Julien Green Vertigine Nutrimenti Edizioni La raccolta di racconti dal titolo “Vertigine” di Julien Green, che mi accingo a presentare, mi ha spinto ad appuntarmi più volte frammenti di pensieri col timore che questi svanissero; baluginavano precariamente nella flebile attesa che li cogliessi; il difficile è stato poi ricomporre il puzzle, con tutti quei pezzi… Non posso negare che “Vertigine” mi ha trasportato in una dimensione al confine tra realtà e irrealtà, tra la materialità – della carne che puoi toccare, delle parole che puoi udire, delle pene e sofferenze e paure che tu puoi esperire o produrre nell’altro – e l’immaterialità – del sogno, dell’astrazione, delle proiezioni della propria mente che colmano il buio, l’ombra, l’oscurità e le tenebre (interne o esterne che siano). L’effetto che il posto che Julien Green ci invita a occupare – questo scomodo anfratto tra realtà e irrealtà; questa «sensazione di trovarmi al confine fra due mondi», come l’autore scrive nel racconto “Fab
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