Chi Ta Wei

Membrana (膜, 1996)

Add Editore (2022)





 Recensione di Chiara Natoli.



È importante fare una premessa, nonostante la grafica super moderna della copertina di Add Editore, il romanzo è del 1996, quindi la tecnologia “avanzatissima” è direttamente figlia di quegli anni. Leggere delle riviste su CD in effetti porta con sé un certo senso di nostalgia. 

La storia è semplice, lineare, tranquilla, succede davvero poco e si seguono i pensieri della protagonista Momo, una famosa estetista della pelle che cerca in qualche modo di ritrovare un rapporto con la madre. 

Così almeno fino ai primi due terzi del romanzo. 

“Momo sfiorò la carta da parati gialla in camera da letto, poi diede un piccolo morso a una pesca bianca, di quelle che si coltivano in serra. Dalla buccia rosa, quasi diafana, colò il succo. Non era del tutto sicura che la rete neurale sottopelle fosse davvero entrata in contatto con il giallo della tappezzeria, né che le papille gustative percepissero realmente la dolcezza della polpa. C’è un confine invalicabile tra il nostro corpo e le cose esterne. 
Per Momo il mondo era avvolto da una membrana.” 


Tutto gira attorno alla questione membrana. Non è qualcosa di specifico, ma piano piano ci rendiamo conto anche noi che tutto è avvolto da un qualche tipo di membrana. 

L’alta tecnologia delle città sottomarine avvolte da una membrana, perché l’attività dell’uomo ha reso la terra inadatta alla vita umana. 

La cura per l’estetica, dove un rivestimento artificiale esalta la bellezza dei corpi sfruttando la microtecnologia. 

Lo stesso mondo di Momo è avvolto da una membrana, che è la sua casa che la isola e protegge da tutto ciò che sta fuori. 

Poi arriva, che cosa? Il pugno nello stomaco. 

Una rivelazione sconcertante, inaspettata, che ti fa guardare a tutto ciò che hai letto fino a quel momento con occhi diversi. Certo, è anche una questione di sensibilità personale, ma la botta è davvero forte. 

C’è anche il tema dei rapporti umani, voler restare attaccati a tutti i costi a qualcuno e vederlo per come vorremmo e non per ciò che è. Donargli un’illusione è davvero pietà o solo egoismo?

Traduzione dal cinese: Alessandra Pezza.





L'autore:


CHI TA-WEI 紀大偉 (1972) è uno degli scrittori taiwanesi più in vista a livello internazionale. Autore queer e professore associato di Letteratura taiwanese alla National Chengchi University di Taipei, si occupa di corsi e seminari sulla rappresentazione LGBTQ+ nella letteratura dell’Est Asia e di Studi sulla disabilità. 

Membrana è uno dei libri taiwanesi più tradotti.

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