Alessandro Sgarbi


Romanzo bipolare


Kappa Vu Edizioni







Recensione di Roberto Maestri.


“Un’evasione. Sì, è stata proprio un’evasione, penso. Da tutto, dalla realtà, una fuga, una corsa col fittone verso mondi che hanno a che fare con nessuno, solo me stesso, verso una solitudine compresa solo dal sottoscritto.”

Ci sono percorsi nella vita di una persona che attraversano il dolore, la fatica ma anche la consapevolezza di una possibile rinascita. È questo il caso di Romanzo bipolare di Alessandro sgarbi, una discesa nella malattia mentale, un tragitto che l’autore fa dentro se stesso fin dai primi segnali del sorgere del suo disturbo e lo fa con una lucidità rara a trovarsi, mettendo a nudo le fragilità, le strategie, tutte le forme di convivenza e verrebbe da dire di complicità che si possono avere con una patologia subdola, che non si mostra o non si vuole mostrare, mettendo a rischio relazioni e rapporti che ruotano attorno alla persona affetta da tale problema.

Il viaggio che compie l’autore è un tracciato all’interno di se stesso, dalla latenza alla conclamazione del suo essere bipolare come lui stesso si definisce nelle note biografiche, con tutto il coraggio che solo una persona che affronta a viso aperto la propria malattia può avere, consapevole che questa si può sconfiggere se riconosciuta.

Il romanzo è un ottimo compendio per chi vuole comprendere le dinamiche e la sofferenza di chi soffre di una malattia mentale anche troppo diffusa ma ancora nascosta e fa capire quanto sia possibile trovarsi in una situazione simile da un giorno all’altro, senza averne avuto mai coscienza. Perché il messaggio che l’autore mette nella bottiglia che affida alle correnti è proprio questo: attenzione perché nessuno è immune e un problema come il mio può colpire chiunque esattamente come qualsiasi altra patologia.

Un romanzo che insegna e ci avvicina a un mondo, per chi non lo conoscesse, fatto di umanità, un mondo da cui è possibile trarre le risorse per uscire allo scoperto e condurre una vita normale a tutti gli effetti nonostante la minaccia, quando questa è tenuta sotto controllo e non stigmatizzata.


“Per parlare di follia ci vorrebbero volumi interi scommetto, perché si inseguirebbe l’infinita distanza tra qui e la fine della vostra mente.”

Bisogna essere grati a Sgarbi per averci mostrato una parte di sé tanto intima e fragile, nella speranza che possa essere d’aiuto a quanti si trovano nella medesima condizione.



L'autore:



Alessandro Sgarbi: da sempre interessato all’arte, ho cominciato presto a suonare la chitarra e a cantare, fino all’utilizzo di strumentazione per produrre musica elettronica e non. Ho studiato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, esperienza che mi ha aperto la mente sul concetto di cosa sia l’arte e della sua rigorosità. Ho sempre scritto, in piccole agende sparse per casa: poesie, pensieri, concetti, fino alla decisione di scrivere Romanzo bipolare (2023), al quale tengo molto perché, attraverso le tante crisi che ho passato, ho cercato la verità, o meglio l’identità di me stesso. L’avrò trovata? Fatemi gli auguri. Buona lettura e buona visione.

Commenti

Post popolari in questo blog