Lorenzo Licalzi
L’ultima settimana di settembre
Rizzoli
Pietro Rinaldi, 80enne ex scrittore, stufo della vita ha deciso di morire e pianifica il proprio suicidio. Proprio il giorno in cui dovrebbe metterlo in atto però, la figlia Roberta e il genero Fabio muoiono in un incidente d'auto e Pietro si trova a doversi prendere cura del nipote 15enne Diego e del cane Syd.
Qualche giorno dopo l'anziano decide di raggiungere a Roma Marcello, fratello di Fabio che aveva tagliato i ponti con la famiglia da più di vent'anni, per decidere con lui del futuro del nipote; così da Genova il terzetto parte a bordo della vecchia Citroen decapottabile, iniziando un viaggio on the road che riserverà varie sorprese e che, inaspettatamente, cambierà le vite di tutti….
Un romanzo (ascoltato in audiolibro) breve ma intenso, un'avventura che tutti vorrebbero vivere (o almeno, a me piacerebbe); una storia che diverte, fa riflettere e coinvolge nonostante il tono del romanzo in generale rimanga sui toni del leggero/non serioso.
Protagonista un anziano scrittore che si può tranquillamente definire "sui generis" sia come artista (il libro in cui manda "XXXXX" svariate categorie di persone lo vorrei proprio leggere!) che come uomo: Pietro Rinaldi, anziano vedovo che dopo la morte della moglie Sara è evidentemente caduto in uno stato di sconforto molt forte, al punto di decidere coscientemente di morire. Il romanzo- narrato in prima persona- inizia proprio con l'uomo che racconta come è arrivato a questa decisione e come sta pensando di attuarla; la lucida descrizione è tutto tranne che drammatica, anzi è piuttosto esilarante il fatto che l'aspirante suicida pensi di trovare l'ultima soddisfazione pianificando le cose in modo da farsi trovare dal genero con cui a quanto pare non va molto d'accordo, semplicemente per fargli prendere un bello spavento...
Naturalmente nulla andrà come previsto, e anzi la situazione si ribalterà in modo tragico: proprio il giorno prescelto la figlia Roberta e il genero Fabio- partiti improvvisamente per Parigi lasciando al nonno il nipote Diego di 15 anni e il cane Sid- muoiono in un incidente d'auto. Travolto dal dolore Pietro dimentica (seppure temporaneamente) i propri propositi suicidi in quanto deve prima sistemare al meglio Diego; e dato che a Roma vive Marcello, il ricco fratello di Fabio, quale soluzione migliore se non andare a vivere con lui (nonostante l'uomo non conosca il nipote dato che ha rotto da più di venti anni con la famiglia)? I nostri (Sid compreso) salgono quindi a bordo della storica auto di famiglia per un tipico viaggio "on the road" già visto e rivisto in molteplici libri e film, ma che come topos narrativo mantiene sempre il suo fascino. Dalla Liguria dove incontreranno una coppia di amici di vecchia data, al casolare in Romagna dove saranno ospite di un gruppo di ammiratori di Pietro, alla meta finale a Roma dove parecchie verità verranno svelate (a mio avviso è questa la parte più debole del romanzo, in quanto si sente che è un po' "tirata via" con una storia abbastanza stucchevole), il terzetto avrà il proprio "viaggio di formazione": nonno e nipote impareranno a conoscersi e a superare il dolore per guardare insieme al domani, perchè il futuro può riservare delle belle sorprese anche a 80 anni. Un bel messaggio a mio avviso.
Una storia semplice e lineare ma ricca di spunti di riflessione; nota di merito anche per l'accattivante copertina dell'audiolibro (diversa da quella del cartaceo), che personalmente mi dà l'idea di rispecchiare totalmente lo spirito del romanzo.
Recensione di Tiziana Tomasella.
Lorenzo Licalzi (Genova, 1956) è uno scrittore italiano. Dopo aver fondato e diretto una casa di riposo, ha deciso di dedicarsi solo alla psicologia e alla scrittura. Ha pubblicato i primi tre romanzi presso la casa editrice Fazi: Io no, 2001, finalista del Premio del Giovedì "Marisa Rusconi" e segnalato al "Festival del Primo Romanzo" della città di Cuneo; Non so, 2003; Il privilegio di essere un guru, 2004.
Nel 2003 il suo primo romanzo è diventato un film, Io no, diretto da Simona Izzo e Ricky Tognazzi. I diritti per il romanzo Il privilegio di essere un guru sono passati dalla Fazi alla Medusa.
Nel 2005 è stato finalista del Premio Bancarella, vinto poi da Gianrico Carofiglio e nel 2009 ha vinto il premio Selezione Bancarella con il libro 7 uomini d'oro. È tuttora finalista del concorso Premio Bancarella, con il suo libro L'ultima settimana di settembre. Risiede a Pieve Ligure. (Fonte Wikipedia)
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