Gregory Benford


Fondazione: la paura


Urania Jumbo



Buon pomeriggio e ben trovati..... In questo mondo che gira e ribolle le stelle stanno a guardare e risplendono felici della loro luce atomica mentre noi continuiamo a coltivare il sogno di raggiungerle e fondare imperi maestosi che le uniscano in un una costellazione unica. 


Dopo tanto tempo torno a leggere qualcosa della Fondazione ma non l'originale asimoviano, bensì una evoluzione apocrifa. 

Nella grande costruzione socio politica di Isaac ci sono ancora grandi praterie di fantasia libere che potrebbero essere occupate da quegli scrittori che abbiano a cuore il mondo del maestro e sappiano ricreare quella magia e dare corpo ai tasselli mancanti.

Questo romanzo si va ad inserire idealmente tra il Preludio alla Fondazione e Fondazione:anno zero e ci racconta gli eventi che hanno permesso ad Hari Seldon di diventare primo ministro di Cleon 1*. 

Lo scenario è quello grandioso di Trantor, la colossale città - pianeta di 40 miliardi di abitanti da dove si governa l'Impero Galattico e che dovrà essere il fulcro di tutta la storia futura. 

L'impero è in crisi ma Seldon non ha ancora le basi della psicostoria ma Cleon crede in lui e lo vuole a tutti i costi al suo fianco come ministro ma ci sono troppi ostacoli e molti nemici agguerriti che si parlano davanti a loro e non tutti sono palesi. 

Seldon, Cleon, Dors e R. Daneel dovranno affrontarli e sconfiggerli se vorranno avere in mano le chiavi del destino della galassia.

Benford ci mette molta arte ma si vede che la mano è diversa e i tempi sono cambiati, alcune differenze rispetto ad Asimov sono evidenti e altre meno. Nell'originale i robot erano solo sullo sfondo, dimenticati e demonizzati a livello superstizioso mentre qui ritrovano un loro spazio molto più ampio assieme ai grandi computer gestionali che realmente dirigono questo colossale alveare umano. 

Sempre nell'universo originale non c'era spazio se non per l'umanità e degli alieni non c'è mai stata traccia e nemmeno una spiegazione plausibile per questa assenza quasi sorprendente. E se invece si fossero semplicemente nascosti così bene da non essere notati??? 

Una nuova storia molto complessa che è solo al primo capitolo ma che presenta spunti innovativi e idee originali, che guarda ad un passato obliato e ad un futuro incerto e caotico che solo una Fondazione potrà governare come una barca in mezzo alla tempesta. 

Ciao ciao 




Recensione di Ste Dussoni. 





Gregory Albert Benford (Mobile, 30 gennaio 1941) è un autore di fantascienza e fisico statunitense. I suoi romanzi più conosciuti sono quelli appartenenti alla saga della Galassia Centrale. Nel ciclo si ipotizza una galassia in cui le forme di vita organiche sono in costante lotta con altre forme di vita di origine meccanica. 

Come fisico Benford lavora per la facoltà di fisica e astronomia dell'Università della California, Irvine. 

Benford ha conseguito un Bachelor in fisica nel 1963 all'Università dell'Oklahoma. Successivamente ha continuato gli studi prima con un master nel 1965 e poi con un dottorato nel 1967 entrambi all'Università della California, San Diego. Lo stesso anno si è sposato con Joan Abbe. 

La sua carriera di scrittore è iniziata nel 1965 quando ha venduto la sua prima storia. Dal 1969 ha iniziato a scrivere regolarmente storie per la rivista Amazing Stories. 

Benford scrive prevalentemente storie di fantascienza hard che includono elementi derivanti dai suoi studi come fisico. Ha lavorato in collaborazione con altri autori tra i quali William Rotsler, David Brin e Gordon Eklund. Il suo romanzo Timescape del 1980 ha vinto sia il premio Nebula che il premio John W. Campbell. Alla fine degli anni novanta ha scritto, con l'autorizzazione degli eredi di Asimov, uno dei capitoli del seguito del ciclo della Fondazione, Foundation's Fear. 

Benford ha ideato una legge empirica chiamata Legge della controversia che in sostanza statuisce che minori sono le informazioni e i dettagli relativi ad un certo argomento e maggiore sarà la passione e l'animosità di una discussione sull'argomento. La definizione data nel romanzo Timescape è: 

«Passion is inversely proportional to the amount of real information available.» 

tradotto nell'edizione italiana con: 

«L'accanimento era inversamente proporzionale alla quantità di informazioni disponibili.[1]» 

Benford inoltre sostiene anche di avere creato e scritto il primo virus alla fine degli anni sessanta. 

Nel 2004, Benford ha proposto un sistema per risolvere o almeno alleviare il problema del riscaldamento globale. Il metodo ideato è quello di costruire una lente di Fresnel rotante di 1.000 chilometri di diametro posta nello spazio nel punto di Lagrange. Secondo i suoi calcoli tale lente ridurrebbe l'energia solare che raggiunge la terra dallo 0,5% al 1%. Ha anche stimato che il costo di costruzione sarebbe intorno ai 10 miliardi di dollari. Questo stesso piano, o altri similari, eran già stato proposti in precedenza da altri scienziati come nel 1989 da J. T. Early e ancora nel 1997 da Edward Teller, Lowell Wood e Roderick Hyde. 

Benford nel suo lavoro è affiancato spesso ad altri scrittori e scienziati come Geoffrey A. Landis, Robert L. Forward e John G. Cramer. (Fonte Wikipedia) 

Commenti

Post popolari in questo blog