LOIS McMASTER BUJOLD


IL SEGNO DELL'ALLEANZA


URANIA 70°






Un libro bello corposo di taglia inusuale per le normali pubblicazioni di Urania ma visto che siamo nell'anno dei festeggiamenti qualche sgarro editoriale è concesso e poi fa parte della collana speciale in uscita con la Gazzetta dello Sport e quindi rimane un fuoriserie.

Il Segno dell'Alleanza fa parte della serie chiamata "Il Ciclo dei Vor" incentrata tutta sulle vicende legate al pianeta Barrayar e alla sua casta militare che ha costruito un impero su tre pianeti e che ha al centro del suo potere un complesso sistema di spionaggio che ne consente la conservazione.

Il ciclo è molto ampio e parte dalla prima colonizzazione umana fino a tutte le varie vicende fatte di guerre, eroi e rivoluzioni che si susseguono nell'infinita serie di eventi che precedono questo volume e che costruiscono una complessa società feudale con regole ed etichette ben delineate all'interno delle quali si muovono tutti i protagonisti di questa epopea.

La storia parte da un nuovo protagonista, tale Ivan Xav Vorpatril, che è cadetto di guascogna di tutte le vicende precedenti e si mescola rapidamente con tutto ciò che la Bujold gli manda tra i piedi con il chiaro intento di fargli vivere una storia vivace e appassionante, ma probabilmente breve, se non fosse che ha mille risorse dalla sua parte e una innata ironia che gli permettono di trovare sempre una via di fuga elegante al momento giusto nelle situazioni più ingarbugliate.

E così si riannodano tutti i fili dei libri precedenti e si creano nuove condizioni per continuare all'infinito questa gigantesca opera spaziale che apre e chiude continuamente nuovi portali verso altri mondi e verso nuovi protagonisti.....se non fosse di ambientazione fantascientifica sarebbe un kolossal in stile Dynasty con ville favolose, gioielli, donne bellissime (e velenose), matriarche perfide, subdoli spioni e killer prezzolati; il vantaggio di avere come sfondo l'universo del fantastico concede all'autrice colpi di scena fantasiosi che nel mondo reale non sarebbero possibili o comunque molto irrealistici e permettono così di perpetuare la saga.

Le vicende partono molto lentamente ma piano piano accelerano e diventano sempre più avvincenti e colorate e alla fine ci si trova immersi fino al collo negli intrighi e nel fango come come in una telenovela.









Lois McMaster Bujold (Columbus, 2 novembre 1949) è una scrittrice statunitense di romanzi di fantascienza e fantasy. vincitrice multiple volte dei premi Hugo e Nebula. Il grosso del suo lavoro comprende tre serie separate: il Ciclo dei Vor, quello di Chalion e quello di The Sharing Knife.

La Bjujold è conosciuta soprattutto per la saga dei Vor, una serie di romanzi con protagonisti Miles Vorkosigan, una spia e ammiraglio mercenario interstellare con disabilità fisiche, del pianeta Barrayar. La serie è ambientata circa 1000 anni nel futuro. Oltre ai romanzi dedicati a Miles la serie include anche prequel dedicati ai suoi genitori e seguiti con protagonisti altri personaggi. I primi titoli appartengono al genere della space opera, con abbondanza di battaglie, cospirazioni e svolte nella trama, mentre negli ultimi libri della serie, Miles diventa più un investigatore. In Guerra di strategie (A Civil Campaign), la Bujold esplora la commedia romantica nell'alta società, con una trama che secondo la dedica omaggia la scrittrice Georgette Heyer. È incentrata su una cena catastrofica, con malintesi e dialoghi che giustificano il sottotitolo di "Una commedia di biologia e buone maniere".

È diventata un membro del science fiction fandom, e della Central Ohio Science Fiction Society ed ha copubblicato StarDate, una fanzine di fantascienza in cui scrive con il nome di Lois McMaster.




Autore Ste Dussoni.




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