Penelope Fitzgerald
La casa sull’acqua
Sellerio
Recensione di Roberto Maestri.
Ci sono romanzi che nascono con l’intento di raccontare dei personaggi e le loro storie e finiscono per descrivere un elemento che si impone pur rimanendo sullo sfondo e che di fatto prende il sopravvento sulle vicende che si vogliono narrare. È il caso de La casa sull’acqua, dove si narra della vita di un gruppo di persone che vivono a bordo di houses boat ancorate sul Tamigi a Londra. Ma il personaggio che più emerge, è il caso di dirlo, è proprio il fiume londinese, influenzato dalle maree e dai suoi capricci, che di fatto condizioneranno in maniera tutt’altro che marginale le vicende di questa micro comunità mentre cerca di trovare un’alternativa di vita al di fuori di canoni consueti.Siamo nel pieno della Swinging London, il movimento nato nella capitale britannica attorno agli anni ‘60, quella Londra beat che avrebbe lanciato da lì a poco i modelli culturali giovanili che caratterizzeranno l’intero decennio a venire per il resto del mondo occidentale.
La piccola comunità di persone che si trova a Battersea dove sono attraccate le chiatte adibite ad abitazione nella zona sud del Tamigi a pochi passi da Westminster, lotta quotidianamente con le condizioni avverse che il fiume e il perbenismo della città cercano di frapporre al loro stile di vita. Il quadro che ne esce è descritto in modo preciso e delicato dalla Fitzgerald, che peraltro aveva vissuto anche lei in una di queste barche in un periodo della sua vita, non tralasciando elementi di ironia tipici di un certo humor inglese che accompagnano la narrazione e il lettore attraverso lo sciabordio del fiume nei suoi movimenti ascendenti e discendenti dati dal flusso delle maree. Ed è proprio il ritmo del fiume a scandire il tempo della narrazione, dove tutte le vicende sono influenzate in qualche modo dallo scorrere dell’acqua sotto le case galleggianti in condizioni di alta marea, o a lambire le fiancate quando queste sono in secca. Si potrebbe pensare a un romanzo denso di umidità e nebbia e invece quello che Penelope Fitzgerald riesce a raccontare è un mondo di luci che filtrano nell’ombra, di bevande calde sorseggiate all’asciutto, di solidarietà fra persone che condividono una scelta che il resto della Società non sempre comprende.
Una metafora, se vogliamo, di quanto possa risultare importante perseguire uno stile di vita coerente con le proprie inclinazioni e preferenze, un modo per andare contro corrente non tanto per partito preso, quanto per una consapevole concezione della vita che deve seguire i propri flussi, nel tentativo di affermare la propria individualità come persone al di fuori di un sistema massificante.
Riusciranno gli abitanti di Battersea a perseguire il loro ideale? L’invito è di andare a scoprirlo badando ovviamente di portare con sé un paio di stivali di gomma e una tela cerata, perché il fiume si sa, in questa
stagione può giocare brutti scherzi.
La traduzione è di Masolino D’Amico.
L’autrice:
La traduzione è di Masolino D’Amico.
L’autrice:
Penelope Fitzgerald, nata Penelope Knox (Lincoln, 17 dicembre 1916 – Londra, 28 aprile 2000), è stata una scrittrice britannica, vincitrice del Booker Prize nel 1979per il romanzo La casa sull'acqua (Offshore).
Penelope Fitgerald studiò alla Wycombe Abbey di High Wycombe e al Somerville College dell'Università di Oxford. Durante la seconda guerra mondiale lavorò per la BBC. Perse la madre nel 1935 e, nel 1937, il padre si risposò con Mary Shepard, che per lei più che una matrigna col tempo divenne un'amica. Nel 1941 sposò il militare irlandese Desmond Fitzgerald, da cui ebbe tre figli. Negli anni sessanta, insegnò alla scuola di arte drammatica Italia Conti Academy, lavorò in una libreria a Southwold, nel Suffolk, per un certo periodo visse a Battersea, in una houseboat sul Tamigi.
Iniziò la carriera letteraria solo nel 1975, a quasi sessant'anni, pubblicando una biografia dell'artista preraffaelita Edward Burne-Jones, a cui seguì due anni dopo The Knox Brothers, una biografia di suo padre Edmund Knox, e degli zii, il teologo e scrittore Ronald, il crittologo Dilly e l'esegeta biblico Wilfred.
Nel 1977 pubblicò il suo primo romanzo Il fanciullo d'oro (The Golden Child), un romanzo giallo di ambiente museale.
I quattro romanzi successivi sono tutti in qualche modo collegati alle sue esperienze personali. La libreria (The Bookshop, 1978) racconta di una libreria in un'immaginaria città dell'East Anglia alla fine degli anni cinquanta ed è incentrata sull'evento della vendita del romanzo scandalo Lolita. Con La casa sull'acqua(Offshore, 1979), ambientato nel 1961 nella comunità delle houseboat di Battersea, vince il Booker Prize, prestigioso premio per cui era già stata nominata con il romanzo precedente. Voci umane (Human Voices) racconta la vita alla BBC negli anni di guerra, Da Freddie (At Freddie's) è invece ambientato in una scuola d'arte drammatica.
Esauriti gli argomenti legati alla propria vita, nel 1984 pubblicò una biografia della poetessa Charlotte Mew, a cui segue una serie di romanzi storici: Innocenza(Innocence) è una storia sentimentale ambientata nell'Italia degli anni cinquanta; L'inizio della primavera (The Beginning of Spring) è ambientato a Mosca nel 1913 e racconta il periodo precedente alla Rivoluzione russa dal punto di vista di una famiglia britannica stabilitasi in Russia; Il cancello degli angeli (The Gate of Angels) è ambientato all'Università di Cambridge nel 1912; Il fiore azzurro (The Blue Flower) è incentrato sulla figura del poeta e filosofo tedesco Novalis.
L'antologia di racconti Strategie di fuga (The Means of Escape) e la raccolta di saggi e recensioni A House of Air vengono pubblicate postume. (Fonte Wikipedia)
Penelope Fitgerald studiò alla Wycombe Abbey di High Wycombe e al Somerville College dell'Università di Oxford. Durante la seconda guerra mondiale lavorò per la BBC. Perse la madre nel 1935 e, nel 1937, il padre si risposò con Mary Shepard, che per lei più che una matrigna col tempo divenne un'amica. Nel 1941 sposò il militare irlandese Desmond Fitzgerald, da cui ebbe tre figli. Negli anni sessanta, insegnò alla scuola di arte drammatica Italia Conti Academy, lavorò in una libreria a Southwold, nel Suffolk, per un certo periodo visse a Battersea, in una houseboat sul Tamigi.
Iniziò la carriera letteraria solo nel 1975, a quasi sessant'anni, pubblicando una biografia dell'artista preraffaelita Edward Burne-Jones, a cui seguì due anni dopo The Knox Brothers, una biografia di suo padre Edmund Knox, e degli zii, il teologo e scrittore Ronald, il crittologo Dilly e l'esegeta biblico Wilfred.
Nel 1977 pubblicò il suo primo romanzo Il fanciullo d'oro (The Golden Child), un romanzo giallo di ambiente museale.
I quattro romanzi successivi sono tutti in qualche modo collegati alle sue esperienze personali. La libreria (The Bookshop, 1978) racconta di una libreria in un'immaginaria città dell'East Anglia alla fine degli anni cinquanta ed è incentrata sull'evento della vendita del romanzo scandalo Lolita. Con La casa sull'acqua(Offshore, 1979), ambientato nel 1961 nella comunità delle houseboat di Battersea, vince il Booker Prize, prestigioso premio per cui era già stata nominata con il romanzo precedente. Voci umane (Human Voices) racconta la vita alla BBC negli anni di guerra, Da Freddie (At Freddie's) è invece ambientato in una scuola d'arte drammatica.
Esauriti gli argomenti legati alla propria vita, nel 1984 pubblicò una biografia della poetessa Charlotte Mew, a cui segue una serie di romanzi storici: Innocenza(Innocence) è una storia sentimentale ambientata nell'Italia degli anni cinquanta; L'inizio della primavera (The Beginning of Spring) è ambientato a Mosca nel 1913 e racconta il periodo precedente alla Rivoluzione russa dal punto di vista di una famiglia britannica stabilitasi in Russia; Il cancello degli angeli (The Gate of Angels) è ambientato all'Università di Cambridge nel 1912; Il fiore azzurro (The Blue Flower) è incentrato sulla figura del poeta e filosofo tedesco Novalis.
L'antologia di racconti Strategie di fuga (The Means of Escape) e la raccolta di saggi e recensioni A House of Air vengono pubblicate postume. (Fonte Wikipedia)
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