Nnedi Okorafor


Laguna


Zona 42

Traduzione: Chiara Reali




Recensione di Chiara Natoli.



Benvenuti a Lagos, in Nigeria.

Laguna è la storia di un “first contact africano” ambientata a Lagos, in Nigeria.

Tutto ha inizio con un boato nel cielo di Lagos. Qualcosa precipita nell’oceano al largo della costa. Il mare brulica di nuova vita, e da esso una nuova entità emerge per sconvolgere la vita del paese africano. Ed è proprio lì che i tre protagonisti si incontrano. Insieme dovranno confrontarsi con i segreti delle proprie esistenze per tentare di salvare il paese che amano. In una forsennata corsa contro il tempo accompagneranno la portavoce degli alieni che promettono un cambiamento epocale, mentre il caos si diffonde senza controllo tra la popolazione.

Come la stessa Nnedi scrive nei ringraziamenti a fine opera, questo libro nasce grazie al film District 9 che l’ha affascinata ed allo stesso tempo l’ha fatta arrabbiare per la quantità di stereotipi sul popolo Nigeriano di cui è farcito. Da qui ha preso ispirazione pensando a cosa sarebbe successo se gli alieni fossero arrivati in Nigeria.

Al riguardo è molto interessante la postfazione di Nicoletta Vallorani.

Credo sia proprio questo che incuriosisce fin da subito, un’ambientazione diversa dalla solita, una cultura ai più sconosciuta, che rende la narrazione ancora più alienante, ma reale. E devo dire che ne risulta un’esperienza incredibile.

Ambiente e cultura nigeriane, nello specifico quelle di Lagos, sono indissolubilmente intrecciate alla storia.

Fin da subito si viene catapultati nel mezzo degli avvenimenti e piano piano ci si rende conto che un evento come quello di un contatto alieno non è necessariamente ciò che potremmo immaginare.

I protagonisti sono tre, Adaora biologa marina in cerca di stabilità soprattutto familiare, il famoso rapper Anthony e Agu, un soldato con un forte senso di giustizia. E poi c’è Ayodele l’aliena.

Ma i personaggi sono ancora di più.

Mi avete chiamata Ayodele. Voi umani mi chiamate aliena perché vengo dallo spazio, dal vostro esoparadiso, dall’aldilà. Sono ciò che voi chiamate un’ambasciatrice, la prima a cercare di comunicare con voi umani. Sono stata mandata. Siamo atterrati nelle vostre acque e lì abbiamo comunicato con altre genti che sono state buone con noi. Adesso vogliamo il vostro aiuto.

Il contatto alieno è lo spunto per analizzare la psiche, per scavare nel profondo degli esseri, per rivelarne la vera natura, i desideri e gli istinti più profondi.

Parlo di esseri perché i vari capitoli non sono raccontati solo dal punto di vista di persone, ma anche da altro. E funziona fin troppo bene, avvolgendo il lettore in una sensazione di straniamento da cui è difficile riprendersi. Il pesce spada e la collezionista d’ossa sono delle vere chicche.

Poi l’oscurità si apre nella notte e viene scagliato nel cielo. Grato all’Essere Superiore per avergli dato un’altra possibilità di vivere, vola nel buio, pieno di pensieri. Ha cambiato modo di vedere le cose.

Infine, è importante sottolineare che l’aspetto che permea la narrazione è quello del cambiamento, del mutamento continuo e della necessità di farlo. La storia stessa inizia con un cambiamento, i protagonisti cercano un cambiamento e gli alieni ne promettono uno.

- Sei il male! – urlò Zena alle spalle del marito.

- Non lo sono, - disse serena Ayodele. – Io sono cambiamento.




L'autrice:


NNEDI OKORAFOR (1974) è una scrittrice nigeriano - statunitense autrice di opere di fantascienza e fantasy per ragazzi e adulti. Ha vinto numerosi premi letterari, tra cui il Premio World Fantasy, il Premio Nebula, il Premio Hugo e il Premio Locus. La sua narrativa, considerata africanofuturista, miscela tematiche tipicamente statunitensi alle influenze culturali dell'Africa occidentale. Ha scritto inoltre diversi fumetti, anche per Marvel.

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