Douglas Adams

Doctor Who: La città della morte

Oscar Mondadori


Titolo lungo e complesso per questa nuova avventura dell'eterno Doctor Who sceneggiata nel 1979 dal monumentale Douglas Adams ma in realtà iniziato da David Fisher che però, per problemi personali, non ha potuto portare a termine. E così, in quell'anno la palla è passata al nostro folle autostoppista galattico che in un weekend ha messo insieme tutti i pezzi del puzzle per cucire una nuova storia del Tardis e dei suoi bizzarri occupanti.

Romana e Il Dottore si sono presi qualche giorno (per dei Signori del Tempo avere tempo libero è un ossimoro!!) di vacanza a Parigi ma non sanno che all'ombra della Tour Eiffel tutto congiura per non fargli avere nemmeno un attimo di respiro.

Tutto inizia 400 milioni di anni prima quando l'astronave dell'Impero Jagaroth naufraga sulla Terra ancora in formazione, il comandante Scaroth, ultimo rappresentante di una razza di calamari guerrieri tenta di ripartire per portare in salvo il suo tentacolare culo e quello dei suoi soldati ma qualcosa va storto e la nave esplode sparpagliando qua e là i pezzi del suo capitano....qua e là fisicamente ma anche nelle ere e si ritrova ad avere 12 parti di sé disseminate nel continuum della storia umana nella quale avrà una parte importante per la sua evoluzione visto che se ne servirà per i propri scopi. 

Le maglie del tempo quando si smagliano diventano il territorio perfetto per lo smagliante sorriso del Dottore che si imbatte in strani traffici di opere d'arte e di eclatanti furti da parte di un facoltoso Conte e di uno schiavo ingegnoso. Quando i protagonisti finiscono tutti nelle segrete del nobiluomo inizia a svelarsi l'arcano e inizia una corsa contro il tempo per arrivare in tempo a salvare il tempo degli uomini.

Storia molto complessa e di non facilissima lettura rispetto ad altri lavori di Adams probabilmente perché l'ossatura non partiva da una sua idea, ma gli spunti divertenti ed eclettici ci sono solamente molto meno pirotecnici e assurdi.....comunque ci si diverte e quando finalmente tutti i pezzi vanno a posto allora si capisce anche il quadro generale che occhieggia sorridente come la Monna Lisa.


Recensione di Ste Dussoni.




Douglas Adams (Cambridge 1952 - Santa Barbara, California, 2001), laureato in letteratura inglese, ecologista, ma anche appassionato di scienza e filosofia, si è presto dedicato alla sceneggiatura di serial radiofonici. Nel 1979 ha pubblicato Guida galattica per gli autostoppisti. A questo sono seguiti Ristorante al termine dell'Universo, La Vita, l'Universo e Tutto Quanto, Addio, e grazie per tutto il pesce e Praticamente innocuo, tutti legati alle avventure di Arthur Dent e Ford Prefect, surreali e irriverenti viaggiatori delle galassie. Ha pubblicato anche altri fortunati romanzi, tra cui la serie dedicata all'investigatore olistico Dirk Gently.

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