Yasushi Inoue
Amore
Adelphi
Un piccolo hotel incastonato in una scogliera scoscesa, la spiaggia di ciottoli, il mare indaco: per Sugi, che dopo infiniti fallimenti deve affrontare anche il disonore, è l’approdo cercato – lo scenario ideale per morire. Si è concesso un unico, singolare lusso: tre giorni, il tempo necessario per leggere il resoconto del favoloso viaggio che nel XIII secolo Willem van Ruysbroeck compì attraverso l’impero dei Mongoli. Nulla tranne quel libro lo tiene legato alla vita. Ma l’unica altra ospite dell’albergo, la giovane Nami, nel registrarsi ha indicato come motivo del suo soggiorno «Mors»: forse una criptica richiesta di soccorso, o una sfida lanciata alla sorte. È fatale che fra loro nasca un silenzioso dialogo, che ha la stessa iridescenza del mare in cui entrambi hanno deciso di scomparire.
Prima opera di Yasushi Inoue che leggo. Si tratta di tre racconti brevi (l'ultimo più lungo rispetto agli altri) tutti aventi per tema l'amore.
Nel primo, Giardino di rocce, il protagonista rievoca un amore perduto nella giovinezza; nel secondo, Anniversario di matrimonio, un vedovo rimpiange l'amore che aveva per la moglie e nell'ultimo, La morte, l'amore, le onde (per me il più bello) si parla dell'amore che salva, che riscatta, che fa rivivere due esistenze decise a togliersi la vita.
Mi piace tantissimo lo stile di Yasushi, si riconosce il modo giapponese di raccontare le storie, elegante, delicato, silenzioso.
Da gustare in un paio d'ore.
Recensione di Francesco Camagna.
Yasushi Inoue (井上靖 Inoue Yasushi) (Asahikawa, 6 maggio 1907 – Tokyo, 29 gennaio 1991) è stato uno scrittore giapponese.
La maggior parte della sua produzione è dedicata a romanzi storici ambientati alla fine del cinquecento, sia in Giappone, sia in altri paesi dell'Asia.
Nato in una famiglia dedita alla professione medica, fallì l'esame di ammissione alla facoltà di Medicina. Iscrittosi in seguito alla facoltà di Lettere, si laureò nel 1936 con una tesi su Paul Valéry. Dopo il matrimonio avvenuto nel 1935 intraprese la carriera giornalistica. Lo stile scorrevole acquisito in quegli anni diverrà in seguito una caratteristica delle sue opere. Nel 1937 prestò servizio militare nel nord della Cina. Iniziò tardivamente, nel 1947, la carriera di scrittore con due racconti Ryōjū e Tōgyū, vincendo il prestigioso Premio Akutagawa nel 1950.
Dal suo libro Honkakubō ibun fu tratto un film, con la regia di Kei Kumai, conosciuto in Italia col titolo "Morte di un maestro del tè", Leone d'argento alla Mostra del Cinema di Venezia del 1989, forse l'opera cinematografica di maggior rilievo che sia stata dedicata alla cerimonia del tè e alla vita del maestro Sen no Rikyū. (Fonte Wikipedia)
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