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Visualizzazione dei post da aprile, 2022
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Alina Bronsky L'ultimo amore di Baba Dunja Keller Editore “Konstantin, il gallo di Marja, mi sveglia di nuovo durante la notte. Per Marja è una specie di surrogato. È stata lei ad allevarlo, coccolarlo e viziarlo fin da quando era un pulcino; ora è cresciuto e non serve a un bel niente. Si aggira impettito e dispotico per il cortile di lei e mi guarda di sbieco. Il suo orologio biologico è completamente sballato, è così da sempre, ma non credo che abbia a che fare con le radiazioni. Non possono essere certo ritenute responsabili di ogni forma di demenza che compare sulla terra.” Si può tornare a vivere dopo un disastro nucleare come quello di Chernobyl? Una risposta si può trovare ne L’ultimo amore di Baba Dunja, di Alina Bronsky, Keller Editore: la storia di una donna, Baba Dunja, o nonna Dunja la quale decide di tornare a vivere nel villaggio a pochi chilometri da Chernobyl, nonostante il pericolo di radiazioni. Non sarà l’unica abitante a fare questa scelta apparentemente sciagu
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Renzo Bistolfi Lo strano caso di Maria Scartoccio ovvero, un fatto di cronaca a Sestri Ponente Editrice TEA “I primi a giungere in via D’Andrade furono i pompieri a bordo dello spernacchiante furgone Fiat 621 in servizio dal ’29, partito pochi minuti prima da via Fabio da Persico. Spintonando la piccola folla vociante, i vigili si fecero largo, presero a montare una lunga scala che puntarono sulla facciata del palazzo in direzione dei due finestroni del primo piano e restarono impalati, a guardare in alto.” Non è mai facile presentare un libro essendo di parte, partendo cioè dal presupposto che le vicende narrate si svolgono nel quartiere e negli androni nei quali uno è nato, ritrovandosi quasi per caso, anche se a distanza di molti anni, a riconoscere perfino i negozi e se non i personaggi, almeno i caratteri citati. Perché in fondo, è proprio quello che mi è successo leggendo Lo strano caso di Maria Scartoccio, un noir ambientato proprio nei carruggi che mi diedero i natali e come se
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Tahar Ben Jelloun Creatura di Sabbia Giulio Einaudi Editore La storia di Ahmed è una storia di sofferenza, di tormento e di rifiuto, di una tardiva presa di coscienza e di un riscatto tentato e solo in parte riuscito.  Una storia sfumata nel mito e a cui ciascuna delle voci narranti del romanzo conferisce la sua quota di autenticità.  Ahmed è un non-essere, una creatura dannata che viene plasmata, volta per volta, dalle voci di chi la racconta, voci che le danno forma come le mani di abili artisti al lavoro sulla stessa scultura di sabbia.  La favola della bambina cui viene negata la propria natura ha la poesia e i profumi della notte araba, una notte velata dai vapori delle acque dell'hamman, attraverso i quali, come in un sogno, scorgiamo scampoli di vita arida, fatta di privazioni e di inganni, ma anche di scoperte e di rivelazioni, una vita che freme di desiderio, si contorce nel suo anelito di libertà, manda in frantumi gli specchi che le rimandano continuamente l'immagine
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Pino Roveredo Ci vorrebbe un sassofono Editore Bombiani “Quando suona un sassofono le guerre si scordano di scoppiare, i temporali di urlare e le disperazioni si dimenticano di addolorarsi.” Ci sono libri che andrebbero letti con un sottofondo musicale e questo romanzo breve, poco più di 150 pagine, di Pino Roveredo è uno di questi. Meglio se il sottofondo risuona delle note del sax tenore di un John Coltrane o del sassofono baritono di Gerry Mulligan, a sottolineare il dolore che trasuda dalle pagine che raccontano la storia di Claudia, delle sue parole che scorrono in un monologo senza fine, mentre si trova accanto al letto dove l'ex marito, dal quale è solo separata ma non divorziata, particolare essenziale nell'economia della storia, versa in gravi condizioni. Un dolore che non è dovuto tanto per le condizioni disperate del consorte, quanto per la vita che è trascorsa accanto a quell'uomo mentre avrebbe potuto essere altro, se solo alcune circostanze, non ultime determi
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Christiane Rochefort I bambini del secolo Edizioni Barbès Un libro dall’incipit più forte e cinico che io abbia mai letto, una trama che mette in luce una sofferenza adolescenziale, certamente connessa alla scoperta di Sé che caratterizza questa fase di sviluppo, che si intreccia in modo brillante con una critica o una vera e propria accusa, a ben guardare, della società borghese, della vita e della morale borghese e dei valori, usi e costumi della borghesia, e una scrittrice dimenticata ma che fu tra le più ferventi femministe francesi ed esponenti di primo piano e sempre in prima linea in tutte le battaglie politiche del progressismo francese del secolo scorso, e che suscitò scandalo all’uscita di ciascuna sua opera, a partire dalla prima, nel 1958, dal titolo “Il riposo del guerriero”, sono il degno curriculum che accompagna l’opera della quale tenterò di lasciare qualche mia impressione: “I bambini del secolo” di Christiane Rochefort. “I bambini del secolo” parla della vita che con
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MURRAY LEINSTER L'INCUBO SUL FONDO URANIA 70° ANNIVERSARIO Murray Leinster (pseudonimo secondo Wikipedia di William Fitzgerald Jenkins) è stato uno dei capostipiti del genere fantascientifico ed è probabilmente anche il padre della teoria degli Universi Paralleli che sono uno dei capisaldi del genere. In questo agile volumetto ci porta dentro una storia che non parla di mondi lontani o di imperi galattici ma che è molto, molto radicata sul nostro pianeta eppure è una storia da Urania al 100%. Terry Holt è un tecnico elettronico che ha fondato una società di componentistica avanzata in quel di Manila, nelle Filippine ma che sta facendo i bagagli in tutta fretta perchè uno delle sue creazioni artigianali sta sconvolgendo il mondo della pesca locale ed è già stato minacciato più volte... e il socio si è dileguato alla velocità della luce senza nemmeno salutare. Mentre sta impacchettando le sue poche cose si presenta in negozio una bella ragazza che gli vuole proporre un lavoro ben rem
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Serhij Žadan Il convitto Voland –  Vallo a prendere – grida il vecchio. –  È figlio suo, – ribatte Paša – lo vada a prendere lei. –  E allora? –  È anche mio nipote. E tutto questo senza spegnere la televisione. In questo breve incipit è racchiusa l'essenza di questo romanzo di Serhij Žadan, la drammaticità che non tralascia l'ironia pur nei momenti più tragici della vita quale può essere una guerra. Sì perché di guerra si parla in questo libro, una guerra che ha covato sotto le ceneri dell'informazione occidentale, una cosiddetta guerra dimenticata ma che ha continuato ad alimentarsi a partire dal 2014 in quello scenario che solo oggi sale prepotentemente alle cronache visto l'allargarsi del conflitto, l'Ucraina. La vicenda è ambientata nel 2015 in quella che sembra essere una zona di confine fra due nazioni che hanno smesso di dialogare o meglio, continuano a farlo attraverso il rumore degli scoppi di granate e gli spari dei kalašnikov e racconta delle peregrinazi
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Usama Al Shahmani In terra straniera gli alberi parlano arabo Marcos y Marcos Coltivare una passione comporta raffinare gusti ed esigenze, fino a diventare altamente selettivi, alla ricerca di una perfezione che non lascia spazio ai pressapochismi, in spregio alla via di mezzo della quale è pieno il mondo e che spesso si identifica come “discreto”, o “buono”. Accade così anche ai forti lettori, anche a me. Poi ci si imbatte in questo libro: tra le sue pagine, anche il più forte, esigente, puntiglioso lettore, si alza in piedi, ammirato e grato, per tanta inattesa meraviglia. LA VITA DEL PROTAGONISTA Usama è uno studente universitario nell’Iraq di Saddam, ha una sorella e due fratelli, ha vissuto un’infanzia serena con i suoi genitori e con una nonna straordinaria che, seppur analfabeta, gli ha trasmesso saggezza, gesti e saperi. Usama sceglie di andarsene, dopo essere stato violentemente aggredito per le sue idee liberali: lascia una Bagdad in balia di una dittatura fuori controllo, me
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Silvia Avallone Un'amicizia Rizzoli Editore Elisa, 14enne biellese, si trasferisce a T. (città mai specificata ma suppongo che sia al Sud) dal padre assieme alla madre e al fratello maggiore Niccolò: i genitori, separati da anni, hanno deciso di riprovarci. Nonostante l'esperimento fallisca in fretta e mamma e fratello tornino al Nord, Elisa rimane controvoglia a T. dove frequenterà il liceo classico e dove, sopratutto, conoscerà Beatrice, la sua migliore amica: la persona che più di tutte segnerà la sua vita nel bene e nel male.... Attendevo da tempo di leggere il nuovo romanzo della Avallone, ed eccomi qui.  Così come il precedente, l'impressione finale è un "ni": non posso dare un giudizio negativo del romanzo anche se non mi è piaciuto molto, la scrittrice ha uno stile che mi piace e la storia ha un potenziale (rimasto a mio avviso inespresso) ma....c'è un "ma", un qualcosa - non del tutto chiaro anche a me- che mi ha impedito di rimanerne conqui
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Valerio Varesi Gli invisibili Mondadori Editori Confesso che, prima di leggere questo libro, poco o niente sapevo delle opere con protagonista il Commissario Soneri (salvo il fatto che avevano ispirato una nota fiction tv interpretata da Luca Barbareschi). Avevo però sentito, più di una volta, paragoni che indicavano Valerio Varesi come una sorta di "Simenon della Bassa Padana", e quindi interprete di un romanzo sociale molto vicino al noir francese; l'uscita di Gli invisibili nella nuova collana del Giallo Mondadori mi ha quindi spinto a tentare l'approccio (tardivo, ma questo è un mea culpa) con questa icona del poliziesco di casa nostra. Alla fine dei conti, devo dire di essere rimasto soddisfatto della scelta e di aver fatto la conoscenza di un personaggio dalle sfumature malinconiche che - alla stregua di Maigret - è artefice di un'analisi quasi entomologica sulle umane passioni. Vedrò di recuperare un po' alla volta anche i libri precedenti... anche se l
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Michel Faber Sotto la pelle Giulio Einaudi Editore Una macchina percorre più volte al giorno una statale deserta nelle Highlands scozzesi. Alla guida c'è una donna, Isserley. Sembra che stia cercando qualcosa. All'improvviso nota sul ciglio della strada un giovane robusto seduto sul suo zaino, gli fa cenno di salire a bordo. Il ragazzo la ringrazia del passaggio, non ha motivo di diffidare di una bella ragazza dall'apparenza inoffensiva. La fattoria in cui Isserley lo conduce è una base sotterranea, un labirinto di cucine, camere frigorifere e gabbie in cui altre prede attendono di essere macellate. Isserley appartiene a un'altra specie, che si definisce umana per distinguersi da quella dei "vodsel", la razza inferiore che riempie le strade e le città e che il suo popolo usa come cibo. I Vodsel siamo noi. Un' aliena, Isserley, dopo essere stata chirurgicamente modificata per assomigliare a una femmina umana, si aggira in automobile per la campagna scozzese
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Salvatore Stefanelli Ribellione Nero Press Edizioni “Sono un ispettore di polizia e i casi su cui indago sono molto particolari: hanno a che fare con i demoni. Ho una bara tatuata sul petto, il mio personale accesso al mondo degli spiriti. Ad aiutarmi ci sono mia figlia Giulia, che mi affianca da quando ho tentato di suicidarmi dopo la sua morte, e uno strano nano dal naso bitorzoluto, Caronte, custode di segreti e manufatti mistici. Sono Il Cacciatore, trench lungo e nero, cappello con ampia tesa, occhiali scuri, tatuaggi, piercing, collane con crocefissi dappertutto e un tocco di stile personale: non mi faccio mai mancare del rhum, la musica dei Led Zeppelin e il sanguinaccio, fatto in casa come una volta, con vero sangue di maiale.” Si presenta così Apollinare Neiviller, alias il Cacciatore, anomalo detective in una Napoli sconvolta dai movimenti delle anime soggiogate da un ordine che è oltre che infernale, proveniente dalla notte dei tempi. E saranno queste anime che il nostro pro