilire legami affettivi forti e duraturi. Oltre alla novità del com