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AA.VV. La nave dei folli. Quando l'arte ispira la scrittura A cura di Emiliano Maramonte Delos Digital Recensione di Roberto Maestri. “Chi prende posto nella nave dei folli  naviga ridendo e cantando all’inferno.  Sebastian Brandt, Das Narrenschift ”  Come si guarda un’opera d’arte? La risposta più semplice che affiora è con gli occhi dell’anima. Ma se fosse l’opera stessa a guardare noi? Ma se fosse l’artista, attraverso la sua opera a scavare nel profondo della nostra psiche, fino a trovare nascoste quelle immagini e sensazioni che non vogliamo trovare? È un po’ quello che è successo ai magnifici sette autori di questi “Sei racconti ispirati a uno dei quadri più evocativi del grande pittore fiammingo Hieronymus Bosch”, come recita il curatore, Emiliano Maramonte, nella sua prefazione. Perché è proprio questa l’impressione leggendo le pagine di questa antologia, è come se il pittore fiammingo fosse penetrato in qualche modo nell’immaginario degli autori influenzandone l’ispirazio
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Linda De Santi Simonetta Olivo (a cura di) Atterraggio in Italia  Odissea Delos Books Carlo Fruttero asseriva che un’astronave aliena non sarebbe mai potuta atterrare a Lucca, per cui una fantascienza italiana non avrebbe avuto ragione di esistere, mentre qui ci sono persone in grado di smentire questa affermazione e rispondono al nome di Linda De Santi e Simonetta Olivo, curatrici di Atterraggio in Italia, una raccolta di racconti di fantascienza scritta da autori esclusivamente italiani quali Piero Schiavo Campo, Roberto Bommarito & Alex Napolitano, Lorenzo Davia, Dario Giardi, Fabio Aloisio, Emiliano Maramonte, Damiano Lotto, oltre alle stesse curatrici. Tutti autori e autrici con alle spalle parecchie pubblicazioni con le quali hanno dimostrato ampiamente di far parte a buon diritto del consesso della letteratura di fantascienza e non solo.  La raccolta si fregia di un preambolo e un epilogo dal titolo Campaldino , ad opera di Piero Schiavo Campo che non è nuovo nel trasportar
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Damiano Lotto e Lorenzo Davia (a cura di) 2050 Quel che resta di noi Delos Digital Cosa sarà di noi e del nostro pianeta fra una manciata d'anni? È questa la domanda che si pone chi scrive di fantascienza, immaginando gli scenari possibili che si potranno configurare, a partire dalle condizioni del presente. Perché è comunque del presente che si parla, anche se sembra paradossale, quando si scrive di fantascienza, o quantomeno nella scrittura giacciono sempre elementi che hanno qualche connessione con il nostro tempo, pur se all'apparenza, la distanza sembra essere di anni luce. Ed è proprio questa l'operazione che il Collettivo Italiano di Fantascienza (CIF) ha messo in atto con questa antologia di racconti, immaginare cioè come potrà essere il nostro mondo in un futuro prossimo, non così lontano da non subire gli effetti derivanti dalle scelte e dai comportamenti dell'umanità nella nostra epoca. Un affresco verosimile e inquietante, come è possibile prevedere, viste l