Paolo Vitaliano Pizzato

L'occaso

Prospero Editore



Potrei fuggire; in fondo non desidero nient'altro. Fuggire, voltare le spalle alle responsabilità, alla vita, ai fallimenti, allo stupefatto dolore che si prova per tutto il male che si è stati capaci di infliggere; allontanarsi dal golem d'ombra di quel rimorso impotente che impedisce di dimenticare ciò che si è fatto ma non può in alcun modo aiutare a rimettere le cose in sesto e lascia così, abbandonati a se stessi, in balia dello strapotere della colpa, senso ultimo del tempo.”


Spesso il male di vivere ho incontrato, sembra parafrasare il protagonista de L'occaso, quinto romanzo di Paolo Vitaliano Pizzato, una lunga riflessione o forse un sogno, che percorre la mente del personaggio che ci accompagna nell'analisi di una vita del tutto normale, come tante e proprio per questo pervasa dall'inquietudine di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato.

Scritto con stile fluido e privo di interruzioni, in un flusso di coscienza che richiama alla mente altri autori come Giuseppe Berto o Thomas Bernhard, L'occaso è un viaggio all'interno di se stessi, sviluppato in un dialogo continuo, non si sa quanto immaginario, con un altro personaggio che compare spesso in letteratura a fare da contraltare all'io del protagonista: il demonio, o Satana che dir si voglia. Ma a differenza di altre opere conosciute, dove il patto instaurato con l'entità malefica è funzionale a trarre un vantaggio materiale di vita voluttuosa o perpetua, qui siamo di fronte all'esatto opposto: ciò che chiede quest'uomo al diavolo è una morte repentina, la cessazione dei suoi giorni, donando in cambio il suo tempo che gli sarebbe rimasto a chi, fra le sue conoscenze avrebbe più meritato questo dono.


Guardarlo in faccia, affrontarlo o fingere di farlo, ostentare coraggio,sfidare nientemeno che il demonio, Satana. L'angelo Caduto cui ho chiesto di morire, non è che menzogna, l'ennesima. So di non avere niente da temere da questo mio compagno di una notte, da quest'ombra che ho voluto evocare, da questo sogno che forse ho sognato e sto senza neppure accorgermi di farlo; so di non correre pericoli accanto a lui; so che la cosa peggiore che può accadermi è che, invece della pena capitale che ho invocato per me stesso, mi veda comminata una condanna a vita.”


Comincia quindi la ricerca della persona degna di ricevere questa opzione temporale e il demone aiuta in questo senso a ponderare chi, fra tutti, possa meritare cotanto regalo, una ricerca che è pretesto per ripercorrere a ritroso i fatti di una vita, attraverso le persone incontrate, i compagni di scuola, gli amori perduti, una madre ora in fin di vita e con la quale il rapporto è stato sempre conflittuale, ambiguo, al limite della vergogna.

L'occaso è quello che si potrebbe definire un romanzo intimista, la disamina mediata talvolta da rimandi letterari che ben si accostano a episodi e sensazioni che hanno tracciato il percorso compiuto negli anni da un uomo uguale a tanti altri, in un dialogo serrato con la figura di un demonio che a tratti sembra prendere la forma della coscienza stessa del protagonista, uscendo dallo schema che lo vorrebbe istigatore di un male fine a se stesso. Una coscienza che a causa della sua natura ultraterrena pone domande di cui conosce già le risposte ma che servono all'interlocutore per affrontare l'analisi e la riflessione dei suoi atti, in un gioco di rimandi che si svolge nell'arco di una notte.

Una lettura affascinante che coinvolge al punto di consentire una certa identificazione con il protagonista che proprio a causa della sua normalità, potrebbe rappresentare ciascuno di noi in molti dei suoi tratti.

Un romanzo da leggere con la matita in mano, pronti a segnare quei passi che fanno scoccare l'immagine di un qualcosa che, data la sua vicinanza con la nostra vita, può indurre una riflessione senza dover scomodare nessuna entità luciferina.


Recensione di Roberto Maestri.



Paolo Vitaliano Pizzato (1969) dal 2012 gestisce il blog ilconsigliereletterario.com. Ha pubblicato i romanzi Quella solitudine immensa d’amarti solo io, Priamo/Meligrana 2013, La logica del mammifero (storia di una madre), Prospero 2016, Ripaferdine (storie di cortile), Giraldi 2017, Trenta denari (una storia d’amore), Prospero 2019. E dei racconti nelle antologie Pausa caffè: letteratura espressa, Prospero 2016, Coup de foudre, Aulino 2018, On the Radio, Morellini 2018. L’occaso è il suo quinto romanzo.

Commenti

Post popolari in questo blog