Roberto Maestri 


Ero destinato a qualcos’altro 


Le Lettere Scarlatte Edizioni, 2024. 




"ERO DESTINATO A QUALCOS’ALTRO": IL LUNGO CAMMINO DI ROBERTO MAESTRI
recensione a cura di Carlo Crescitelli 


Roberto Maestri ha finalmente deciso di proporci i suoi versi, e lo ha fatto una volta giunto in una stagione della vita nella quale si affacciano i bilanci. 

È per questo che la sua poesia è essenzialmente un guardarsi alle spalle: un ricordare e rievocare, un valutare e rivalutare con gli occhi e il metro dell'oggi. 

Ma, nonostante il tono inevitabilmente nostalgico, la sua ispirazione non si ferma alla nostalgia, non s'incaglia in essa, tutt'altro. 

Dal riportare in vita sulla pagina le tante emozioni del passato emerge potente il seme della speranza, la missione che questo dolceamaro amarcord possa, da rimembranza, volgersi in vero insegnamento per il lettore; la tensione a che il guardarsi indietro assuma il pieno senso di guardarsi dentro, esattamente come è stato per colui che ne scrive. 

E così, Nomen, Omen: Maestri si muove lungo le strade della vita quale maturo Siddharta illuminato dal tempo trascorso, disincantato Leopold Bloom della Trieste che oggi abita e con affetto descrive in rapidi, timidi tratti. 

Appropriandosi quindi di riferimenti letterari spesso eccentrici rispetto a quelli classici della poesia - perché tali potrebbero a prima vista apparirci gli impliciti rimandi a Hesse o a Joyce - Maestri finisce a dialogare con noi da pacato e saggio Maestro della Voce, giusto per citare altri dei suoi preziosi modelli estetici nascosti, questa volta musicali, come la Premiata e Demetrio Stratos. 

E non a caso è proprio la sua stessa voce, che è voce di poeta espressa attraverso bellissima voce di attore, ad assumere un ruolo chiave nelle delicate autointerpretazioni dei suoi scritti che - lui che ha calcato la scena negli anni - ama proporre oggi al suo pubblico durante le sue avvolgenti presentazioni dal vivo. 

Letture pubbliche che terminano invariabilmente - altro lido di approdi emozionali da condividere - in omaggi alla Genova dove è nato e che porta nel cuore, e al gigante Fabrizio De André che l'ha narrata. 

Ecco, è questo il mondo di Roberto Maestri. 

Inclusa la distaccata, disinvolta, a momenti ironica consapevolezza di essere stato un tempo "destinato a qualcos'altro", come recita una delle sue più belle poesie, quella che dà il titolo all'intera raccolta. 

Impossibile negare a noi stessi che tutto ciò abbia in qualche modo qualcosa a che fare con la storia personale di ognuno di noi. 

E allora - ci dice e ci insegna Roberto - l'importante è averlo capito, è accettare e accettarsi; finita l'epoca della voglia di emergere e di distinguersi, resta il desiderio di profondità ed empatia, di vivere il mondo per quel che è e ci si mostra, di comunicarlo agli altri in positivi messaggi di reciproci intenti. 

E, a maggior ragione, di volerlo fare comunque, pur essendo stato in passato - anzi forse proprio per quello - "destinato a qualcos’altro". 




L’autore:


Roberto Maestri (Genova, 1957) ha vissuto a Milano e Trento. Dal 2020 vive a Trieste. 

Counselor filosofico, ha lavorato come Animatore Socio Educativo in un’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona a Trento.
Ha collaborato alla realizzazione di vari documentari prodotti dalla Fondazione del Museo Storico del Trentino. 
Attore e organizzatore di eventi culturali, fondatore di Teatroovunque, gruppo teatrale operante nei luoghi di cura. 
Lettore accanito, fotografo, si occupa di presentazioni di libri e letture ad alta voce. 
Collabora con la Comunità San Martino al Campo, una realtà attiva nell’ambito del disagio e della salute mentale a Trieste, in qualità di redattore del periodico semestrale Il Punto e il Punto online. 
Ha partecipato in qualità di editor e voce narrante alla realizzazione dell’audiolibro Yen Tze Pien, di Carlo Crescitelli. 
Ha vinto il Premio Speciale della Giuria come miglior autore per la Regione Friuli - Venezia Giulia alla 30ª Edizione del premio Nazionale di Poesia inedita Ossi di Seppia. 
Scrive recensioni, poesie, romanzi e racconti. 
Gestisce un blog di recensioni letterarie e la relativa pagina Facebook a esso collegata L’anello di Clarisse.

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