Sotirios Pastakas


Isola di Chios


Disegni di Marco Vecchio


Multimedia Edizioni





Recensione di Roberto Maestri.


Tanto più la poesia scarseggia, tanto più

si moltiplicano i poeti.

Quanto più difficile diventa l’amore

tanto più facilmente vengono fuori

i sentimentali,

gli amanti di professione



e gli innamorati.



C’è molto amore nei versi di Sotirios Pastakas ma c’è anche molto dolore: il dolore per la mancanza, per il rimpianto e per l’oblio. La salvezza è forse nel disincanto e nell’ironia, come lui stesso ammette, quell’ironia salvifica che fa superare qualunque avversità che la vita pone davanti, un modo per affrontare i guasti di un’esistenza complessa ma al tempo stesso intensa, come intense sono le poesie qui raccolte, frammenti di pensiero, riflessioni sul tempo, sull’amore, sulla gelosia, sulla vita, su ciò che era e non sarà e su ciò che potrà essere da qui in avanti.

Sotirios Pastakas ci conduce per mano nel suo mondo interiore che forse non è troppo dissimile dal quello di ciascuno di noi, un mondo in cui è facile trovare similitudini in atteggiamenti ed emozioni che ci hanno segnato e attraversato.

Leggere Pastakas, è come conversare con un amico, la tavolino dell’ouzo bar, guardando da lontano l’acropoli, in un settembre ancora caldo di un autunno che sta arrivando con la sua mestizia a riportare le cose a posto, nel loro ordine naturale.

Si arriva all’ultima pagina come si arriva al fondo di una tazzina di caffè, alzandosi dalla sedia e stringendo la mano a un amico che si rivedrà presto, al prossimo appuntamento con la poesia, perché “tutti possiamo essere dei solo per una notte”.



Non esitare: l’estate è finita,

il giorno offusca la sua luce, le foglie

di un rosso sbiadito, la vendemmia è stata fatta.





L’autore:


Sotirios Pastakas è nato nel 1954, in Grecia, a Larissa in Tessa-glia. Ha studiato medicina a Roma, dove ha vissuto alcuni anni significativi per la propria formazione e per trent'anni ha lavorato come psichiatra ad Atene. Ha pubblicato diciotto raccolte di poesie, un monologo teatrale, un libro di saggi, traduzioni di poeti italiani (Sereni, Penna, Saba, Pasolini, Gatto) e un libro di racconti. Collabora con varie riviste letterarie con saggi e traduzioni dall'italiano ed è membro della Società degli Scrittori Greci (Greek Writers Society). E stato tradotto in diciassette lingue e un suo libro è stato pubblicato negli Stati Uniti con il titolo Food Line (Forepaw Press, 2014), tradotto da Jack Hir-schman e Angelos Sakkis. Nel 2001 ha rappresentato la Grecia nella fondazione dell'Accademia Mondiale della Poesia (World Poetry Academy) a Verona sotto l'egida dell'UNESCO e ha preso parte a numerosi incontri internazionali di poesia, molti in Italia, dove ha pubblicato l'antologia poetica Corpo a corpo (Multimedia Edizioni, 2016, Premio Internazionale NordSud),
Jorge (I quaderni del Bardo, 2018) e Monte Egaleo (Multime-dia, 2019, con testo bilingue e i disegni di Marco Vecchio). Nel 2021 è stato nominato coordinatore nazionale per la Grecia del Movimento Poetico Mondiale (WPM-World Poetry Moviment).


Marco Vecchio è nato ad Agropoli (SA) nel 1976. Si è diplomato al Liceo Artistico di Salerno e laureato presso l'Università di Salerno in Lettere Moderne con indirizzo artistico. Artista e performer visivo, ha esposto e "creato" in spazi espositivi in Italia e all'estero. Dal 1997 ad oggi ha presentato il suo lavoro in mostre personali e collettive.

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