Ian Mc Ewan


Cortesie per gli ospiti


Einaudi



Recensione di Elisa Tomassi.


Nessun libro di McEwan delude mai, è un autore che ha una capacità narrativa non comune, che da ultimo ho assaggiato con il bellissimo "Lezioni". Devo dire che questo, che ancora mi mancava, e che si colloca tra i romanzi brevi, ha uno stile che ho trovato particolare: è scritto secondo una sorta di sequenza, che pare quasi inseguire una ossessiva ripetizione di gesti, congruente anche con gli intrecci delle strade della città. Si capirà poi il motivo.

La vacanza che la coppia formata da Colin e Mary trascorre in una città straniera (che mai viene menzionata ma è facilissimo comprendere quale sia) viene scandagliata in tutti i particolari delle poche giornate che si susseguono. Non avendo mai visto il film, sono stata portata fuori strada rispetto al finale proprio a causa dello stile e di una certa "freddezza" e fissità dello svolgersi degli accadimenti, che in più punti appaiono, in buona sostanza, quasi elencati, anche se in mezzo ci sono quattro personaggi, ognuno con le sue caratteristiche, la sua storia e con i reciproci conflitti.

"Da solo, forse, ciascuno di loro avrebbe esplorato la città con piacere, seguendo i propri capricci, libero da mete e quindi contento o ignaro di essersi perduto. C'era molto su cui fantasticare qui, bastava essere attenti e pronti. Ma ciascuno conosceva l'altro almeno quanto se stesso, e la loro intimità, un pò come un bagaglio eccessivo , era qualcosa di cui preoccuparsi costantemente; insieme si muovevano lenti, goffi, mettendo in pratica lugubri compromessi, facendo attenzione ai più delicati mutamenti di umore, sanando fratture. Non si offendevano facilmente; ma insieme riuscivano ad offendersi l'un l'altro in modi imprevedibile e sorprendenti; allora l'offensore - era successo due volte da quando erano arrivati - si irritava per la nauseante suscettibilità dell'altro, e continuavano a esplorare i vicoli tortuosi e le improvvise piazzette in silenzio, e a ogni passo la città si allontanava, man mano che loro si chiudevano nella reciproca presenza".

Non si vede l'ora di giungere al finale, per capire cosa si nasconda dietro la tensione palpabile.

Ed è questo un caso di finale davvero "a sorpresa”.




L’autore:


                                                  © Effigie


Ian McEwan è autore di due raccolte di racconti: Primo amore, ultimi riti (Somerset Maugham Award 1976) e Fra le lenzuola; un libro per ragazzi: L'inventore di sogni; un libretto d'opera: For You; i saggi Blues della fine del mondo e Lo spazio dell'immaginazione e la raccolta di saggi Invito alla meraviglia (che contiene anche Blues alla fine del mondo); il romanzo breve Il mio romanzo viola profumato e i romanzi Il giardino di cemento, Cortesie per gli ospiti, Bambini nel tempo (Whitbread Novel of the Year Award 1987), Lettera a Berlino, Cani neri, Amsterdam (Booker Prize 1998), Sabato, Solar, Miele, Nel guscio, Macchine come me, Lo scarafaggio e Lezioni. Dai romanzi L'amore fatale, Espiazione, Chesil Beach e La ballata di Adam Henry sono stati anche realizzati adattamenti per il grande schermo. Tutti i libri di Ian McEwan sono pubblicati in Italia da Einaudi. (Fonte Einaudi.it)

***

Ho cinquantadue anni e mi dedico seriamente alla scrittura da quando ne avevo ventuno. Spesso mi capita di domandarmi se scrivere stia diventando piú facile. Temo che la risposta sia no. A quanto pare scrivere non è un'attività che si semplifica con l'andare del tempo; non è possibile «buttare giú» un romanzo solo perché fai questo mestiere da qualche decennio. Certe volte mi pare che la questione si riduca a un problema di forma fisica: scrivere richiede un'enorme quantità di energia. Invecchiare non aiuta. È fondamentale convincersi di avere tra le mani qualcosa di nuovo, di fresco, qualcosa che sia decisamente diverso da tutto ciò che l'ha preceduto, anche se può trattarsi solo di un'illusione. Poi naturalmente occorrerà scavare piú a fondo ogni volta e compiere ricerche accurate per arrivare a un materiale che non assomigli a quello già utilizzato. Con il passare degli anni sai sempre qualcosa di piú sulle tue abitudini mentali, sulla struttura dei tuoi pensieri. Diventi molto scettico e vuoi evitare il piú possibile di ripeterti. Continuo a credere che tra un romanzo e l'altro sia necessario inserire un pezzo di vita; mi pare che ogni romanzo debba essere scritto da una persona leggermente diversa.

lan McEwan, Bbc Radio 3, novembre 2000.


Link all'acquisto del volume:

https://www.bookdealer.it/libro/9788806224776/cortesie-per-gli-ospiti

L'Anello di Clarisse sostiene le librerie indipendenti.




Commenti

Post popolari in questo blog