Andrea Tarabbia 


Madrigale senza suono 


Bollati Boringhieri



Il Madrigale è una composizione poetica in musica, nata in Italia e diffusa tra Rinascimento e Barocco. Ascoltare un madrigale oggi è possibile grazie ai motori di ricerca ed è davvero una piacevole sorpresa sia a livello musicale che scoperta in ambito poetico. Entrare nella storia di Andrea Tarabbia significa proprio svelare un ordito sovrapposto di voci e di atmosfere che subito coinvolgono il lettore! Il racconto a più piani è un espediente narrativo di grande efficacia, si intrecciano legami tra passato e presente e la storia si snoda in modo avvincente, quasi in un climax crescente con risvolti da thriller! Si parte con Igor Stravinsky che vuole riprodurre il madrigale di Carlo Gesualdo, principe di Venosa e si impegna attraverso rapporti epistolari e viaggi in Italia per affinare la sua ricerca! E in questo suo percorso il lettore può apprezzare le conoscenze che Igor vanta per approfondire gli aspetti musicali e letterari, veramente interessante! Ma...perché il madrigale è senza suono? E qui inizia in parallelo la storia del principe, Gesualdo di Venosa, tra i più grandi madrigalisti. E allora perché la sua musica è muta e non é arrivata a noi come meriterebbe? Carlo Gesualdo si é macchiato di un orribile delitto, oggi lo diremmo "femminicidio", infatti, l'autore descrive non certo il delitto nei particolari, ma il movente (e purtroppo lo si intuisce!) per cui, in un crescente di azioni e di risvolti psicologici, Carlo elimina la sua amata moglie, che lo ha tradito! Il racconto a questo punto viene letto da Stravinsky stesso che trova il testo sullo scaffale di una bottega in uno dei vicoli di Napoli. E in questa opera il narratore è il fido servitore che racconta la sua sofferenza di disabile, ma diventa anche voce di Carlo e si sovrappone ai suoi pensieri, confessando i risvolti più truci della sua vita dopo l'orribile delitto, mentre il suo padrone cerca di ricreare un madrigale, ma mai è soddisfatto, mai si rasserena. E la rete oggi ci può anche restituire la bellezza dell'opera artistica, una pala d'altare, commissionata da Gesualdo e presente ancora oggi nella chiesa di Venosa, con lo zio del principe, San Carlo Borromeo che intercede per il suo parente. Il libro coinvolge tanto, con diversi piani di scrittura e la presenza di personaggi della letteratura e della cultura contemporanea arricchisce il plot, mai prevedibile, sempre accattivante! 



Recensione di Anna Moratelli. 




Andrea Tarabbia, nato a Saronno nel 1978, è autore dei romanzi La calligrafia come arte della guerra (2010), Il giardino delle mosche (2015; Premio Selezione Campiello 2016 e Premio Manzoni Romanzo Storico 2016). Nel 2012 ha curato e tradotto Diavoleide di Michail Bulgakov. Per Bollati Boringhieri ha pubblicato Madrigale senza suono (2019 e 2022), vincitore del Premio Campiello 2019, e la nuova edizione di Il demone a Beslan (2021).

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