Marco Niro
L’uomo che resta
Les Flâneurs Edizioni
Recensione di Roberto Maestri.
Amitav Ghosh, il grande antropologo e scrittore indiano ha osservato che il cambiamento climatico dovrebbe essere la principale preoccupazione degli scrittori di tutto il mondo. Con questa sollecitazione, citata nella postfazione scritta dallo stesso autore, è indicata la cifra di questo romanzo, una denuncia sotto forma di espediente narrativo, che mira a sottolineare la minaccia, ormai non troppo velata, che il cambiamento climatico sta operando nella nostra epoca.
La struttura de L’uomo che resta è costruita su tre piani temporali, passato, presente e futuro, attraverso un gioco di collegamenti che fanno interagire fra loro a distanza di tempo i vari personaggi. Ciò rende la trama molto dinamica, con continui colpi di scena e situazioni in cui il lettore viene coinvolto nella scoperta delle iterazioni che man mano si vanno sviluppando.
Una lettura piacevole che al tempo stesso fa riflettere, ma che invita anche attraverso un’esaustiva bibliografia ragionata, ad approfondire le tematiche che sono affrontate nel romanzo.
Possiamo quindi ringraziare l’autore Marco Niro per averci fornito numerosi spunti per conoscere e documentare una prospettiva che, per riprendere le parole dell’antropologo indiano, dovrebbe interessare tutti quanti, scrittori e lettori, o più semplicemente uomini e donne di questo pianeta.
L’autore:
Marco Niro (1978) è giornalista e scrittore. Laureato in scienze della comunicazione, ha collaborato con varie testate giornalistiche e oggi, oltre a scrivere, si occupa di comunicazione ambientale. Ha all’attivo un saggio (Verità e informazione. Critica del giornalismo contemporaneo, Dedalo 2005), due libri per ragazzi (L'avventura di Energino, Erickson 2022; Alice nel Paese delle Tavole Imbandite, Erickson 2024), un romanzo (Il predatore, Bottega Errante 2024) e, con il collettivo di scrittura Tersite Rossi, quattro romanzi (È già sera, tutto è finito, Pendragon 2010; Sinistri, e/o 2012; I Signori della Cenere, Pendragon 2016; Gleba, Pendragon 2019) e due raccolte di racconti (Chroma. Storie degeneri, Les Flâneurs 2022; Pornocidio, Mincione 2023).
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